Capitolo 9- Sai tenere un segreto?

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È ufficiale, Shakespeare sarà la rovina della mia sanità mentale.

Si meritavano il lieto fine quei due. Ormai ho capito, rileggerò quel libro per l'ennesima volta sperando che Shakespeare, dalla tomba, cambi il finale.

<<A che pensi?>> Andreas interrompe i miei pensieri. Chi glielo dice che è da un giorno intero che penso a Romeo e Giulietta?

<<A niente>> Ovvio.

<<Oggi ti porto in un posto, ma dobbiamo sfuggire alle guardie, o non ti faranno uscire>> Mi sussurra all'orecchio per non farsi sentire.

<<Okay>> Sono sempre più curiosa. <<Indizio?>>

<<È una sorpresa>> "E se me lo dicesse non sarebbe più una sorpresa..." <<Se te lo dicessi non sarebbe più una sorpresa>> Sorrido quando conferma ciò che ho previsto.

Con Andreas sto stabilendo un vero e proprio rapporto di amicizia, è l'unico motivo per cui ancora non ho escogitato un piano per scappare di qui. Oltre al fatto di mia madre, ovviamente.

Lui però, sta rendendo questa "convivenza" meno pesante, deve aver capito quando è difficile per me. E gliene sono veramente tanto grata.

Elia, davanti a me, invece sembrapiù strano del solito. Ma vallo a capire a quel ragazzo...

<<Che c'è, la tua balia di compagnia oggi non ti ha fatto la pedicure?>> Lo provoco e sento Andreas trattenere una risata, con scarsi risultati.

<<Non è il momento>>

<<Oh scusa>> Mi fingo dispiaciuta e poi mi sporgo verso Andreas <<Gli faranno male i piedi>> Gli sussurro all'orecchio, ma faccio ovviamente in modo che anche il principino senta.

D'improvviso Elia si alza di scatto e va via, sotto gli sguardi di tutte le persone presenti nella sala. Compresa me.

Che gli prende? Di solito sta sempre al gioco...

Resto spiazzata per un po', finchè un vassoio pieno di ciambelle ripiene si posa davanti a me.

È questa la felicità, lo sento.

*

Finita la colazione mi precipito in camera mia per prepararmi. Andreas mi ha solo detto di vestirmi comoda, possibilmente con dei pantaloni.

Frugo nell'armadio e finalmente trovo qualcosa di adatto.

Indosso dei pantaloni aderenti e sui toni del marrone, sopra invece mi abbottono una camicetta bianca, aderente in vita e larga sulle spalle.

Infilo i miei soliti stivali e corro giù, sono troppo curiosa.

<<Eccomi>> Esclamo e Andreas mi saluta porgendomi la mano.

<<Andiamo?>>

*

Dopo poco mi ritrovo in un campo gigante, in lontananza si può vedere un bosco.

Andreas mi tappa gli occhi con le mani e quando li riapro...

<<Fiamma!>> Corro incontro al mio cavallo che sembra felicissima di vedermi. Gli do tanti baci sul muso e la abbraccio ridendo, mi è mancata davvero tantissimo.

Dopo il primo combattimento chiesi di lei al castello e mi dissero che era sana e salva nella sua stalla a Zaphyria.

Accanto a lei vedo un altro cavallo, è bianco, completamente.

Rimango incantata dalla bellezza di quella creatura, non sembra vero. Ovviamente non supera la mia Fiamma ma... Sono tutti così belli i cavalli qui?

Vedo Andreas salirci sopra in un'attimo ed io lo seguo. Finalmente io e Fiamma siamo di nuovo insieme, è la mia migliora amica, per quanto possa essere strano. L'unica che non mi ha mai veramente tradita, dopo mia madre. Ci sono cresciuta insieme, D'altronde.

<<Partiamo?>>

<<Partiamo.>>

Faccio cenno al cavallo di partire e così corriamo per tutto il campo, non so per quanto tempo, ma spero sia infinito.

Correre così, liberamente, senza dover combattere o raggiungere una meta precisa, per me è veramente terapeutico.

Sarò stata per sempre grata ad Andreas, che pur di farmi svagare un po' dopo questo periodo difficile, si è messo in pericolo facendomi sgattaiolare fuori dal castello senza permesso.

Pov: Elia

Quell'incosciente di mio fratello mi ha rubato il cavallo e soprattutto ha fatto uscire Giulietta dal castello.

Non farò la spia, ovviamente, ma solo perché creerei creato guai ad Andreas. Dopo ciò che mi è stato detto stanotte dal Re, non voglio altri casini attorno.

Mi aspettavo tutti i motivi del mondo per cui trattenere Frida qui, tranne quello.

Non glielo dirò.

Sono il futuro Re di Draldoria, non lascerò che per colpa della ragazzina vada tutto in fumo.

Sua madre è scomparsa ormai da tempo, inutile dire che per noi è stata una fortuna.

Dichiarata ufficialmente morta 6 anni fa, dopo due anni di ricerche.

Era la donna più potente che la nostra terra ebbe mai conosciuto, per noi, portava solo guai.

Devo ammettere però, che un po' mi è dispiaciuto non vederla più. Teneva testa a mio padre e a suo marito, convinti che una donna non sarebbe stata in grado di governare. Lei però lo era eccome, e per quanto io sia fedele al mio regno, la corona se la meritava.

Me la ricordo benissimo, aveva dei lunghi capelli castani, dello stesso colore degli occhi, leggermente a mandorla e tirati. Il suo sguardo sputava fuoco ed era capace di intimidire anche l'uomo più forte della terra. Era bellissima.

E la ragazzina è la sua copia.

Zaphyria - Kingdom of RevengeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora