Capitolo 31

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I once believed

We would be able to solve it

But what we had is in pieces

It cannot be solved

We are simply broken

Like a mirror

Broken, Joy and Grief

A Sacramento il sole splendeva impietoso sulle nostre teste. I raggi caldi ci accarezzavano il viso e le spalle lasciate scoperte dalle canotte, mentre ci esercitavamo sul palco dello stadio.

Era la solita procedura del cazzo: controllo del suono, dei microfoni, delle botole per l'uscita e l'entrata in scena. Ero già stufo marcio e il mio pensiero andava solo alle ore seguenti, quando avrei finalmente potuto mantenere la promessa fatta a Rob.

«Abbiamo finito», ci avvisò un assistente del suono.

«Era ora, cazzo», brontolò Blade, andando dietro le quinte.

Aveva già tirato fuori il cellulare, pronto a tormentare il medico di Devi con incessanti telefonate. Lo psichiatra non aveva più riposto da quando, due giorni prima, gli aveva attaccato in faccia, ponendo fine alla chiamata.

Dall'accaduto, avevo provato a parlare con Blade più volte, ma lui non aveva voluto sentire ragioni. L'assenza di Devi lo ossessionava quanto la sua presenza.

Il loro era sempre stato un rapporto tormentato. Reale, ma scheggiato dall'ossessione. Anche quando tutto andava bene, si cercavano morbosamente ogni secondo. Ai primi stadi della loro relazione, Blade mi aveva a malapena rivolto la parola, tanto era preso da Devaki. All'epoca avevo pensato che stesse riversando su di lei tutta la sua mente pur di non affrontare i suoi stessi ricordi - un po' come io avevo fatto con l'alcol, con le scopate e poi con Robbie.

Pensavo che col tempo l'ossessione sarebbe scemata in un amore profondo e sincero. L'amore c'era stato, era cresciuto ed era stato la base di un matrimonio lungo anni, ma la morbosità della loro relazione non era mai svanita del tutto. Blade e Devi cercavano l'uno nell'altra quello che non riuscivano a trovare in loro stessi, senza capire che la vita non va vissuta solo all'insegna del bene altrui, ma anche del proprio stesso bene. Finirono così per annullare ogni confine che li separava, diventando un tutt'uno che, ora come ora, sono ben consapevole essere malsano. Non c'era più un "lui" e una "lei", solo un "noi", e se in alcuni casi è quella la componente che manca alla coppia per entrare in una relazione stabile, se parliamo di Blade e Devi diventa un problema.

Devi non vive senza Blade.

Blade non vive senza Devi.

Questo è il risultato.

Lo osservai andare in via con le parole ingabbiate nelle mie labbra, strette in una linea sottile e ferma. Era inutile tentare quel giorno, non avrebbe funzionato, non lo avrebbe distolto dalla sua ossessione.

Joel andò a parlare con Addie, che lo attendeva nel backstage. Vidi solamente i suoi tacchi argentati prima che i due scomparissero dietro le quinte del palcoscenico.

Mi girai verso Rob, certo di trovarlo ad accarezzare la batteria con sguardo assente. Non era la sua batteria, né quella di Joel, ma se la faceva andare bene ugualmente.

Mi diressi verso di lui, le gambe sicure conducevano falcate larghe per raggiungerlo in meno tempo possibile.

Robbie sollevò lo sguardo assorto appena scorse la mia ombra sul suo viso.

How to love Phoenix Kant [Trilogia How To #2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora