Bill era partito da qualche giorno ormai, sentivo molto la sua mancanza.
Tutte le sere ci parlavamo in videochiamata ma non era la stessa cosa.
Tante volte si univa anche Tom dato che non sapeva cosa fare.
Erano due fratelli davvero divertenti.
Bill mi aveva giurato che uno di quei giorni mi avrebbe fatto conoscere i suoi amici.
Ero molto emozionata per quello, chissà se gli sarei piaciuta.
Non sarei stata gelosa se ci fosse stata anche una femmina, mi fidavo di lui, e poi mi aveva detto che nessuno del suo gruppo era esageratamente bello.Alla fine mia mamma era riuscita a convincere mio papà a non bruciare niente delle mie cose e a non mettermi nemmeno in castigo.
A Lei volevo bene perché mi difendeva, l'unica pecca era che fosse un'impicciona e anche una vittimista.
Solo lei aveva dovuto lottare contro la sua mente.
Solo lei aveva sofferto.Tralasciando questo, era come la mia eroina.
Ero solo una ragazzina in fin dei conti, farsi piacere un ragazzo era una cosa normale.Anche mia mamma aveva un padre severo da piccola, però mi diceva sempre che niente era ai livelli del mio.
Il nonno era un uomo gentile e dolce, morì quando avevo solo qualche mese.
Sul computer avevo ancora tanti video che mi aveva fatto lui, sentire la sua voce mi faceva un effetto strano.Come praticamente ogni giorno sarei uscita in centro con le mie amiche.
Non compravamo mai niente alla fine ma almeno stavamo insieme.Indossai un pantalone di jeans corto (nero) con una cintura, una maglietta attillata con sopra un semplice disegno sbiadito.
Aggiunsi borchie, orecchini, bracciali, collane, guanto su una sola mano ed ero pronta.In quei giorni avevo voglia di cambiare capigliatura.
Ero molto affascinata da Tutti gli stili alternativi, soprattutto quello Scene o Emo.
Volevo tingermi di nero e viola, fare la loro classica frangia laterale e poi addobarmi con fiocchi e passate.
Così non sarei sembrata una poser o qualcosa del genere.
Alcuni dicevano che i miei capelli erano troppo normali per avere uno stile come il mio, avevano ragione.
Dovevo solo convincere i miei genitori.Passava a prenderci Matilde, come al solito io ero l'ultima del giro quindi mi stavo sistemando serenamente e con molta calma.
Dato che tutti e due i miei genitori erano a lavoro, mia nonna stava con i miei fratellini.<<Dove vai così bella? Cerchi il fidanzatino?>> Domandò lei vedendomi passare in salotto.
<<Nah>> Mi grattai la testa cercando di sembrare normale.<<Lei ha già il fidanzato>> Esclamò mio fratello.
<<Non è vero nonna!>> Arrossii incrociando le braccia arrabbiata.Mi dava fastidio che tutti dovessero sapere di questa cosa.
Se i miei parenti lo avessero scoperto sarei finita pure sul giornale.
Erano una cosa incredibile.<<A chi dovrei credere?>> Ci guardò tutti e due per poi tornare a lavorare a maglia.
<<A me>> Mi sedetti sul divano.In televisione andava un film per bambini con degli animali parlanti, i miei fratelli lo guardavano senza fiatare.
Mi arrivò in messaggio, sapevo già chi fosse perciò mi alzai in piedi.M:"Gine esci"
G:"Arrivo baby"Salutai e poi corsi fuori.
Una cosa super imbarazzante per me era quella di andare verso la macchina della mia amica.
Perché?
Avevo gli occhi di tutti addosso tutte le volte.<<Ciao>> Entrai dentro.
<<Ew>> Esclamò Rachele.
Di fianco a me c'era Camilla, ai posti davanti sedeva Matilde con al volante suo papà.
<<Non mi esprimo va'>> Misi le mani in avanti.
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human connect to human // Bill Kaulitz
FanfictionBill, un ragazzo di 17 anni tedesco che vive in Italia, rimane bloccato con una ragazza in ascensore. Il suo nome è Ginevra. Lei ha avuto un brutto passato che non riesce a dimenticare. Dopo quell'incontro capiscono che si devono rivedere. Fu come a...