È Bastato uno Sguardo - Camren

Capitolo 3

LAUREN POV

Appena la sveglia iniziò a suonare, la testa mi rimbombò e maledì la me della sera prima per aver bevuto così tanti drink. Allungai il braccio e spensi il dispositivo. La notte scorsa è stata una bella festa, c'era un sacco di gente e ho vinto la gara senza troppe difficoltà.

7.55

Tra poco più di mezz'ora iniziano le lezioni devo darmi una mossa per arrivare in tempo. Mi alzai e dopo una doccia veloce mi vestii optando per dei jeans neri strappati e una t shirt del medesimo colore con una scollatura a v che risaltava il mio seno. Guardai l'altro lato della stanza e vidi la mia compagna dormire ancora profondamente così mi avvicinai e decisi di scuoterla leggermente finché non sentii dei grugniti di dissenso.

"svegliati che tra poco dobbiamo essere in classe" lei aprì un occhio e mi fisso come in trance
"anzi sai cosa, resta pure a riposare" dissi allontandomi e abbandonando la stanza mentre lei si ributtava a letto.

Mentre raggiungevo la mia aula di letteratura iniziai a pensare alla sera precedente e a una certa ragazza dagli occhi nocciola e la pelle color caramello, che mi aveva fatto sorridere il cuore nel momento in cui le sue guance si colorarono di rosa quando comprese che l'avevo colta a fissarmi svariate volte, carino, molto carino. Sembra una brava ragazza, peccato che credo sia etero e che Zayn le abbia già fatto intuire che è interessato o almeno così sembra.

Una volta arrivata all'aula vidi che la lezione era già iniziata così dopo essermi scusata del ritardo con un accenno del capo cercai una sedia vuota. Mi guardai attorno e notai una bella bruna impegnata a prendere appunti seduta tutta sola, nell'aula non conoscevo nessun altro, o meglio non ero a conoscenza del nome di qualcuno apparte lei, così presi coraggio e mi avviai verso Camila.

"è libero?" chiesi indicando la sedia vicina alla sua, lei alzò lo sguardo e sembrò stupita di vedermi

"certo scusami, non avrei dovuto mettere lo zaino sopra" rispose e spostò la sua borsa per terra

"non preoccuparti, lo faccio sempre anche io, soprattutto quando non ho voglia di gente chiacchierona vicino a me" la tranquillizzai

"farò finta che sia per questo che l ho messo lì, così che tu non ti senta una di queste persone" mi lanciò un sorrisino a cui io risposi con un alzata di sopracciglia

"allora mi ritengo fortunata" ricambiai il sorriso e inizia a tirare fuori il materiale.

Dopo una buona oretta la professoressa non aveva ancora terminato di elencare tutti gli argomenti che avremmo affrontato quest'anno e annoiata decisi di disegnare qualcosa sul mio quaderno. Dopo una quindicina di minuti staccai la matita dal foglio e osservai la forma prendere vita, degli occhi, quando senti una gomitata arrivarmi sul fianco.

"sei molto brava, è veramente bello, hai realizzato anche i minimi dettagli" mi guardó con sguardo sorpreso e io imbarazzata che qualcuno di sconosciuto avesse visto la mia arte mi strinsi nelle spalle e borbottai un "grazie". Intuendo il mio disagio Camila si voltò e continuò a seguire la lezione. Dopo neanche cinque minuti senti una mano stringermi leggermente il braccio e una foglio bianco mi si parò davanti la vista.

"questo è il meglio che riesco a fare" disse indicando il foglio in cui c'era disegnato un piccolo omino stilizzato che diceva "sei molto brava", mi scappò una risata e lei mi seguì a ruota. La prof ci richiamò e noi cercammo di smettere mettendoci una mano davanti alla bocca, e prima che me ne accorgessi le dissi

"se sei messa così male posso darti qualche consiglio e mostrarti alcune tecniche" proposi distogliendo lo sguardo quando mi fissò negli occhi

"certo, sarebbe un piacere" rispose e poi ritornò a seguire la lezione.

Arrivata l'ora di pranzo raccolsi le mie cose e mi avviai verso l'uscita fermandomi giusto prima di uscire, mi voltai e osservai Camila affrettarsi a mettere via quaderno e penne e correre verso di me, arrossendo quando inciampò e rischiò di cadere, rivolgendomi un timido sorriso che io ricambiai.

"ti va di sederti con me e i miei amici per pranzo?"

"va bene, altrimenti avrei mangiato da sola o con quel idiota di Zayn" dissi disgusta all'idea

"non ti sta simpatico?" chiese incuriosita

"è l'unico amico che ho dall'anno scorso, solo che a volte non lo sopporto, soprattutto quando diventa così espansivo sapendo che non sono molto per il contatto fisico" spiegai gesticolando, lei annui silenziosamente e ci avviammo alla mensa.

Una volta arrivate si diresse verso un tavolo dove c'erano sedute le altre due ragazze che erano con lei e due ragazzi.

"ciao ragazzi" si avvicinò al ragazzo castano e lo abbracciò, io distolsi lo sguardo sentendo una sensazione fastidiosa nel centro del mio stomaco

"ciao Mila, ciao Lauren" le ragazze della sera mi salutarono e io ricambiai con un gesto della mano

"Lauren, questi sono Troy e Shawn, ragazzi lei è Lauren" la bruna fece le presentazioni e io strinsi la mano ai due ragazzi

"dove vi siete trovate?" chiesa la bionda lanciando uno sguardo all'amica che io non mancai di notare

"Lauren fa il corso di letteratura insieme a me" spiegò

"interessante" Dinah aveva un sorriso piuttosto strano in faccia che io però tralasciai e mi sedetti vicino alla bruna che al suo fianco aveva il ragazzo moro.

Durante il pasto ridevano e scherzavano, soprattutto lei e Shawn, erano sempre lì a spingersi giocosamente o a scambiarsi sguardi d'intesa che mi facevano distogliere lo sguardo ogni volta fino a quando non decisi di alzarmi e andarmene.

"dove vai?" chiese la bruna con sguardo confuso

"torno in camera, ho da fare" risposi senza nemmeno guardarla

"va bene, a domani" io ricambiai con un gesto della mano e me andai.

Entrata la stanza era vuota, Normani si sarà finalmente svegliata e sarà uscita. Presi le cuffiette, feci partire la mia playlist e mi sedetti nel mio letto con un album da disegno e lasciai libera la mia creatività.