Giulia lo sa, che il suo maledetto sesto senso ha sempre ragione.
Le è successo una miriade di volte, di svegliarsi con la sensazione che, quel giorno specifico, sarebbe successo qualcosa.
Poteva e può essere qualsiasi cosa, anche minima.
Ma non sbaglia mai.Per questo, quando quella mattina apre gli occhi, percependo quella maledetta sensazione d'ansia mista ad euforia di un qualcosa di inaspettato che potrebbe arrivare da un momento all'altro, comincia a preoccuparsi.
Quel giorno, sarebbe andata ad un festino al bunker, organizzato da Jacopo che, con la scusa di voler festeggiare a dovere l'arrivo della sua fidanzata festaiola ad Empoli, aveva invitato la qualunque.
E Giulia si alza ancora più preoccupata, quando il suo primo pensiero ricollegato alla festa è quello di Andrea.
Andrea.
Maledetto Andrea.
Dal loro strano pomeriggio di condivisione, era passata quasi una settimana.
Si erano visti poco, e giusto quando Giulia andava a prendere o a lasciare Akhen.
E, stranamente, avevano battibeccato di meno.
Certo, non erano mancate le solite battutine.
Ma era come se, senza spiegarsi il perché, fossero arrivati ad una tregua silenziosa.
E Giulia ha paura di scoprire come questa tregua avrà fine.
Perché lo sa, che finirà.E forse, non le dispiacerebbe nemmeno così tanto, farla finire.
Soprattutto se significa averlo di nuovo così vicino a lei.E di nuovo, Maledetto Andrea.
E le sue maledette braccia, e le sue maledette fossette.
Maledetto e basta.Scuote la testa, imponendosi di non pensare a quel corvino lunatico che le impegna il cervello fin troppo, e si butta in doccia, nella speranza di levarsi di dosso quella strana sensazione tipica delle giornate più caotiche della sua vita.
E quando neanche la doccia, sua amica da una vita, riesce a svuotarle la testa, decide di attivare una delle sue distrazioni migliori, per evitare di ritrovarsi in una crisi di nervi.
Crisi di nervi, che inizia a salire, quando ne Clara ne Sveva rispondono alle sue chiamate.
Così, prova l'ultima spiaggia, che si rivela anche la migliore."Giu?"
"Ciao Piè, disturbo?"
"Macché, mi sono svegliato da poco. Tutto ok?".
E Giulia sorride, quando percepisce il tono preoccupato del biondo.
Ha proprio trovato un ottimo amico.
"Si sì è...è una cosa stupida, ma quando è così devo distrarmi sennò rischio di sbroccare. Hai da fare a breve?"
"Farò finta di aver capito che intendi, comunque...in realtà no. Cioè, volevo vedere Clara ma è sparita da ieri notte, credo stia ancora dormendo"
"Lo so, neanche Sveva sta dando segni di vita. Ti va di fare colazione insieme?"
"Volentieri".E quando Giulia scorge la figura di Pietro, arrivare sorridente verso di lei, sorride a sua volta.
Ed è solo che contenta, che la sua migliore amica abbia trovato qualcuno come il biondo interessato a lei."Allora, a cosa devo questa richiesta mattutina?"
"Che intendi?"
"Non so se te ne sei resa conto, ma avevi un tono abbastanza agitato al telefono".
Giulia ridacchia nervosa, ma perfettamente consapevole di ciò che il biondo le sta dicendo.È sempre stato così, non ne ha mai capito il motivo.
Ha cercato anche su internet, tempo prima, ma oltre a diagnosticarle patologie su patologie, ha trovato poco e niente.
In molti dicono sia una forma di ansia, ma non ha un nome specifico.
Che poi lei lo chiami maledetto sesto senso, è per provare a dare un nome ad un malessere che si porta dietro da tempo.
E che riesce a curare solo distraendosi.
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Fammi sentire il cuore
Fanfiction"Sai, di solito mi danno del coglione quando mi conoscono" "Il fatto che io non te l'abbia detto non significa che non l'ho pensato"