Secondo te non sarò mai abbastanza per nessun uomo?

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#Fabrizio POV

Sto raggiungendo il Palalottomatica per assistere al concerto di Niccolò, ovviamente starò dietro le quinte dal momento che non abbiamo provato nulla. Dopo aver parcheggiato la mia auto mi appresto a raggiungere Adriano, il tour manager e migliore amico di Niccolò. - Benvenuto Fabrizio! - mi dice stringendomi la mano.

- Grazie dell'invito! - dico io mentre lo seguo lungo questi corridoi che per me sono ormai diventati familiari. - Come sta? - domando poi essendo perfettamente consapevole di quanto Niccolò sia molto suscettibile all'ansia e questo genere di cose.

- Agitato come pochi, anzi magari tu riesci a farlo ragionare. - mi dice lui mentre osservo i lavori ormai ultimati e il pubblico che inizia a prendere posto all'interno del palazzetto ed è sempre una bella cosa da vedere.

- Ci provo ma non ti assicuro nulla! - dico io mentre mi lascia fuori dal camerino di Niccolò e poco dopo busso a quella porta sentendo un chiaro segnale per fare il mio ingresso.

- Fabbrì! - dice con gioia nella voce. - Sono felice che tu abbia deciso di esserci. - e mi abbraccia proprio come farebbe con suo padre, diciamo che anche io lo sento un po' come un figlio ovviamente in senso artistico.

- Non avrei mai potuto mancare! - lo rassicuro io. - Allora che mi dici? -

- Me la sto facendo sotto! - mi comunica senza alcuna vergogna.

- E' una sensazione del tutto normale! - lo rassicuro io che ci sono passato prima di lui. - Cerca però anche di riuscire a goderti le cose una volta che sarai là sopra. Pensa che questo è solamente un punto di partenza e ti meriti tutto questo! - gli spiego io e lo vedo annuire.

- Spero davvero di meritarmi questo e ciò che verrà! -

- Non ne ho alcun dubbio e nemmeno tu dovresti averli. Hai talento da vendere e sono convinto che ho fatto benissimo a credere in te. - gli dico stringendogli il braccio. - Ora ci sta che in questo momento tu abbia tremila paure e pensieri per la mente, è normale. Pensa che pure io faccio come te e faccio questo lavoro da qualche anno in più. -

- Tu come riesci ad affrontare queste sensazioni? - mi domanda Niccolò. - Mi sento il cuore in gola e un peso qui. - e si porta la mano sul petto e credo che questi siano chiari segnali d'ansia.

- Non ci riesco, a volte le subisco anche io. L'ansia spesso gioca brutti scherzi. Soprattutto nei contesti più importanti ma prima o poi imparerai a conviverci. - gli dico io con estrema sincerità.

- Per il momento la convivenza non è ottima! - e mi mostra la macchinetta per misurare la pressione e quella delle pulsazioni.

- Forse sei pure più ipocondriaco di me! - replico divertito. - Ma tranquillo che stai bene! - aggiungo ancora. - Ti lascio finire di preparare! - e così esco dal camerino dove mi aspetta Adriano che è curioso di sapere com'è andato l'incontro. - Sta bene, è solo in ansia ma gli ho spiegato che è qualcosa di estremamente normale perchè succede anche a me. - dico io ad Adriano. - Spero che si dia una calmata perché si stava misurando la pressione! -

- Vado a controllarlo! - mi dice lui lasciandomi da solo e così decido di curiosare un po' in giro quando noto alcuni volti familiari, alcuni dei ragazzi che hanno lavorato in tour con me per quanto riguarda il palco e di conseguenza forse ci sarà anche Lorenzo e potrebbe esserci anche Sofia e spero solamente che Rachele non venga a saperlo o torneremo a discutere e vorrei evitare dal momento che è un periodo abbastanza tranquillo tra di noi e ci stiamo finalmente conoscendo meglio; ma quando individuo finalmente Lorenzo resto un po' spiazzato perché sembra essere in atteggiamenti piuttosto intimi con una ragazza che non è Sofia, sono abbracciati e sembrano anche essersi scambiati un bacio; poco dopo lui si volta nella mia direzione e giuro che lo sto vedendo sbiancare.

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