<<Tutte apposto? Avete tutto?>> Si preoccupò di chiedere Matilde legandosi la cintura.
<<Sì sì, ragazze non vedo l'ora>> Esclamò Rachele sistemandosi sul suo sedile della macchina.
In mano stringevamo ognuna il proprio zainetto con dentro l'essenziale per il giorno in spiaggia.
Il mio era di pelle (finta) con delle borchie sopra.Addosso avevo dei panni leggeri, un jeans corto ed una maglietta con un teschio (stranamente entrambi i capi d'abbigliamento erano neri).
Ai bracci avevo pochi braccialetti fatti da perline, nulla di troppo eccessivo.
Anche per il trucco avevo fatto una cosa semplice: Mascara, correttore, matita nera.
Come ormai era tradizione al collo indossavo la collana che Bill mi aveva regalato.
In sè per sè l'outfit era soft, ma le vibes spaventose le davo comunque.
Sotto avevo un costume a due pezzi nero che non lasciasse intravedere troppo la cosa che tutte le ragazze mostravano in spiaggia: il culo.Con me mi ero portata un telo mare, la crema solare, occhiali da sole, due panini (uno per il pranzo, uno per la cena), acqua, lucidalabbra, acqua profumata, un cambio di vestiti perché non si sapeva mai, il telefono, le cuffie per la musica, i soldi, lo spray fissante per il trucco e le carte di uno.
Anche le mie amiche si erano portate dietro più o meno la stessa roba mia.
Durante il viaggio avevamo parlato del più e del meno, ci stava portando la mamma della Mati, così che ci avrebbe dato anche le chiavi della casa al mare se ne avessimo avuto bisogno.
Alla fine della giornata sarebbe tornata lei a riprenderci, l'orario era le nove di sera.
La mia unica preoccupazione era dover mettermi in costume davanti a tutti.
Mi guardavo spesso allo specchio di camera mia, avevo notato grandissimi cambiamenti nel mio corpo.
Se mi allungavo troppo mi si vedevano le costole, non capivo se era un buon segno o meno.
Io mi vedevo sempre grassa ugualmente.
Dovevo dimagrire ancora e ancora fino a che non mi sarei vista come desideravo.
Con il corpo dei miei sogni sarei stata finalmente felice.
Era quello che mi ripetevo ogni volta che avevo i crampi per la fame.
Mangiare solo cetrioli e pomodori non era saziante.
Dato che la sera prima mi avevano fatto mangiare la pizza ora dovevo rimettermi in pari e probabilmente avrei saltato il pranzo facendo cadere il panino "per sbaglio" nella sabbia.Quando arrivammo ci andammo a sedere su una panchina ad aspettare i ragazzi.
<<Pensate che mi abbronzerò tanto?>> Domandai preoccupata alle mie amiche che si guardavano intorno.
<<Un po' di sole non ti farebbe male>> Commentò Camilla come per invogliarmi a prendere colore.
<<Facile per te parlare, non sei quella che ha una chiazza bianca sulla gamba e delle cicatrici sulle cosce>> Incrociai le braccia.
<<Ste cose le vedi come debolezze ma per me ti rendono unica. È così carina la macchia! E poi chissene frega delle cicatrici, tutti le abbiamo>> Rachele si sporse per guardarmi.
<<Va bene, se però uno di loro mi chiede cosa ho fatto alle gambe rispondete voi>> Conclusi.<<Comunque, quanti ombrelloni ci si prende?>> Cercai di cambiare argomento.
<<Io direi di prenderci due di quegli ombrelloni giganti con sotto quattro sdrai, così i maschi hanno il loro e noi il nostro>> Riflettè Matilde ad alta voce.
<<Ci sta>> Rispose Camilla.
I minuti di attesa non furono tanti, nel mentre stavamo pianificando la giornata.<<Sì va anche a fare un giro in città?>> Propose Rachele.
<<Bo se i maschi vogliono per me è ok.
Si potrebbe andare a prenderci un gelato>> Rispose Matilde.
<<Ehm... io ho smesso di magiarlo>> Mi intromisi io.
<<Ora l'ora>> Soffiò Camilla.
<<Sì, sapete, ora che ho smesso di mangiare i latticini mi si è sgonfiata la pancia un monte>> Esultai allegra.
<<Grazie, sei intollerante, dimmi te. Il tuo corpo non ne poteva più>> Scherzò Rachele.
<<Già hahaha, vabbè io mi prendo una granita o una Coca cola>> Tirai fuori il portafoglio dal mio zainetto.
Contai i soldi che avevo portato.
<<Mh basteranno 40 euro per oggi?>> Chiesi rimettendo delle monetine apposto.
<<Certo, mica ce lo paghi te l'ombrellone, ci si divide la spesa>> Puntualizzò Camilla.
<<Vi va di fare anche una passeggiata? Che cosa carina sarebbe aww>> Propose Rachele scrollando con il dito sul telefono.
Stava guardando su pinterest delle idee per la spiaggia.
<<Aww si! Così poi facciamo parlare la Gine e Bill da soli...>> Matilde mi guardò per farmi l'occhiolino.
<<Dai ragazze hahaha, voglio stare anche con voi eh>> Tirai una spallata alla Matilde.
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human connect to human // Bill Kaulitz
FanfictionBill, un ragazzo di 17 anni tedesco che vive in Italia, rimane bloccato con una ragazza in ascensore. Il suo nome è Ginevra. Lei ha avuto un brutto passato che non riesce a dimenticare. Dopo quell'incontro capiscono che si devono rivedere. Fu come a...