Continuare a cercare

Bentornato fratellone

#Sofia POV

Sono in ufficio, la testa non è propriamente presente ma devo cercare di concentrarmi, non ha senso soffrire e stare male per una persona come Lorenzo, sono perfettamente consapevole che merito di meglio. Merito un uomo che sappia rispettarmi sempre e che non sia pronto a farmi le corna non appena volto le spalle due secondi, forse però determinati uomini esistono solo nei film o nelle fiabe e forse è proprio a causa dei cartoni animati della Disney che non riesco a trovare la persona giusta per me, mi sono abituata troppo bene alla principessa che viene salvata dal principe azzurro; io non sono una principessa e nessun principe azzurro verrà in mio soccorso e mentre questo pensiero scorre nella mia mente sento qualcuno che bussa alla porta del mio ufficio e quando alzo la testa trovo Fabrizio sorridente. - Ciao! - sembra imbarazzato probabilmente perchè l'altro giorno qui abbiamo litigato ed io non sono stata proprio carina nei suoi confronti.

- Ciao! - e sorrido debolmente. - Che ci fai qui? - gli chiedo io.

- Non ho brutte notizie questa volta, giuro che vengo in pace! - e alza le mani e questo mi fa sorridere divertita.

- Beh non credo di avere altre persone pronte a tradirmi alle spalle, almeno spero. - specifico subito io.

- Comunque volevo chiederti se ti va di andare a mangiare qualcosa insieme a tutti gli altri della band, chiedono a gran voce di te. - mi dice poi e devo dire che mi mancano i compagni di avventura di mio fratello.

- Mi mancano i ragazzi. - ribatto io decisa. - Per cui accetto! - e così dopo aver sistemato tutte le carte in perfetto ordine e spento il computer sono pronta a lasciare l'ufficio e mi appresto a seguire Fabrizio in direzione di un ristorante dove non sono mai stata prima ma devo dire che qui Fabrizio sembra essere assolutamente di casa. - Vieni qui spesso? - oso chiedergli.

- A volte, diciamo quando non mi va di cucinare e a volte porto qui anche i bambini. E' l'ambiente giusto per non essere costantemente perseguitato o cose del genere. - mi spiega mentre raggiungiamo il tavolo dove sono già presenti gli altri musicisti.

- Ciao ragazzi! - e scattano gli abbracci di rito, non li vedevo da agosto e devo dire che abbiamo parecchie cose su cui aggiornarci.

- Sofia come stai? - Roberto afferra la mia mano e dal modo in cui mi ha posto la domanda immagino che sappia già tutto.

- Fabrizio! - mi lamento io. - Hai per caso messo i manifesti? - domando poi e lo vedo parecchio in imbarazzo, probabilmente aveva anche chiesto ai ragazzi di essere discreti ma non sono riusciti a trattenersi, c'è da dire che da sempre sono molto premurosi con me. - Hai organizzato la cena solo per non lasciarmi da sola? - domando poi preoccupata dal momento che non intendo rovinare la serata a nessuno.

- Anche! - ammette lui, c'è da dire che almeno è sempre sincero. - Non volevo lasciarti da sola e penso che avevi bisogno di una serata in nostra compagnia, possiamo essere molto divertenti e dovresti saperlo! - specifica e io scuoto la testa divertita ma poi un pensiero si fa largo dentro di me, chiaramente non può passare il tempo con me da soli per non avere problemi con la sua donna e di conseguenza ha coinvolto anche i ragazzi della band. - E oggi ero in studio per le registrazioni preliminari del disco e gli ho raccontato cosa era successo, non mi piace mettere i manifesti ma loro per me sono come una famiglia e non posso nascondergli le cose. - penso che quando è sotto pressione finisce per parlare fin troppo e la cosa è molto divertente.

- Tranquillo! - e gli poso la mano sul braccio ma le nostre chiacchiere vengono interrotte dalla cameriera che è passata a prendere le ordinazioni. - Ragazzi non smetterò di mangiare solamente perchè mi sono lasciata. - li rassicuro poi. - Certo è una batosta ma posso affrontare anche questa cosa. - e gli sorrido incoraggiante, credo che non abbia senso vedere tutto nero, l'ho già fatto una volta e non ha proprio funzionato.