Zaphyria - Kingdom of Revenge

Capitolo 20 - redraw the stars 🌟

"non so nulla con certezza, ma la
vista delle stelle mi fa sognare"
💫

Vincent van Gogh

Pov: Frida

No, non riesco a dormire.
Sono stesa sul letto da ore e non riesco ad addormentarmi, così decido di alzarmi per bermi un bicchiere d'acqua.

Sono fuori dalla stanza che cammino peggio di uno zombie per il corridoio, quando il mio sguardo cade su una piccola finestra all'angolo, dove riesco intravedere il buio della notte.

Mi avvicino incuriosita e scavalco il davanzale, ritrovandomi sul tetto.
Lì mi siedo e guardo le stelle.

Porto le gambe al petto e appoggio il mento sul ginocchio, guardare il cielo stellato mi rilassava e mi riportava a qualche anno fa, quando espressi il mio primo desiderio dietro a una stella cadente.

Chiusi gli occhi e mi godetti il fresco della notte quando un rumore mi fa sussultare. Mi giro di scatto e quando vedo un'ombra avvicinarsi afferro la prima cosa che mi trovo davanti, uno strano oggetto di ferro. Pesante era pesante, sicuramente anche efficace.

Glielo punto davanti e improvvisamente si blocca alzando le mani in segno di resa.
Punto verso l'ombra la luce della piccola lanterna che mi sono portata dietro.

<<Elia>> Tiro un sospiro di sollievo <<sei tu>>

<< chi volevi che fosse?>> Alzo gli occhi al cielo, il solito scontroso. <<cosa fai qui?>>

<<guardo le stelle>>

<<e perché?>>

<<perchè le guardo da quando sono piccola, adoro guardare il cielo, mi rilassa. Sin da quando ho espresso il mio primo desiderio dopo aver visto una stella cadente, me lo ha insegnato mia mamma. Il mio sogno è studiarle, ma non me l'hanno mai permesso>> sbuffo pensando a tutte le cose che mi sono state vietate. riuscirò mai a recuperare?

D'improvviso la mia schiena è a contatto con le tegole gelide del tetto, e spostando lo sguardo un po' più in là, vedo che Elia ha un braccio alzato e indica un punto preciso nel cielo.

<<quella è la costellazione dell'orsa maggiore. Le sue sette stelle più luminose sono racchiuse nel grande carro. Quello invece è il piccolo carro. Riesci a vederli?>>

Mi alzo di poco e torno sdraiata quando noto quell'insieme di stelle.

<<quella invece è Cassiopea>> La indica e io arriccio il naso per riuscire a vederla, ma questa cosa sembra divertirlo.

<<Che c'è?>> dico confusa dalla sua risata inaspettata.

<<niente, tranquilla>> scuote la testa divertito.

<<riesci a vederla ora?>> Chiede quando lo sento afferrarmi il braccio e puntartelo verso il cielo, dove con le nostre mani segna il contorno della costellazione, seguendo stella dopo stella.

<<si, eccola! la vedo!>> dico contenta. imparare a conoscere le stelle era veramente una tra le cose che desideravo di più e lui, nel suo piccolo, contribuì a realizzarla.

E non potevo che esserne grata.

<<è bello ciò che hai fatto per me>> Mi lascio sfuggire un pensiero, pentendomene subito dopo.

Ma lui stavolta non sembra prendermi in giro con le sue solite espressioni, anzi.

<<non è niente di che>>

<<no, dico davvero>> mi giro su un fianco per guardarlo. <<dove hai imparato tutto questo?>>

Si gira anche lui verso di me.

<<quando ero piccolo mia madre mi convinse a seguire dei corsi scolastici, si tenevano qui nel castello. Avevo un insegnante abbastanza rigido ma dai lui imparai molto.>> scrolla le spalle e continua. <<le stelle mi interessavano, quindi è stato l'unico vero argomento che seguivo davvero>>

<<wow, magari avessi avuto io tutto questo>> Lo guardai con gli occhi illuminati per ciò che mi aveva appena raccontato.

<<le stelle ti ricordano tua madre, vero?>>
Il mio cuore perde un battito quando la sento nominare ma, il fatto che si interessi non mi da fastidio.

Sospirai <<si... Come hai fatto a capirlo?>> chiedo sorridente ma lui resta serio.

<<ti brillano gli occhi quando parli di lei>>
Dice e avvicinandosi a me lo sento scostarmi un po' di capelli dietro l'orecchio.
Tornai seria quando i miei occhi incontrarono di nuovo i suoi.

Perché mi faceva questo effetto?

<<Io... Devo andare>>

Annuisce e posso giurare di aver visto una punta di sconforto nel suo sguardo.

Così prendo coraggio e gli lascio un bacio sulla guancia.

<<Grazie per oggi, davvero>>

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