And it's hard loving you
When I feel like I could die
Over an amount of burning sand
On a beautiful day of summer
Death On The Beach, Joy and Grief
Rob lasciò cadere a terra la valigia con un tonfo. Era fermo sul marciapiede, davanti al cancello della casa dei genitori adottivi di Phoenix e Blade, che si erano trasferiti nuovamente negli Stati Uniti, dopo anni in Italia, per stare il più vicino possibile ai loro figli.
Vivevano in un quartiere per famiglie di Boston. La loro casa era piena di colori e spiccava tra le altre grigie e bianche della via. La porta d'ingresso era tinta di rosso bordeaux, mentre i muri erano tutti di un riconoscibile color giallo canarino. Il piccolo giardino che avevano davanti era dotato di un gazebo. Rob notò che il tavolo era apparecchiato per il pranzo e che la griglia per il barbecue emanava un odorino niente male. Gli gorgogliò lo stomaco al solo pensiero della carne che sfrigolava lì sopra.
Avrebbero trascorso lì il periodo di riposo tra il concerto di quella sera, il 3 luglio, e i restanti giorni prima della prossima tappa del tour. Coglievano così anche l'occasione di festeggiare tutti insieme la festa del 4 luglio, il giorno dell'Indipendenza, che a Boston veniva celebrato in pompa magna con tanto di fuochi d'artificio.
Phoenix e Blade ne avrebbero approfittato per passare un po' di tempo in famiglia, visto che non li vedevano quasi mai. Il primo aveva inoltre pensato che la presenza dei genitori avrebbe calmato l'animo irrequieto di Blade, il quale non si era ancora arreso e tempestava di telefonate il medico di Devi.
Rob vide per prima la madre adottiva di Phoenix. Nonostante fosse stato spesso a casa di quest'ultimo da adolescente, non aveva mai incontrato la donna e l'uomo che avevano accolto i fratelli Kant nella loro vita.
Era una donna bellissima, dai fluenti capelli rossi e un fisico snello. Spuntò dal retro della casa, anziché dalla porta d'ingresso, portando due brocche d'acqua. Doveva esserci un ulteriore accesso alla casa che dava direttamente sulla cucina. Notò l'assembramento fuori casa immediatamente e sorrise accogliente, alzando le spalle eccitata.
«Phoenix! Blade!»
I due fratelli parvero illuminarsi al suono dei loro nomi e aspettarono impazienti che la madre poggiasse le brocche sul tavolo apparecchiato e corresse ad aprire il cancellino. Un secondo dopo, la donna li aveva già attirati tra le sue braccia, portando le loro teste davanti alle sue labbra così che potesse baciare la fronte di uno e dell'altro.
«Come stai, mamma?», chiese Phoenix.
«Sto benissimo ora che vi ho davanti! Mi avevate promesso di passarmi a trovare in aprile, invece mi avete fatto aspettare ancora!»
Blade si scostò dall'abbraccio e non accennò a rispondere, ma Rob fu contento di notare il braccio della madre avvolto attorno alla sua vita. Era un passo avanti se si faceva toccare da qualcuno... no?
Un trambusto arrivò dal retro della casa. I convenevoli si interruppero subito e tutti voltarono la testa in direzione del rumore.
«Frank!», urlò la donna. «Tutto bene, tesoro?»
E poi si girò verso Phoenix borbottando: «Non lo posso mai lasciare da solo, quell'uomo».
La risposta non tardò ad arrivare. «Sto bene! Ho solo fatto cadere una padella!»
La signora di casa sbuffò e scosse la testa sconsolata, ma riprese subito il suo spirito brioso con il quale salutò tutti gli altri. Il primo fu Joel che venne catturato per le guance e pizzicato di qua e di là. Poi fu la volta di Addison che venne abbracciata dolcemente, mentre Perry ricevette una stretta di mano energica come Marty. Rob venne lasciato per ultimo.
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How to love Phoenix Kant [Trilogia How To #2]
Romansa𝐒𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐢𝐛𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐫𝐢𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 [...] I Joy and Grief sono la rockband del momento. Se una loro canzone passa alla radio, stai certo che la canteranno tutti. E che dire dei suoi membri? Sono da perdere la testa. Il cantante, J...