Zaphyria - Kingdom of Revenge

Capitolo 25 - Krystel

No, non ho dormito neanche stanotte.

Quando mi dirigo allo specchio non faccio che notare le grosse macchie viola sotto agli occhi, i capelli arruffati e le guance fin troppo arrossate.
Mi sciacquo il viso e mi do una sistemata, oggi non ho fame, salterò la colazione.

Per svagarmi raggiungo di soppiatto il campo dove fiamma vive una vita sicuramente meglio della mia.
Le lascio un bacio sul muso e lei inizia a leccarmi tutta la faccia, rallegrandomi la giornata.
Non voglio correre, salgo semplicemente sopra di lei e mi lascio andare abbracciandola e godendomi il calore del suo pelo.

Resto lì per mezz'ora e vedendo che neanche Andreas è venuto a cercarmi, noto che anche lui ha capito che voglio stare da sola e portare la testa altrove.

Salgo a sedere quando vedo avvicinarsi un ragazzo ricciolo e dagli occhi d'oro, al trotto su un cavallo bianco dalle iridi cristalline.

Mi viene da sorridere quando mi porge un piccolo croissant al cioccolato, il mio preferito.

<<No grazie, non ho fame>>

Anche lui adotta la mia stessa posizione e si siede sopra Krystel, adesso siamo faccia a faccia.

<<Taci, prendilo e mangialo. So che lo vuoi>>

Lo afferro e sorrido ad Elia, addentando il croissant che si, forse un po' desideravo.

Stiamo in silenzio e ci godiamo entrambi la brezza mattutina, qui a Draldoria si sta da dio, mentre al di là del ponte dove dovrebbe esserci casa mia, il caldo prevale.

D'improvviso un ricordo di qualche giorno prima riaffiora nella mia mente.

<<So che non dovremmo parlarne ma, quel bacio...>>

Mi torturo le mani, quell'argomento mi rende nervosa.

<<È stato solo un'errore Frida, non ricapiterà più.>>

Devo ammettere che rimango un po' delusa da quelle parole, ma ha ragione.

Insomma, siamo i figli di due re appartenenti a regni nemici, entrambi (quasi) destinati al trono.
Io non sopporto lui, lui non sopporta me.
Io non sopporto lui...?

<<Oh, si va bene. Hai ragione>> Mi drizzo sulla schiena e torna tutto come prima.

<<Cosa ci fai qui? E perché hai saltato la colazione?>>

<<Non me la sentivo oggi>>

<<Sicura vada tutto bene?>>

<<Mai stata meglio>> Fingo un'espressione di superiorità e mostro i muscoli del braccio, che non ho, scatenando una fragorosa risata da parte di entrambi.

<<Ti va di fare un giro?>> dice e io mi sistemo su Fiamma pronta a partire, facendogli intendere che sono d'accordo. Ma lui non sembra assecondarmi.

<<No, io intendo qui, Su Krystel.>>

<<Su... Krystel?>> Lo guardo scioccata e confusa.
Mi stava davvero chiedendo di fare un giro sul cavallo di Fiordaliso?

<<Si, insomma... Non hai mai corso su di lui>>
Lo guardo sorridendo sempre più confusa, poi però scendo dal mio cavallo e salgo sul suo, mentre lui si sistema davanti a me.

<<Pronta?>>

<<Sempre>>

Lui da il via al cavallo e partiamo, improvvisamente mi sembra di andare più veloce del solito e per poco non mi sbilancio, così porto avvolgo d'istinto le mani intorno alla vita di Elia.
Pensavo che quel gesto impulsivo gli avrebbe dato fastidio, invece non lo sento irrigidirsi sotto il mio tocco anzi, gira il viso di poco verso di me, e posso vederlo sorridere. Probabilmente sorpreso dalla mia reazione.

Dopo poco mi abituo e così lascio la presa, aprendo completamente le braccia, lasciando che il vento mi scompigli i capelli e sgualcisca i vestiti.

lui fa lo stesso, poi non so con quale strana mossa, mi ritrovo davanti a lui, a tirare le redini del cavallo.

E stavolta è lui a tenersi a me.

Lo sento quasi abbracciarmi.

*

<<Grazie, è stato bello>> Per guardarlo negli occhi devo alzare il viso di un bel po' ma riesco comunque a scorgere la sua espressione soddisfatta e felice.

Non l'avevo mai visto così, ultimamente sembra sempre più... sereno.

Che il merito sia mio?

Scaccio via quello stupido pensiero dalla mente e mi dirigo verso camera mia, probabilmente con un sorriso che noterebbe anche mia madre, ovunque lei sia.

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