Il giorno dopo...
-Bill's POV-
<<È stato bello, lo farei di nuovo.
L'atmosfera era perfetta, lei era talmente rossa che quando le ho toccato le guance andavano a fuoco.
Mi è piaciuto, fine.>> I ragazzi mi guardavano con aria interrogativa.
Tom si sorreggeva con la mano il viso, i polpastrelli si stringevano le guance, il palmo tappava la sua bocca.
Gustav aveva le braccia incrociate, era rigido come un pezzo di legno, i suoi occhi eran ghiacciati.
Georg invece teneva i bracci distesi sul tavolo con un sopracciglio alzato.Non avrei dovuto pensarlo ma quel quadretto mi sembrava una di quelle copertine dei porno gay di bassa qualità.
Ce li avrei visti come porno attori, no ok forse no.
Eravamo tutti delle teste calde, uno più pervertito dell'altro.
Ogni tanto mi chiedevo se eravamo noi il problema o anche gli altri ragazzini fossero così.
Alcuni miei amici della Germania erano anche peggio.
Tom era sempre a portarsi ragazze nuove a casa, quello non lo avrei mai fatto.
Una scappatella ogni tanto ci stava, ma praticamente tutte le settimane era una cosa incredibile.
Come faceva a funzionargli ancora?
Bah.<<Cosa succede?>> Chiesi confuso cercando di tenere dentro la risata per quello a cui avevo pensato prima.
<<Fammi capire, ci hai fatto venire a casa TUA per raccontarci di questo? Non potevi mandare un messaggio sul gruppo?>> Georg si stropicciò gli occhi.
Che noiosi.
Ero troppo vivace per avere un gruppo così, sempre annoiato e lamentone.
Avevo anche voglia di stare con loro, ero stato "arrabbiato" fino alla sera prima...<<Bhe, si? Insomma, non siete felici? E comunque vederci un po' di più non ci farebbe male eh>> Ora ero nervoso anche io.
<<Hai ragione sull'ultima cosa>> Gustav aprì il becco per ribattere.
<<Però c'è è stato solo un bacio, nulla di ché>> Si sporse in avanti.
<<Mi sembra di essere in una di quelle riunioni femminili da ragazzine appena maturate, capisci che intendo?>> Concluse.Effettivamente...
<<Fate come volete, io sono soddisfatto>> Ridacchiai alzando le spalle.
<<Mh io non lo sarei più di tanto>> Tom mi posò una mano sul braccio come se dovesse consolarmi di qualcosa.
<<Se fosse stato per me, l'avrei toccata oltre al jeans e magari mi sarei fatto soddisfare oralmente>>. Ridacchiò.Non lo aveva detto davvero.
NON
AVEVO
SICURAMENTE
SENTITO
BENE.
Stava palesemente scherzando, almeno speravo.<<Mh, Ginevra, mh>> Stava per caso cercando di farmi il verso?
<<Cazzo vai più veloce mh, sto per venire>> Più che gemiti quelli erano urletti patetici.
Ne avevo abbastanza.
Tutti stavano ridendo per mio fratello.
Io non lo trovavo divertente, per nulla.<<Che cazzo dici Tom! Ma sei normale!?>> Mi scansai dalla sua presa con faccia schifata.
<<Vero, ma che dico anche io avrei paura>> Non lo stavo capendo.
Aveva per caso assunto qualche droga pesante?
Si asciugò i lacrimoni e si morse le labbra per non scoppiare nuovamente.<<Scusa cosa?>> Domandai.
Anche io parlavo spesso di sesso ma non avevo mai avuto strani pensieri su di lei.
Nulla si spingeva oltre a quello che successe la sera prima.(O meglio, dicevo così a loro.
A chi non capita di avere desideri sporchi?
Sopratutto alla mia età era una cosa normalissima.
Mi succedeva spesso in realtà, nessuno lo sapeva, speravo.
Era bella, simpatica, gentile.
I film mentali venivano automaticamente a vederla.
Era innocente, cosa ancora più eccitante.
Quello che ci si era dati era il suo primo bacio.
Mi era accaduto, forse due o tre volte, di essermi toccato pensando a lei.
Doveva essere un segreto per sempre.
Avevo per caso sbagliato?
Nah.
Ci averei scommesso ogni cosa sul fatto che sicuramente anche lei pensava a me in quel modo e che si era toccata.
Le femmine non lo ammettono, ma lo fanno eccome.
Forse anche più dei maschi.)
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human connect to human // Bill Kaulitz
FanfictionBill, un ragazzo di 17 anni tedesco che vive in Italia, rimane bloccato con una ragazza in ascensore. Il suo nome è Ginevra. Lei ha avuto un brutto passato che non riesce a dimenticare. Dopo quell'incontro capiscono che si devono rivedere. Fu come a...