Penso che sia la cosa più bella che un uomo abbia mai fatto per me

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#Fabrizio POV
Come annunciato a Sofia sto andando a trovare i miei genitori per dire loro della mia relazione, voglio ovviamente essere più discreto possibile e non conto di uscire allo scoperto con Sofia tanto presto ma credo che sia giusto che la mia famiglia sappia questa cosa, in vita mia non ho mai nascosto niente ai miei e di certo non inizierò a farlo ora. - Finalmente! - mia madre mi accoglie abbracciandomi. - Speravo che saresti passato per il tuo compleanno! - aggiunge ancora e dovevo aspettarmi qualcosa del genere.
- Mamma ero a Milano, ti ricordi? - le domando io. - Sono tornato veramente tardi e dovevo parlare con una persona quindi non sono riuscito a passare prima. -
- Una persona? - domanda mia madre, sapevo che non le sarebbe sfuggito il particolare e avrebbe colto l’occasione per indagare al riguardo.
- Si. - dico io. - Quel giorno a Milano mi ha accompagnato Sofia, la sorella di Alessandro, te la ricordi? - provo a chiederle e così la vedo annuire e mi fa cenno di continuare. - In questi mesi ho avuto modo di conoscerla meglio e anche di starle vicino in alcuni momenti particolari della sua vita e diciamo che piano piano ho iniziato a provare qualcosa per lei. Ero però convinto che Sofia non avesse alcun interesse nei miei confronti quindi preferivo restarle vicino da amico che perderla completamente. - c’è da dire che mia madre è totalmente rapita dal racconto al punto d’avere persino gli occhi a cuoricino. - E nel giorno del mio compleanno è finalmente scattato il bacio e siamo riusciti a dichiararci! -
- Quindi ora stai con lei? - domanda papà che decisamente non sembra essere interessato ai dettagli.
- Si, ora sto con lei. - dico io semplicemente. - Che ne pensate? - domando poi in attesa di sentire il parere dei due e sto pregando in tutte le lingue che possano dire qualcosa di assolutamente positivo altrimenti cercherò in ogni modo di fargli cambiare idea riguardo questa relazione.
- A me sorge il dubbio che questa ragazza sia un po’ troppo giovane per te. - mi dice mio padre. - Quanti anni ha? -
- Ventisette! - replico io. - E non credo che l’età possa essere un problema. Sofia non ha avuto belle esperienze d’amore ed ora merita solamente di essere felice e spero di riuscire a farla stare bene proprio come lei fa stare bene me. Penso di aver perso il conto di quante serate abbiamo passato a casa mia a mangiare e chiacchierare fino a notte fonda ed io sto benissimo con lei a parlare di tutto come non mi succedeva da tempo. - so che ho preceduto molte domande di mia madre che poi mi sorride divertita.
- Mi sembri essere molto innamorato! - e mi accarezza la guancia. - In fin dei conti non ti vedevo così da fin troppo tempo! -
- Lo so! - e mi gratto la nuca imbarazzato. - Al momento ovviamente non ho intenzione di dire in giro che sono fidanzato. - specifico. - Voglio vivere le cose il più serenamente possibile e Sofia è d’accordo con me ma prima della mia partenza per gli instore ci tenevo a informarvi della novità. -
- Ma stasera potreste cenare qui così ce la presenti meglio no? - mi propone mia madre ed io non so che dire.
- Provo a sentire se ha impegni o meno. - spiego in generale e così chiamo subito Sofia che mi risponde molto felice e si dice disponibile per questa sera a cena anche se sento che è parecchio agitata al riguardo ma sicuramente avrò modo di rassicurarla poi. - Ha accettato! - annuncio poi a mia madre che pensa bene di mettersi subito ai fornelli. - Magari io vado a salutare i bambini visto che dopo domani parto e poi torno qui con Sofia ok? - domando e trovo ovviamente l’assenso di mia madre. Papà come solito si è rintanato nella sua stanza a fare qualche lavoro e così esco da casa dei miei genitori e penso bene di andare a trovare i miei figli nella speranza che oggi non siano impegnati in qualche attività ma quando suono il campanello a casa di Giada il cancello si apre immediatamente e sulla porta di casa vedo Anita che mi aspetta.
- Papà! - e mi sorride felice, la prendo tra le mie braccia.
- Come stai? - le chiedo io mentre chiudo la porta alle mie spalle ed ovviamente ascolto attentamente tutto ciò che mi sta raccontando della sua giornata all’asilo. - Ciao Giada! - e sorrido alla mia ex. - Scusa se non ti ho avvisato ma domani esce il disco e volevo salutare i bambini prima della mia partenza! - le spiego ed ovviamente lei si dice d’accordo, devo dire che ultimamente sembra essere più facile gestire i bambini ed accordarci tra di noi, sicuramente abbiamo lasciato andare i risentimenti del passato.
- Hai fatto bene! - mi dice lei. - Libero sta finendo i compiti e poi arriva! - mi spiega invitandomi a sedermi sul divano mentre Anita è andata a prendere qualcosa che deve assolutamente mostrarmi. - Come stai? - mi domanda curiosa Giada.
- Come sempre teso, quando devono uscire i miei dischi escono tutte le mie paranoie. - le spiego io.
- Non so perché però ti vedo più rilassato! - afferma lei divertita. - Sei tornato con Rachele? - ovviamente da quando ho chiuso quella frequentazione le ho raccontato tutto e non mi sfugge il tono di rimprovero.
- No, non sono tornato con Rachele, non avrei mai potuto. Non l’ho mai amata e questa volta c’è una persona a cui tengo nella mia vita. - so che forse non è consono parlare di questo tra ex però non sono proprio riuscito a trattenermi.
- Chi è? - vedo Giada molto curiosa e così le racconto velocemente di me e Sofia. - Non so perchè ma quando l’ho vista al tuo concerto ho subito pensato che fosse perfetta per te. - mi confessa la mia ex. - Sono contenta per voi e soprattutto per te! - mi dice abbracciandomi. - Ti ho fatto soffrire e se ora stai finalmente bene non posso che esserne felice. -
- Grazie! - e sorrido. - Non so che dire sinceramente, è strano parlare di qualcosa del genere con te. -
- Ti ci abituerai! - afferma divertita prima di andare a preparare la merenda ai bambini che mi hanno finalmente raggiunto e così trascorro il pomeriggio a giocare con loro e mi hanno completamente fatto dimenticare ogni pensiero e preoccupazione che avevo in vista di domani. Saluto i bambini e salgo in auto per andare a prendere Sofia in modo da poter parlare un po’ con lei.
- Piccola! - sorrido quando prende posto sul sedile del passeggero.
- Grazie del passaggio! - mi dice lei. - Pensavi forse che mi sarei persa? - domanda poi divertita.
- No, immagino che ti orienti molto bene per Roma, ma in realtà mi sono offerto di passare a prenderti per poter passare un po’ di tempo con te e chiacchierare. - le dico io divertito. - Ti ho sentita molto tesa quando ti ho detto di questa cena. -
- Non posso negarlo, è un passo importante e stiamo insieme da poco e temo di poter dire o fare qualcosa di sbagliato. - si giustifica lei. - Sai non mi sono mai trovata nella condizione di dover conoscere i genitori del mio fidanzato prima d’ora. - aggiunge ancora.
- Come si suol dire nella vita c’è sempre una prima volta e ti assicuro che andrà tutto benissimo, mia madre ha capito che sono innamorato e per lei conta solamente la mia felicità. - spiego io a Sofia che annuisce semplicemente.
- Pensavo che fossi il classico figlio maschio di cui ogni madre è gelosa! - afferma lei divertita ed io scuoto la testa perché non penso proprio che sia così. - Beh comunque anche se dovesse essere gelosa io ormai non penso proprio di poter rinunciare a te. - aggiunge ancora lei e penso che questa sia la cosa più bella che Sofia potesse dirmi.
- Nemmeno io ho intenzione di rinunciare a te. - le dico mentre parcheggio fuori da casa dei miei genitori e ci apprestiamo a fare il nostro ingresso. - Mamma siamo arrivati! - annuncio il nostro arrivo dopo aver aperto la porta e subito mia madre ci raggiunge.
- Ciao Sofia, non so se ti ricordi di me, sono Marisa! - e le porge la mano che prontamente Sofia stringe.
- Certo che mi ricordo, è un vero piacere! - replica Sofia.
- Papà? - domando io.
- Ancora in garage ma la cena è pronta per cui vai a chiamarlo. - mi ordina mia madre mentre trascina con lei Sofia e spero che non le faccia l’interrogatorio anche se ho tutta l’intenzione di stare via pochissimo tempo e dopo aver avvisato mio padre prendo posto a tavola anche io e c’è da dire che la cena sembra andare bene. I miei genitori conversano tranquillamente con Sofia e questa per me è la cosa più importante di tutte.
- E’ stato molto bello conoscerti! - sento mia madre che dice queste parole mentre stiamo per lasciare casa dei miei genitori. - Fatti vedere ogni tanto! - aggiunge poi prima di abbracciarmi.
- Mamma non vado in guerra, tornerò ogni tanto tra una tappa e l’altra. - specifico io visto quanto mi stava stringendo a sé.
Saliamo nuovamente in auto e Sofia ovviamente dormirà da me perchè manca troppo poco all’uscita del disco, a mezzanotte sarà fuori e su tutte le piattaforme ed io sto iniziando nuovamente ad agitarmi. - Com’è andata? - le domando io mentre siamo in auto per raggiungere casa mia.
- Sembra bene, tuo padre è uno che parla poco ma tua mamma mi ha fatto arrivare la sua approvazione. - afferma Sofia.
- Te l’avevo detto. - replico io semplicemente.
- Che ti prende? -
- Tra poco esce il disco e c’ho l’ansia! - annuncio aprendo il cancello di casa mia.
- Adesso mi prendo cura di te! - afferma Sofia aprendo la porta e accendendo le luci.
- Che intenzioni hai? -
- Buone! - replica mentre mi spinge sul divano per poi sistemarsi al mio fianco e stringere la mia mano. - Voglio davvero che tu stia calmo. - aggiunge lei. - Non ha senso essere in ansia, penso che tutti quelli che ascolteranno il tuo lavoro riusciranno in qualche modo a ritrovarsi nelle tue parole è questo è estremamente importante. - mi dice lei. - E sai sono davvero curiosa anche io di ascoltare ciò che hai scritto visto quanto ci avete lavorato duramente tutti. - e non mi aspettavo minimamente che Sofia mi dicesse questo.
- Davvero sei curiosa? -
- Certo, e ti confesso che ho anche ordinato il disco, dovrebbero consegnarlo domani. - mi spiega e io ovviamente la guardo male.
- Potevo regalarti io una copia! -
- Non voglio che me lo regali, voglio sostenerti e quindi dovevo comprarlo. - mi spiega e c’è da dire che sa essere testarda e sa perfettamente ciò che vuole.
- Sei speciale! - le dico io accarezzandole la guancia per poi avvicinarmi maggiormente a lei fino a far scontrare le nostre labbra.
- Domani parti? - mi domanda quando ci stacchiamo da un bacio a dir poco mozzafiato.
- No, domani la tappa è a Roma, quindi partirò il giorno dopo. - le spiego io. - Perchè? - domando poi non capendo il motivo di questa domanda anche se immagino che sia dispiaciuta del fatto di doverci separare così presto e immagino che sarà veramente dura, almeno per me sicuramente.
- Perchè penso di dover fare il pieno di baci prima della tua partenza! - mi confessa lei.
- Solo baci? - domando io sorridendo maliziosamente ma c’è da dire che ho capito che amo follemente fare l’amore con Sofia, i nostri corpi sembrano incastrarsi alla perfezione e tra di noi ci sono dei gesti che sembrano essere collaudati da anni ed invece stiamo insieme solamente da un paio di giorni.
- Volendo anche altro! - afferma lei prendendo nuovamente l’iniziativa e questo suo modo di fare mi fa completamente perdere la testa.

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