Capitolo 5

75 3 0
                                    

LAUREN POV

Ieri pomeriggio sono stata benissimo con Camila, abbiamo parlato un sacco, riso e scherzato. Mi ha abbracciato e stranamente non ho sentito fastidio, anzi era confortante e caldo. Dopo che uscì dalla mia stanza mi guardai nello specchio e notai le mie guance di un colore rossastro. Quella ragazza mi fa proprio effetto.

Per tutta la mattina non la vidi, fino a quando ad ora di pranzo, mi avviai verso la mensa e appena entrata non vidi Zayn vicino al tavolo dove erano soliti mangiare lei e i suoi amici. Stavano parlando e lui stava usando il suo solito sorriso "sei così figa che ti scoperei seduta stante" con Camila, mi innervosii nel giro di cinque secondi e rimasi ferma lì a guardare quello schifo.

La vidi ridere a una delle sue battute del cazzo, e quando lui si abbassò a sussurrare qualcosa nell'orecchio di lei che la fece ridere fui presa da un'improvvisa ondata di fastidio e uscii dalla mensa sbattendo la porta.

Andai diretta nella mia camera e una volta dentro mi accessi una canna e iniziai a fumare, poi un'altra e un' altra ancora. Finché non mi risvegliai in bagno con il mal di testa e 4 paia di occhi che mi guardavano preoccupati.

"cosa è successo?" chiese Normani provando ad aiutarmi a sedermi ma io la scansai

"lasciatemi stare" sputai brusca lanciando uno sguardo alla bruna che mi guardó confusa

"non puoi stare da sola in questo stato" parlò Camila allungando una mano verso il mio braccio che io però schiaffeggiai via

"non toccarmi cazzo" urlai stavolta, mi guardavano tutte sconvolte dal mio sclero, chi stranito, chi sopreso e chi quasi ferito

"vuoi calmarti" guardai Normani e poi abbassi lo sguardo
"non puoi gridarle addosso in questo modo Lauren" mi rimproverò facendo riaccendere la miccia dentro di me

"ah si e perché? Sentiamo? Dovrei avere paura che venga a salvarla il suo fidanzato?" parlai a bassa voce ma con tono duro

"quale fidanzato?" domandò questa volta la bruna, io non risposi mi limitai a stare in silenzio, quando all'improvviso mi arrivò un conato di vomito che mi fece piegare sul water, sentii qualcuno prendermi i capelli e accarezzarmi la schiena

"andate in camera, qui ci penso io" parlò la mora e poi udii la porta che si chiudeva.

Dopo una buona mezz'ora ebbi finito di svuotare tutto quello che avevo nello stomaco e finalmente mi alzai.

"sciacquati il viso e la bocca" suggerì, così mi avvicinai al lavandino e mi detti una rinfrescata, poi alzai lo sguardo e incriociai il suo nello specchio

"non puoi urlarle addosso in quel modo"

"lo so" ammisi abbassando la testa

"senti Lauren capisco che tu sia gelosa, ma non puoi fare così perché punto uno, lei non può saperlo e punto secondo se non le dai una spiegazione ci rimane di merda" io annui in silenzio e poi uscimmo dalla stanza.

"venite ragazze" disse la mora alle altre due indicando la porta

"non ho voglia di uscire" protestò la polinesiana

"nemmeno io" la seguì la texana

"ho detto andiamo" vennero trascinate fuori e una volta chiusa la porta rimanemmo io e la bruna che non osava guardarmi in faccia

"scusami per prima, non avrei dovuto urlarti addosso in quel modo" dissi avvicinandomi e cercando il suo sguardo che però non trovai

"guardami" le alzai il mento con una mana in modo che mi guardasse negli occhi, eravamo vicinissime, sentivo il suo respiro caldo sulle labbra, fino a quando lei non appoggiò la testa sulla spalla e mi strinse il collo con le sue braccia, le mie mani andarono automaticamente a cingere i suoi fianchi e la strinsi forte

"ti perdono" mi disse con gli occhi chiusi, io sorrisi e affondai il volto nei suoi folti capelli castani e aspirai il profumo di cocco
"solo se ammetti che l hai fatto perché eri gelosa" continuò con un tono di sfida

"non ero gelosa, e di chi poi?" domandai facendo finta di non capire

"di Zayn ovviamente" disse allontanandosi leggermente e puntando gli occhi nei miei

"non ero gelosa"

"si certo come no" ridacchiò alzando il capo al cielo
"aspetta che lo chiamo subito e gli chiedo di farmi un massaggio alla spalla che è dall' altro giorno che ho male" iniziò ad allontanarsi per prendere in mano il telefono ma io la strinsi più forte

"non provarci" risposi ridendo

"altrimenti?" alzò le sopracciglia non distogliendo lo sguardo dal mio. In tutto questo eravamo ancora a una vicinanza che stava mettendo in difficoltà il mio autocontrollo nel resistere a non baciarla

"altrimenti... succederà questo" la presi in braccio, la buttai nel mio letto e iniziai a farle il solletico

"smettilati ti prego" disse tra una risata e l altra

"umm non lo so, è così divertente" continuai

"ti prego" supplicò tra le lacrime, così decisi di finire la sua tortura

"va bene, sei libera" mi distesi in parte a lei
"ti va di ascoltare un po' di musica?" proposi

"sì, certo" presi le cuffiette, gliene porsi una e feci partire la mia playlist

"stasera c'è una festa ti va di venire? Io e gli altri andiamo" chiese dopo un po'

"va bene" acconsentii e verso cena lei mi salutò con un abbraccio e un bacio sulla guancia che io stavolta ricambiai e tornò in camera sua, mentre io iniziai a pensare a cosa mettermi.

Ciao a tutti, spero che la storia vi stia piacendo e ringrazio tutti coloro che la leggono, la votano o la commentano, arrivati al 5 capitolo vorrei chiedervi se riuscite a dirmi cosa ne pensate nei commenti. Grazie ancora. Buona lettura e buon weekend a tutti.

È Bastato uno Sguardo - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora