Pov: Frida
Oggi compio 15 anni. E dove passerò il giorno del mio compleanno? Già, a tavola con il mio regno nemico.
Non ho mai considerato il mio compleanno un'evento importante, soprattutto dalla scomparsa di mia madre.
<<Buongiorno principessa>> Andreas mi saluta con un bacio sulla guancia.
<<Buongiorno>> Sbadiglio e mi siedo a tavola, dove addento uno di quei deliziosi croissant al cioccolato.
<<Come va oggi?>> Il mio amico mi fa la solita domanda di rito, e come sempre la risposta non cambia mai.
<<Normale, tu?>>
<<Tutto bene. Che ne dici se oggi ti porto da Fiamma?>> Mi sussurra per non farsi sentire.
<<Va bene, tanto ormai punizione o no...>> Ridiamo e iniziamo a chiacchierare, fin quando Elia fa capolino nella sala.
<<Alla buon'ora, principe!>> Lo prendo in giro e lo vedo alzarmi il terzo dito. Io ricambio mostrandogli il mio.
<<Fratello! Lo sai che sei il mio preferito?>> Andreas ci interrompe con le sue solite moine di quando gli serve qualcosa. Elia lo guarda in cagnesco ed io trattengo una risata.
<<E lo sai che ti voglio tanto bene?>>
<<Cosa ti serve, Andreas?>> Chiede a quel punto Elia.
<<Ci copri oggi? La voglio portare da Fiamma>>
<<Non se ne parla>> Elia scuote il capo in segno di dissenso.
<<Ti preeeeego!>> Andreas si sporge sul tavolo con le mani giunte per cercare di convincere il fratello, che a quel punto si arrende.
<<E va bene, ma giuro che se vi fate scoprire e ci vado di mezzo io questa è l'ultima volta che vedete la luce del giorno>> Elia ci punta un dito contro e alla sua minaccia sia io che il mio amico scoppiamo a ridere.
<<Certo, va bene>> Dico io alzando le mani in segno di resa.
<<Grazie fratellone!>> Andreas batte la mani, felicissimo. E io lo assecondo.
<<Sembrate due bambini quando dopo tanti tentativi il loro castello di sabbia non si sfracella a terra>> Elia interrompe il nostro momento di gloria.
<<Ehi! Guarda che ho ben 16 anni>> Dice Andreas in modo ironico mentre si drizza sulla sedia.
<<Ed io 15>> Lo imito quando vedo i due ragazzi guardarmi male.
<<15?>> Si guardano. <<Sono abbastanza sicuro del fatto che ne abbia 14...>>
<<Già, poi guarda che faccia. Ne dimostrerebbe anche 12!>> Elia ovviamente coglie l'occasione per prendermi in giro.
<<Ehi! Sono qui!>> Sventolo le mani in aria. <<Si, 15>> Confermo a testa alta.
<<E da quando?>>
<<Beh, da oggi>> Dico masticando un biscotto.
<<Cosa!? Oggi è il tuo compleanno?>>
<<Ebbene sì...>>
Andreas scatta sulla sedia. <<E perchè non ce l'hai detto prima?!>>
<<Beh, non mi sembrava una cosa importante...>>
<<E invece è importantissimo!>> Andreas mi prende in braccio e dalla mia bocca esce un gridolino di spavento.
<<Oggi la principessa compie gli anni!>> Mi copro la faccia ormai sicuramente rossa dall'imbarazzo quando vedo la gente in sala applaudire.
<<Andreas, mettimi giù!>> Gli dico ridendo quando inizia a farmi il solletico. Lui mi accontenta e mi riporta con i piedi per terra.
<<Sei una quasi donna, ormai>> Mi lascia un altro bacio sulla guancia e mi abbraccia, stringendomi forte.
<<Tanti auguri, Frida>>
*
<<Che c'è, fare gli auguri è passato di moda?>> Quando dopo colazione vedo Elia appoggiato al muretto del balcone, non perdo l'occasione per stuzzicarlo.
Ma lui non risponde, così non insisto. Mi piace farlo innervosire, ma non voglio rivedere quella versione di Elia, quella della soffitta.
Lo raggiungo e mi appoggio anche io al balcone, aspettando e sperando che sia lui a parlarmi per primo.
Passiamo minuti in completo silenzio, così decido di parlare io.
<<Mia madre si chiamava Eleanor, e amava le rose. Ogni anno il giorno del mio compleanno mi portava una rosa rossa, colta dal giardino del mio castello. Sapeva che era il mio fiore preferito. Lo è tutt'ora, ma senza lei non è la stessa cosa>> Sospiro, non è facile per me parlare di lei. <<Oggi festeggio il mio ottavo compleanno senza di lei>>
Elia sposta lo sguardo su di me, interessato.
<<è per lei il tatuaggio dietro l'orecchio, vero?>> Io annuisco e torno a guardare il cielo, pensando a lei.
<<Sai, non sapere se una persona a te cara è viva o morta fa male. Ma c'è sempre quel briciolo di speranza... No?>>
<<Fai bene a non arrenderti, Frida>>
<<Che cosa vuoi dire?>> Chiedo confusa.
Lui però non risponde, come al solito. Dopo qualche istante di silenzio ricomincia.
<<Oggi è anche il compleanno di mia sorella>> Aspetta, mi sta raccontando di Fiore per caso? Non era argomento off limits?
<<Non devi parlarne, se non te la senti>>
<<Se non me la sentissi non te ne starei parlando>> Oh, okay.
<<Quando eravamo piccoli al suo compleanno spegnevamo le candeline al tramonto. E lei era sempre bellissima. Quando si vestiva bene e agghindava per il suo compleanno spesso facevo la parte del fratello geloso, mentre in realtà quello che non ho mai avuto il coraggio di dirle è che la trovavo stupenda>> Quando parla di sua sorella i suoi occhi si illuminano, davanti a quella visione il mio cuore fa una capriola. Si stava davvero aprendo con me?
<<Non ti ho fatto gli auguri perchè questo benedetto giorno mi ricorda lei e tutti i bei ricordi passati insieme. Oggi è il terzo compleanno che festeggiamo senza di lei>>
A quel punto prendo coraggio e mi avvicino.
E lo abbraccio.
Già, sembra strano vero? Io che abbraccio il figlio di Rolen Draldoria.
Beh, è successo davvero.
E inaspettatamente lui ricambia e mi stringe a se ancora più forte.
<<Credo che ognuno abbia bisogno di un'abbraccio in questi casi... Qualsiasi cosa sia successa un'abbraccio spesso aiuta>> Mi stacco e lo guardo dritto negli occhi.
<<Ma non farci l'abitudine, bello. Domani sarò di nuovo Frida Huriya Zaphyria>> Ci scappa una risata e in quel momento sento un senso di leggerezza dentro di me.
Elia in fondo, molto in fondo, è buono.
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Zaphyria - Kingdom of Revenge
RomanceIl regno di Zaphyria e quello di Draldoria sono estremamente nemici. Ma un giorno il Re del primo regno decide di porre fine all'odio e di riunirli. Sua figlia Frida, coraggiosa, determinata e vendicativa però, non è per niente d'accordo . Non accet...