Giulia lo sa, che dovrebbe essere felice per la sua amica.
E nel profondo lo è, lo è davvero tanto.
Sveva non è mai stata così presa da una ragazza, soprattutto una ragazza conosciuta per caso in discoteca.
Sicuramente gli shot bevuti con Jacopo l'hanno aiutata, quella sera, a buttarsi.
Ma per la prima volta, sembra essere pronta per mandare avanti la cosa, invece che sparire come suo solito.
E si, Giulia è felice per la sua amica.
Ma non riesce ad esternare la sua gioia.
Il muso lungo che continua ad incorniciarle il volto, è più che evidente.Per lei, come per le sue amiche.
"Giuro che se sei triste per Andrea ti prendo a sberle".
Giulia alza lo sguardo, incrociando quello di rimprovero di Clara, accompagnato da quello preoccupato di Sveva.
"Non sono triste"
"Giu, sii buona. Hai un broncio che parla".
Sei bella anche quando hai il broncio.
È automatico, che la sua mente colleghi quella parola alla frase che il corvino le aveva dedicato tempo prima.
Ed è automatico, che si intristisca ancora di più.
"Sto bene, davvero"
"Hai almeno ascoltato quello che vi stavo dicendo su Giada?".
Giulia annuisce, titubante, sotto lo sguardo giudicante delle sue amiche.
"Giulia, per Dio. Parla, così ho un motivo per non offendermi".E Giulia lo sa, che le servirebbe, sfogarsi.
Soprattutto per capire, per quale maledetto motivo ha preso così male una cosa per cui, di base, non avrebbe dovuto prendersela.
Non così.
Non per una semplice scopata.
Eppure, sono tre giorni che ha l'umore a terra, che si incazza senza motivo, e che continua a chiedere a Pietro, santo Pietro, se Andrea si trova al bunker, mentre prende e lascia Akhen.
Non lo voglio vedere.
Questo è quello che ripete a se stessa, ignorando l'impulso di chiamarlo e buttargli addosso tutto quel risentimento che prova nei suoi confronti.Risentimento per cosa, poi?
Loro non sono niente.
Amici? No.
È amica di Pietro, quello sì.
Sta legando sempre di più con il resto del gruppo, certo.
Ma Andrea non è suo amico.
Non sa neanche come definirlo."Guarda che l'ho capito che te la sei presa per come si è comportato in discoteca".
Bingo, Clara.
E lo capisce, la rossa, di averci preso, quando Giulia abbassa lo sguardo con fare colpevole.
"Non sono gelosa".
Sente Clara ridacchiare.
"Giu, non mentire. Non a noi. L'abbiamo capito, che stava con te, e non con una".
Ed eccola, di nuovo messa a nudo dalla sua migliore amica di una vita.
"Tanto non gli interessa"
"Giu, ora ascoltami. Ci sta che tu ci sia rimasta male, fossi stata in te gli avrei lasciato un bel ceffone a cinque dita, è stato veramente un coglione. Ma guardati, sei una topa. Non stare così per uno come lui".
Sorride debolmente, ascoltando le parole di Sveva.Uno come lui.
Come sei davvero, Andrea?
Com'è possibile che il ragazzo che l'ha ascoltata sfogarsi per più di un'ora, che l'ha ringraziata, che l'ha trattata dolcemente, sia lo stesso che l'ha scopata per ben due volte, facendo il coglione subito dopo?
Giulia non sa darsi una risposta.E di nuovo, le parole di Dario tornano prepotenti nella sua mente.
Non eri nei suoi piani.
E cosa farai ora, Andrea?Non lo vede da quando sono usciti dalla discoteca, tre sere prima.
E la parte più malsana di lei, vorrebbe rivederlo, vorrebbe urlargli addosso.
Ma Giulia non sa più, se è in grado di vincere, con lui.
E ha paura di scoprirlo.La prossima partita, deve vincerla lei.
Senza tentennamenti, senza distrazioni.
Vuole e deve vincere."Perché non scrivi a Davide?".
Giulia alza lo sguardo, guardando Clara con fare confuso.
"Tuo cugino? E perché?".
La rossa ridacchia, afferrando una sigaretta dal suo pacchetto, e accendendosela.
"È tornato ad Empoli per un paio di giorni, deve aiutare zia Mara con il trasloco nella nuova casa. Ha sempre avuto un debole per te, e sono sicura gli farebbe piacere uscire insieme. E a te serve, distrarti".
Giulia l'ha sempre saputo, di piacere a Davide.
Da piccoli, giocavano spesso insieme a casa di Clara, e lui non ha mai nascosto quanto la apprezzasse.
Non lo vede da quando si è trasferito a Pisa, per studiare.
Forse non è una brutta idea.
Che poi il suo pensiero sia andato ad Andrea, a come potrebbe prendere una sua uscita con un altro ragazzo, se lo tiene per se.
Tanto non gli interessa.
"Mandami il suo numero".
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Fammi sentire il cuore
Fanfiction"Sai, di solito mi danno del coglione quando mi conoscono" "Il fatto che io non te l'abbia detto non significa che non l'ho pensato"