33) Finalmente due settimane senza stress!

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23 Dicembre...

Drinnn!

<<Fate cartella, vi auguro buone vacanze>> Ordinò la professoressa chiudendo il libro che aveva di fronte a lei.

<<Oddio finalmente, non ne potevo più>> Sussurrai alla mia compagna di banco.
<<Giuro, nemmeno io>> Rimise velocemente il suo materiale nello zaino e poi scappò via.

E ora a casa.
Finalmente.
Due settimane senza più vedere quelle facce da cazzo che mi ritrovavo come compagni di classe.

Mi preparai anche io e mi alzai dalla sedia.
Diedi un'occhiata alle mie amiche per vedere a che punto stessero: pronte.

Tutte insieme ci avviammo alla porta d'uscita della classe.

<<Scusa, Ginevra. Puoi venire un attimo?>> Mi chiamò la prof seria tirando fuori qualcosa dalla sua borsona.

Cosa ho fatto ora‽

<<Certo, mi dica pure>> Mi avvicinai a lei ansiosa.
<<Voi ragazze potete andare intanto, buone feste. Ah e chiudete la porta>> Disse l'insegnante alle mie amiche.

Loro così fecero lanciandomi sguardi preoccupati.

Dopo secondi per me interminabili di contatto visivo lei sospirò e poi prese a parlare a malincuore
<<Tutto bene a casa?>> Domandò.

Io la guardai confusa.

<<Ho dato una sbirciata alle verifiche che avete fatto la scorsa volta...
La tua non è andata come mi aspettavo...>> Mi passò un foglio.

Quattro.
Avevo preso quattro.
Mi coprii la bocca per lo stupore.

<<Cosa succede? Inglese è sempre stato il tuo cavallo di battaglia. Ultimamente ti vedo distratta, stanca, sciupata, non vieni a scuola...>> Fece una pausa.

Io non capivo.
Avevo studiato un intero pomeriggio per quella verifica, ed invece ecco l'ennesimo quattro, ormai se non prendevo un'insufficenza a settimana era strano.

<<Prof, io avevo studiato... in questo periodo non faccio altro che prendere brutti voti, eppure io studio e sto attenta...>> Sussurrai delusa.
<<Su questo non posso ribattere, vedo che ti impegni.
Ti vorrei ricordare che la scuola offre un servizio, una psicologa, che è qui solo per voi.
Se hai qualche problema prova ad andare da lei, io non voglio metterti un'insufficenza nel pagellino, mi dispiace molto, sei sempre stata una delle alunne più brave in questa materia...
Dopo le vacanze vieni interrogata per recuperare, preparati bene>> Riprese la verifica che ancora tenevo stretta tra le dita ghiacciate.

Iniziarono a frizzarmi gli occhi.

Annuii.

Silenzio.

Le mie mani erano ancora paralizzate, il cuore batteva veloce, per la testa passavano mille pensieri al secondo e nessuno di questi era positivo.

<<Ricorda quello che ti ho detto, ora vai, non voglio farti prerdere il bus, buone vacanze>>
<<La ringrazio, Buone vacanze anche a lei>> Uscii dall'aula.

Le cose erano peggiorate negli ultimi mesi, più perdevo peso più Giovanni mi insultava dicendo che ero gigante, il rapporto con mio padre era più conflittuale che mai, non potevo quasi uscire di casa durante la settimana, solo il sabato e la domenica mi era praticamente concesso, uno di quei due giorni lo dedicavo allo studio, l'altro ero costretta ad uscire con la mia famiglia.

Non vedevo Bill da più di una settimana, non riuscivo a pensare ad altro oltre che a lui.
La mia unica ragione di vita e non potevo vederlo, sia per lo studio, ma anche per le regole rigide di mio padre.

human connect to human // Bill Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora