In vino veritas

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#Sofia POV

Ho deciso di concedermi una serata insieme alle mie amiche, sto raggiungendo Martina ed Isabel in zona Trastevere, abbiamo in programma una cenetta solo donne perchè ho assolutamente bisogno di chiarirmi i pensieri, ho una confusione assurda in testa e penso che non mi è mai successo prima d'ora. - Bellezza! - Isabel mi accoglie con un abbraccio. - Martina è al bagno! - mi spiega quando nota che stavo cercando la persona mancante per completare il nostro trio. - Come stai? -

- Domanda di riserva? - le chiedo io alzando gli occhi al cielo. - Ho una confusione assurda in testa! -

- Il che non è una novità hai da sempre la testa dura! - sento dire alle mie spalle e riconosco immediatamente Martina.

- E una parola buona anche oggi l'abbiamo detta! - la prendo in giro io mentre un cameriere si appresta a prendere le nostre ordinazioni. - Per fortuna che so che mi volete bene! - aggiungo poi.

- Appunto perchè ti voglio bene ti dico sempre la verità e hai decisamente la testa dura! - mi spiega Martina. - Siamo qui a farti da psicologhe! - mi punzecchia poi. - Che diavolo è successo l'altra sera? - domanda poi e dovevo aspettarmi che mi avrebbero chiesto spiegazioni riguardo la conversazione che ho avuto con Fabrizio sul terrazzino di casa.

- Abbiamo parlato! - dico io semplicemente ma sono consapevole che le due non mi crederanno mai.

- Dai! - Isabel mi scuote tirandomi il braccio. - Seriamente avete solo parlato? -

- Abbiamo parlato della finale, del fatto che Niccolò è fuggito in piena notte e mi ha detto che avrebbe provato a parlare con lui così gli ho detto che mi dispiaceva se in qualche modo si era sentito obbligato a restare lì per me e cucinare. - e dopo queste mie parole le due mi guardano a dir poco male.

- Ma sei scema? -

- Mi fate finire? - domando io dal momento che sto perdendo completamente la pazienza. - Mi ha detto che non voleva andare da Niccolò perchè pensava che dovesse sbollire da solo, lui ha vissuto l'accusa di plagio l'anno precedente e l'aveva vissuta malissimo e da lì poi mi ha chiesto perchè io abbia dormito poco a Sanremo e se pensavo di dormire e così diciamo che l'ho un po' provocato. - ribatto io giocando con il mio calice di vino.

- In che senso l'hai provocato? -

- L'ho ringraziato per avermi fatto addormentare qualche sera prima e lui è stato al gioco dicendo che è stato un piacere e così abbiamo un po' scherzato riguardo questa cosa. -

- Scherzato in che modo? - mi chiede Martina.

- Ti ricordi le frasi specifiche? - domanda Isabel.

- Certo! - e così racconto tutto per filo e per segno e giuro che sto vedendo le due a dir poco con gli occhi a cuoricino.

- E' cotto! - decretano in coro. - E sta iniziando ad esporsi. - aggiungono e quando parlano in sincrono a volte mi fanno terribilmente paura.

- La smettete? - domando io. - Quando fate così mi fate paura! - e fingo di nascondermi dietro al tovagliolo che ho appena recuperato. - E comunque non è detto che lui sia cotto, siamo semplicemente amici ed io devo smettere di pensare a lui. - borbotto alquanto infastidita.

- Per esperienza personale visto che non l'hai frequentato per settimane e non sei riuscita a togliertelo dalla testa direi che è praticamente impossibile smettere di pensare a lui. - mi dice Isabel. - E forse ha deciso di esporsi in qualche modo visto che l'altra sera avete giocato in quel modo e sicuramente se tu fossi solamente un'amica non avrebbe detto quelle cose. - aggiunge ancora. - Mi spieghi perchè non provi a stare un po' da sola con lui? - mi domanda poi con estrema pazienza. - Potrebbe essere l'unico modo per sbloccare la situazione. - aggiunge e vedo Martina annuire segno che è perfettamente d'accordo con quanto mi ha appena detto Isabel ed io sospiro pesantemente.

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