È Bastato uno Sguardo - Camren

Capitolo 37

LAUREN POV
Stasera ci sarebbe stata la terza gara, ero molto tranquilla a riguardo, poiché sicura delle mie capacità alla guida. Con Camila dopo quella sera le cose sono andate molto meglio, io sono andata dal medico, gli ho spiegato la situazione e mi ha fortemente consigliato di ricominciare con le pillole perché evidentemente non ero ancora pronta per smettere con la cura. Inoltre mi ha raccomandato di non stressarmi troppo. Già. Quasi impossibile.

"Lolo" la bruna appoggiata al mio petto, aprì leggermente gli occhi e se li stropicciò con le mani facendomi sorridere spontaneamente, è troppo carina

"ben svegliata piccola" mi misi di lato e le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio per poi abbassarmi e posarle un delicato bacio a stampo sulla bocca

"noo, non allontanarti" con le braccia intorno al mio collo mi riportò vicino a sé e scoppiai a ridere posizionandomi tra le sue gambe sorreggendomi con i gomiti per non pesarle troppo
"dammi un altro bacino" disse prendendomi le guance a coppa e facendo il labruccio

"da quando sei così autoritaria?" domandai sorridendo

"da quando ogni cosa che dico per te è un ordine" nonostante stesse scherzando la realtà dei fatti era proprio questa e alzando gli occhi al cielo feci combaciare le nostre bocche, che iniziarono subito a muoversi assieme, prima dolcemente, lentamente, assoporando ogni secondo, successivamente sentii il calore corporeo di entrambe aumentare. Le morsi il labbro inferiore e infilai la lingua nella sua bocca che la accolse volentieri, scesi con una mano sul suo fianco, entrando sotto la maglietta oversize che aveva rubato dal mio armadio e con l'altra le strinsi una natica facendola sospirare.

"non credo sia una buona idea" si allontanò controvoglia e mi guardò negli occhi

"perché?" scesi a baciarle il collo e udii un gemito uscire dalla sua gola nel momento in cui leccai e poi succhiai la sua pelle color caramello

"tra poco dobbiamo scendere per uscire con gli altri e dobbiamo ancora lavarci" la sua mano andò fra i miei capelli e mi tenne la testa ferma lì facendomi ridacchiare

"sì, certo" dissi con tono ironico e continuai il mio lavoro fin quando fui soddisfatta e vidi comparire sulla sua pelle un livido rossastro-violaceo. Quando tornai con il volto di fronte al suo mi stava guardando con un sorrisino divertito e furbo allo stesso tempo.

"l'hai fatto di nuovo?" domandò già ridendo e io annuii felice
"vieni qui" mi strinse a sé e io appoggiai la testa sul suo seno avvicinando ancora di più il suo corpo al mio

"doccia chi va per prima?" domandai borbottando contro il suo stomaco scoperto su cui posai un piccolo bacio

"se andassimo insieme?" spalancai gli occhi sorpresa e la guardai maliziosamente

"no Lolo, solo doccia, abbiamo poco tempo, niente sveltine nel bagno" si alzò dal letto e io le diedi una pacca sul sedere facendola arrossire

"niente sveltine nel bagno? Quella di ieri conta?" la vidi guardarmi con la bocca aperta mentre io scoppiai a ridere stendendomi sul letto

"smettila di fare l'idiota e sbrigati altrimenti vado da sola" si tolse la maglietta restando in mutandine vista l'assenza del reggiseno e me la lanciò addosso per poi voltarsi e andare in bagno sculettando. Rimasi li ferma cinque minuti per riprendermi e poi la raggiunsi. Era già dentro la doccia, così mi svestii ed entrai posizionandomi alle sue spalle. Appena le mie mani entrarono in contatto con la pelle dei suoi fianchi la sentii trattenere il respiro, poi si voltò a guardarmi e mi sorrise posandomi un dolce bacio sulle labbra. Era la prima volta che ci lavavamo insieme, non provavo nessuno tipo di disagio, nemmeno quando mi accarezzò le cicatrici sulla schiena e poi le baciò, anzi mi rilassai talmente tanto da chiedere gli occhi. Lei era bellissima, aveva un corpo meraviglioso, e il suo tocco era dolce e tenero. La abbracciai e dopo averle sussurato all'orecchio parole dolci, dicendole quanto era stupenda e quanto adoravo ogni suo particolare cominciammo a lavarci. Lei lavò me, mentre io lavai lei.