Capitolo 13

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I'll be brave

I'll be strong

I'll be your warrior

Warrior, Joy and Grief

La vita di un essere umano è fatta di momenti.

Alcuni sono talmente irrilevanti che spariscono dalla memoria dopo poco tempo. Altri sono indimenticabili e si possono classificare in tre categorie: i momenti felici, che ti fanno spuntare un sorriso; quelli dolorosi, capaci di graffiarti la mente come schegge affilate anche a distanza di anni; e infine, quelli ti stravolgono l'esistenza e ti fanno mancare la terra sotto ai piedi.

Rob ne stava vivendo uno di quel genere. Si sentiva confuso, eccitato e impaurito, tutto allo stesso tempo.

«Non credo di aver sentito bene», disse, la voce un po' tremante. Si staccò dal braccio di Danny, troppo sconvolto per prestare attenzione alla sua insensata gelosia. «Hai detto 'nuovo batterista della band'?»

Phoenix prese un sorso di caffè e ripose la tazzina sul tavolo.

«Proprio così», confermò. Il suo sguardo, così come il tono, era serio come la morte.

«Io... non capisco», riuscí a mormorare.

«Ti confesso», iniziò Phoenix, «che io ho faticato a comprendere la logica di questa proposta all'inizio. Ma Perry ed Addie sono fermamente convinti che, puntando tutta l'attenzione su di te, la distoglieremmo da quello che è accaduto a Devi.

«Ma soprattutto credono che non faccia bene alla mia immagine farmi vedere in giro in compagnia di un nuovo 'fidanzato' ora che Blade sta attraversando un periodo così brutto. Mi farebbe fare la figura dell'insensibile e dello stronzo, ancora una volta».

«Trova invece più opportuno dare un altro scoop ai tabloid», continuò. «Raccontare alla gente che il misterioso primo batterista della band si è offerto di sostituire Devi per questi mesi e per gran parte del tour».

Rob sentí una confezione di biscotti cadere, ma non se ne accorse neppure. La sua mente era in una bolla di incredulità.

«La gente non lo vedrebbe come un approfittatore? Prendere il posto di Devi proprio adesso che è ricoverata sembra una mossa meschina», intervenne Danny, riavvicinandosi a Rob.

Rob vide Stella raccogliere il pacchetto di dolcetti con la coda dell'occhio e vide Phoenix squadrarlo da capo a piedi attendendo una sua risposta. Lui non aveva niente da dire, era pietrificato.

«Addie pensa di riuscire a vendere Rob come una persona altruista, che non farebbe male ad una mosca. Vuole far sapere a tutti che un adorabile insegnante, che fa volontariato in un canile, che per un po' ha aiutato sua mamma in un negozio di fiori e via dicendo».

«Se riesce a venderti come ragazzo da sposare, allora può fare anche questo», commentò Stella, sgranocchiando un biscotto con le gocce di cioccolato. Si era appoggiata al bancone della cucina con il bacino e guardava tutti con quella allegria che Rob sapeva essere finta.

Phoenix sogghignò e scrollò il capo, muovendo armonicamente le sue ciocche rosse.

«Perché Rob dovrebbe accettare una cosa del genere? Ha una vita, un lavoro che ama, perché dovrebbe stravolgere la sua routine per un vostro stupido capriccio? In fondo, non avreste problemi a trovare un altro batterista», intervenne Danny.

«Io e gli altri non ci fidiamo di nessun'altro. Rob ci comprende, sa come accompagnarci e soprattutto lascerebbe il posto a Devi senza pensarci due volte perché, come i qui presenti sanno bene, fa sempre la cosa giusta», rispose Phoenix senza battere ciglio. «Ora fai parlare Robbie. È del tutto capace di farlo senza che tu prenda le sue parti», ringhiò contro Mr. Perfezione.

How to love Phoenix Kant [Trilogia How To #2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora