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Giulia non è brava a mentire. Non lo è mai stata.
Soprattutto con le persone a cui vuole bene.
Non le piace, farlo.
Per questo, ha confessato a Pietro, oltre che a Clara e Sveva, quanto la sua serata con Davide sia stata un vero fiasco.

Si è scusata, Giulia, con Clara.
Ma non ce l'ha fatta a reggere più di due ore, in compagnia del cugino.
E Clara, ridendo, le ha detto che non deve scusarsi, se non è scattata la scintilla.
"Giu, succede, non ti preoccupare. Piuttosto, spero non ti abbia dato fastidio"
"Macché, era troppo impegnato a parlare di se stesso per fare altro".

Ecco perché, Pietro ride, mentre Giulia, in una delle loro tipiche passeggiate al parco, continua a raccontargli di quanto Davide sia solo un palestrato egocentrico, e di come si sia inventata di non sentirsi bene, pur di tornare a casa e rinunciare alla sua compagnia.
"Sei proprio tremenda"
"Macché tremenda! Avresti dovuto vederlo Piè, a fare di tutto pur di mostrarmi i muscoli delle braccia"
"Mi ricorda qualcuno".
Giulia arrossisce, non spiegandosi il perché.
Ci pensa, ad Andrea.
Ci pensa pure troppo.

Quando lui le ha scritto, la sera prima, ha colto la palla al balzo, per vincere uno scontro.
Se solo sapesse, Andrea, che mentre gli scriveva stava già a letto da ore, in pigiama.
Si è rifiutata, di raggiungere gli altri in discoteca.
Non voleva per nessun motivo al mondo, darla vinta al corvino.
Così, ha creato un teatrino niente male.
E vedendo come Andrea, dopo il suo riferimento al sesso, sia magicamente sparito, può dire di aver fatto bingo.

"A proposito...".
La voce di Pietro la riporta alla realtà, facendola girare verso di lui.
"Ma si può sapere che gli hai detto ieri? È stato tutta la sera scazzato col mondo".
Giulia sgrana gli occhi.
"Non gli ho detto proprio un bel niente"
"Giu...".
Giulia sbuffa, incerta.
Ma si fida, di Pietro. Quindi, confessa.
"Potrei avergli detto di essere stata a letto con Davide".
Pietro spalanca la bocca, incredulo, poi scoppia a ridere di gusto.
"Ora capisco perché gli rodeva così tanto"
"Figurati se è stato per quello".
Il biondo le lancia uno sguardo eloquente, che la fa dubitare delle sue stesse parole.
Davvero eri geloso, Andrea?

"Promettimi che non gli dirai niente". Pietro la guarda confuso, facendola sbuffare.
"Su ieri sera"
"Va bene, solo...non capisco perché tu gli abbia mentito".
E Giulia, decide di sfogarsi.
Pietro ora è anche suo amico, e magari le fa bene, parlarne con qualcun altro, oltre che con Clara e Sveva.
Le due le hanno già espresso il loro parere, ma non conoscono Andrea.
Almeno, non bene quanto Pietro.
Sono amici da anni, e magari lui può aiutarla a capirlo.
Il motivo per cui le interessa tanto, Giulia non lo vuole sapere.
Per lo meno, non ora.

"Ecco perché eri triste, l'altra sera in macchina. Mi dispiace, talvolta è proprio un coglione"
"Io direi che lo è sempre"
"Eppure ci continui ad andare a letto".
Giulia lo guarda punta sul vivo, innervosendosi quando scorge sul volto di Pietro un sorrisetto di chi la sa lunga.
"È successo solo due volte"
"Scommetto che a breve ce ne sarà una terza, e poi una quarta"
"Mi rifiuto"
"Ti sta crescendo il naso, sai?"
"Oh fanculo".
Ignora la risata di Pietro, muovendosi verso Akhen, più avanti di loro, intento a giocare con Sangy.
È arrivata l'ora di rientrare a casa Locci.
E Giulia spera, con tutto il cuore, di non incrociare Andrea.

E quando suona il campanello, per fortuna, ad aprirle è la signora Paola.
Ma Giulia si accorge subito, che c'è qualcosa che non va.
La donna le sorride a stento, e il suo corpo è teso come una corda di violino.
"Giulia, tesoro. Come stai?"
"Bene signora, lei?"
"Quante volte ti ho detto di darmi del tu?"
"Ha, scusa, hai ragione. Come stai?"
"Bene...vieni, entra. Aspettami qui, vado a prendere i soldi".
Giulia la osserva sparire dietro al corridoio, mentre slega Akhen, che subito si fionda sulla sua adorata cuccia verde.

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