Fammi sentire il cuore

029

UN MESE DOPO

"La vedete?"
"Perché ci sta mettendo tanto?"
"Dovrebbe già essere uscita!"
"Che faccio, la chiamo?"
"Ma vi volete stare zitti un attimo?".
Andrea fulmina tutti con lo sguardo, facendoli zittire di colpo.
Non lo stanno minimamente aiutando, nessuno di loro, a placarlo.
L'ansia che lo sta logorando, ogni minuto che passa, aumenta a dismisura.
"Eccola!".
Poi, gli si ferma il respiro.

Osserva Giulia, a testa bassa, dirigersi verso di loro, mentre scende le scale dell'Accademia, troppo lentamente per i suoi gusti.
Cerca di captare qualsiasi tipo di emozione, sul suo volto, ma non ci riesce, a causa dei lunghi capelli che impediscono a chiunque dei presenti di osservarla.
E subito, pensa al peggio.

Si avvicina a lei a passo svelto, facendola quasi scontrare sul suo petto.
"Allora? Che ti hanno detto?".
Giulia sospira pesantemente, facendolo allarmare ancora di più, per poi alzare la testa di scatto, sorridendo a trentadue denti.
"Sono dentro".

Un coro di trionfo si innalza in aria, mentre Andrea, sbuffando una risata, la abbraccia di slancio, sollevandola da terra.
"Sei una stronza, mi hai fatto prendere un colpo"
"Dubitavi forse di me, Locci?"
"Assolutamente no".

Il locale scelto da Andrea, sotto consiglio di Clara, per festeggiare la palese entrata di Giulia alla famigerata Accademia di moda, è gremito di persone che, chi più chi meno, continuano a fare chiasso, innalzando di tanto in tanto l'ennesimo coro per Giulia.
Giulia che, con un sorriso enorme sul volto incapace di sparire, li osserva tutti dall'esterno del locale, godendosi una sigaretta con sua sorella.

Quando ha visto Greta entrare nel locale, accompagnata dai suoi genitori, per poco non è svenuta sul tavolo.
Non aveva detto a nessuno, della sua famiglia, di aver presentato il suo progetto all'Accademia.
Per questo, era rimasta sconvolta, nel vederli entrare all'improvviso.
Sconvolgente ancora di più, era stato l'abbraccio inaspettato che, a turno, i tre le avevano dedicato.
"Siamo fieri di te".
Quattro parole, che Giulia vorrebbe tatuarsi nella mente a vita.
Era la prima volta, che qualcuno della sua famiglia, che i suoi genitori, le dicevano una cosa del genere.

Quando poi Greta le aveva implicitamente ordinato di accompagnarla a fumare, levandola dalle grinfie di Andrea, Giulia aveva capito che la sorella volesse dirle qualcosa.
Per questo, la guarda insistentemente, in attesa che la sorella prenda parola.
"Un amico, eh?".
Giulia arrossisce di colpo, simulando il suo imbarazzo con una risatina.
"Diciamo che le cose sono un po' cambiate"
"Oh fidati, lo vedo".

Il tono con cui Greta le sta parlando, è diverso dal solito.
Non è saccente, non è accusatorio. Anzi, sembra quasi malinconico.
"Ci tiene davvero, a te".
Giulia sorride spontaneamente, annuendo alle parole della sorella.
"Lo so"
"È stato lui a chiamarci, sai?".
Giulia sbianca, girandosi di colpo verso la sorella, con gli occhi sgranati.
"Pensavo vi avesse avvisati Clara, o Sveva".
Greta scuote la testa, accendendosi il drum precedentemente spento.
"È stato Andrea. Mi ha detto di aver chiesto a Clara il mio numero. È venuto a casa, qualche tempo fa. Si è seduto a tavolino con tutti e tre e ci ha raccontato del tuo progetto, mostrandoci qualche foto fatta di nascosto. Dovevi vedere la faccia di mamma, quando ha collegato che è il padrone del cane a cui facevi da dog sitter. Si è fatto valere, per te. Ha aperto gli occhi a mamma e papà, ha fatto capire loro quanto sia importante, il tuo lavoro".

Giulia sente il cuore fermarsi di colpo, per poi ricominciare a battere all'impazzata.
Andrea, maledetto Andrea.
Quel maledetto ragazzo, ha tutto il suo cuore.
E Giulia non ha alcuna intenzione, di rinunciare a Lui, a Loro.
Forse, avrebbe dovuto sospettare che, per l'importanza che il suo futuro ha per lei, c'era lo zampino di Andrea.
Ma averne avuto la conferma, aver sentito dalla sorella ciò che è davvero accaduto, le fa scoppiare il cuore di gioia.
Oltre che, ormai ne è certa da tempo, di Amore.