Capitolo 35

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CAMILA POV

È passata una settimana da quando vidi Lauren quel giorno, non l'ho più sentita, né per messaggio né di vista, niente di niente. Non l'ho nemmeno vista a lezione, sarà stata chiusa dentro la sua stanza tutti questi giorni oppure mi ha semplicemente evitato. Non la capisco, inizialmente ero anche preoccupata per quello che era successo alla festa, pensando che potesse essere successo qualcosa di cui io non sono a conoscenza che le ha provocato tal reazione, ma dopo averla cercata e cercata per giorni senza ottenere una risposta mi sono stancata e ho anche perso la pazienza. Si sta comportando da immatura e io non voglio stare con una persona così, ho bisogno di una donna che sappia tenermi testa ma che sappia anche quando sbaglia e quando è il momento di chiedere scusa o di parlare e risolvere, e dato l'ultimo periodo sembra proprio che lei non sia così.

Sospiro e in mezzo ai pensieri mi alzo dal letto andando in bagno per prepararmi per andare a lezione.

"ancora niente?" domanda Dinah una volta uscita dal bagno

"no, non mi ha scritto niente" lei annuí sconfortata e mi venne incontro abbracciamdomi

"vedrai che ti cercherà, avrà avuto bisogno di tempo per pensare" mi guardò una volta allontanata

"ho aspettato dodici giorni, in cui ho provato a cercarla e a parlarci ma è sempre scappata, sto iniziando a pensare che non le importi come sembrava di me" crucciò lo sguardo

"non pensarlo nemmeno per scherzo Mila, lo vedono tutti come ti guarda e me l'hai raccontato tu stessa com'è con te, una persona non si comporta così se non le interessa" rilasciai il respiro e annuii sconsolata

"però Dinah sono stanca di cercarla sempre e onestamente sono anche un po' arrabbiata adesso, non mi ha nemmeno risposto ai messaggi"

"lo capisco però pensa, me l'hai detto anche tu che è una persona abbastanza chiusa, sarà successo qualcosa di sicuro, vedrai" mi guardai le mani e misi sù un sorriso

"dai sù basta parlare di questo, è tardi e dobbiamo andare a lezione. Ally è già uscita?" chiesi prendendo il mio zaino

"sì, ha detto che voleva fare colazione insieme a Troy"

"d'accordo ci vediamo dopo" uscii dalla stanza e mi diressi a lezione.

Durante tutta la conversazione del professore non ho fatto altre che pensare a Lauren, a quanto mi manca, mi mancano i suoi occhi, la sua voce, le sue battute, le sue braccia che mi stringono forte a lei e i baci che le sue labbra mi lasciavano ogni volta che vi era occasione. Sospirai pensando a quanto sia stupida la mia ragazza, se ancora così posso definirla, se mi avesse dato occasione di parlare i primi giorni adesso sarebbe tutto passato, invece siamo qua.

Finite le lezioni mi diressi verso la mensa dove mi sedetti con i miei amici che mi accolsero con un sorriso, essendo a conoscenza della situazione abbastanza delicata in cui io e la corvina ci trovavamo al momento. C'era anche Zayn con noi che a quanto detto dalle mie amiche stava intraprendendo una conoscenza con Normani e sembrava andare molto bene. Nemmeno lui sapeva niente di Lauren, ha detto che aveva provato a parlare, più volte, ma lei l'ha sempre liquidato dicendo che voleva stare sola.

"mi dispiace Camila, proverò a riparlarci, magari la convinco a cercarti" disse il moro mentre io scossi la testa in risposta

"non preoccuparti Zayn, è abbastanza grande da saperlo da sola, ha vent'anni, dovrebbe saperlo più che bene come comportarsi con le persone" risposi con un tono leggermente infastidito.

Sentii il mio telefono vibrare in tasca, lo presi e lessi la notifica. Come si suol dire parli del diavolo e spuntano le corna.

"possiamo parlare?" lasciai uscire una risata ironica dalla bocca facendo voltare gli altri a guardarmi straniti

È Bastato uno Sguardo - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora