Violet's Pov
Lo percepivo, era sempre più vicino. Percepivo il fuoco. Stava arrivando e temevo il momento in cui avrei visto le fiamme bruciare la Breaker of Destiny.Caos aveva sfondato il muro della prigione ed ora era all'interno di essa, ma non potei guardare cosa successe dopo.
Era così buio che non si poteva vedere cosa ci fosse intorno a noi. Potevamo sentire soltanto il suono dei passi di Caos e il battito del suo cuore. Poi, dopo interminabili secondi, tornò la luce e trasalì vedendo che il ricordo era andato avanti. Di fronte a noi si trovavano cento celle. In ogni cella c'erano rinchiusi due ragazzi. Non potevo vedere tutte le celle, in quanto arrivavano fino alla fine del lungo corridoio, ma potevo vedere i ragazzi rinchiusi nelle celle di fronte a Caos.
Erano magri, indossavano vestiti sgualciti e troppo sottili per il freddo della Russia. Erano spaesati e impauriti. Erano spezzati e contorti per colpa di quello che avevano subito.
"Amico mio" disse un ragazzo rinchiuso nella cella di fronte a Caos.
Aveva i capelli neri e gli occhi scuri, che esprimevano tutt'altro che tenerezza. Percepivo che c'era qualcosa in lui che non andava. Qualcosa che teneva nascosto, solo che non capivo cosa fosse.
Abbassai lo sguardo vedendo i vestiti stretti, sporchi, bucati e troppo leggeri. Notai che tutti indossavano gli stessi abiti del ragazzo di fronte a noi. Verdi. Proprio come il verde dei militari.
Di fianco allo sconosciuto si trovava un ragazzo, più o meno della stessa età, con un'occhio azzurro talmente trasparente da sembrare acqua e uno nero così scuro da sembrare carbone. I suoi capelli erano così scuri da assomigliare a un nero cenere, ma ero sicura che quel colore fosse colpa dello sporco. Delle cicatrici bianche ricoprivano il suo volto. Senza subbio le avrei notate anche al buio e con la vista di un Deprived.
Mi sporsi per vedere la cella a cui Caos dava le spalle. Dentro di essa si trovava una ragazza ed era l'unica ad essere rinchiusa in quella cella.
Era nascosta nell'angolo più buio della cella. Aveva le ginocchia strette al petto e la testa bassa, per cui non riuscì a vederle il volto. Potevo soltanto vedere i capelli castani sporchi, le dita che tremavano e gli abiti verdi e stretti che aveva indosso.
Era lei. Era la sorella di Wyatt e Caos. Ma non aveva compagno di cella. I bambini, ora diventati grandi erano duecento, le celle erano cento, in ogni cella c'erano due ragazzi. Dov'era quel o quella persona?
Un urlo squarciò l'aria e quando alzai lo sguardo ebbi la risposta. Lo stavano torturando, anzi, la stavano. L'urlo che avevamo appena sentito era di una ragazza.
"Non sono duecento" mormorò Hunter, ma lo udì appena.
"Cosa?" domandai, voltandomi verso di lui, fermando il ricordo di fronte a noi.
"Si dice che siano stati portati duecento bambini qui. Rinchiusi nelle celle non ci sono duecento ragazzi. Sono solo cento" annuì, avendo notato anch'io il numero dei ragazzi e delle celle.
Cos'avevano fatto agli altri?
"Il siero giallo. Guarda gli occhi di quel ragazzo, guarda i segni nei polsi di quell'altro. Qui non sono solo rinchiusi al buio e al freddo" continuò, facendo cenno con il capo verso i ragazzi che avevano due colori degli occhi differenti, cicatrici in ogni parte del corpo e altri mille difetti.
"Qui hanno fatto degli esperimenti. Esperimenti per renderli i militari più forti mai esistiti" dissi, rendendomi conto di cosa fosse davvero questa struttura.
Immaginai il dolore, le urla e il sangue di questi poveri ragazzi e sentì lo stomaco contorcersi.
"Perché il primo mago farebbe degli esperimenti sui militari quando loro sono una minaccia per lui?" domandai, dopo alcuni secondi passati a riflettere.
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SOLDATI DI CRISTALLO. IL LABIRINTO DI HEGROVE.
FantasyI VOLUME DELLA TRILOGIA DELLA BREAKER OF DESTINY. (CONSIGLIO DI RISPETTARE L'ORDINE INDICATO IN ALTO PER CAPIRE MEGLIO LE DINAMICHE DELLA TRILOGIA.) TRAMA: In un mondo dove le persone sono fatte di cristallo ne esiste una che è fatta di fuoco e acqu...