Zaphyria - Kingdom of Revenge

Capitolo 14- Lettere a Fiordaliso

Ciao Fiore, sono Elia. Come stai? Certo che mi ricordo che domani compi gli anni. Anzi, dato che questa lettera ti arriverà domani, auguri sorellina. 

Sono passati 379 giorni da quando te ne sei andata e non posso negarti che mi manchi, tanto.  Il mio desiderio più  grande è quello di rivederti, un giorno. Abbracciarti e stringerti forte forte come facevi tu con me, qualche anno fa. Mi vedevi piangere, probabilmente per qualche stupidaggine da bambini, ma venivi sempre a consolarmi, ricordi?

Ti ricordi quando da piccolo avevo paura dei temporali, così appena sentivi un tuono ti fiondavi in camera mia e ci addormentavamo insieme?

Oppure quando mi sono fatto quella brutta cicatrice... Sei stata tu a medicarmela.

Quando poi siamo cresciuti ho tirato fuori il carattere da fratello maggiore quale sono, e non avrei lasciato a nessuno di farti del male. 

Ti ricordi quando ho fatto a botte con Noah perchè ti aveva importunata? Me le sono prese, ma cavolo se ne è valsa la pena! Sapere che ci hai chiuso è una liberazione...

Non dimenticherò mai quando pur di proteggerti a tavola, in una solita litigata con mamma e papà, mi presi un bel ceffone al posto tuo.

Oppure quando mi sono rotto un braccio cercando di afferrarti quando stavi per cadere dall'altalena. Alla fine eri sana e salva, io un po' meno, ma tu lo eri. 

Ecco, ti scrivo per dirti che lo rifarei mille volte, mi prenderei a botte con qualsiasi persona, mi beccherei un altro ceffone e mi romperei qualsiasi arto, ancora e ancora, pur di prendermi cura di te.

Forse ho fallito? Forse non sono stato il  fratello maggiore migliore del mondo. A volte penso di non essere stato per te un motivo valido per restare. So che non è così, ma fa  male. Malissimo.

Fino ad ora non ti ho mai risposto, è vero. Ma hai ragione, ti leggo sempre.

E per la cronaca, no. Nessuna si è innamorata di me in questo tempo. 

Almeno non ancora...

                                                                                                                                                       Tuo per sempre, Elia.