Capitolo 24

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CAMILA POV

Ero a lezione di teatro, una noia mortale, mi sono iscritta solo perché sembrava un corso meno faticoso degli altri visto l'enorme quantità di materiale di studio già presente. Lauren mi ha chiesto di uscire, di nuovo, e sono molto felice, chissà dove mi porterà, sono curiosa ma lei continua a non volermi dire niente, dice che rovinerebbea sorpresa. Sentii il telefono vibrare in tasca così lo presi e notai dei messaggi.

"dobbiamo parlare"

Era da un sacco che non vedevo Shawn, da quando abbiamo litigato non si è fatto più sentire, e ad essere sincera mi manca, è il mio migliore amico, non nego che abbia sbagliato e si sia comportato male, però gli voglio ancora bene e spererei che le cose si possano risolvere.

"va bene"

"vieni nella mia stanza quando finisci le lezioni".

Il resto della mattinata fu abbastanza tranquillo, il professore ci assegnò un compito da svolgere per il giorno dopo ma niente di complicato.

Arrivata l'ora di pranzo mi diressi in mensa e appena vidi i miei amici seduti ad un tavolo li raggiunsi sedendomi vicino alla corvina che salutai con un bacio a stampo.

"com'è andata la mattinata?" domandò sorseggiando una coca - cola

"tutto bene, teatro ogni volta che vado mi chiedo perché ho deciso di andare, però per il resto tutto normale"
"tu?" domandai iniziando a mangiare il mio panino con cotoletta, insalata e maionese

"abbiamo iniziato un progetto di disegno, dobbiamo realizzare un'opera che per noi rappresenti la libertà" il suo volto assunse un'espressione confusa
"devo ancora decidere ma sono molto incerta su cosa realizzare" sospirò sconfitta così le appoggia la mano sulla coscia

"non preoccuparti sono sicura che troverai cosa disegnare, sei bravissima" lei mi sorrise
"comunque ragazzi devo dirvi una cosa" attirai l'attenzione di tutti
"stamattina Shawn mi ha scritto e mi ha chiesto di parlare" alcuni erano sorpresi mentre altri se lo aspettavano

"e tu cosa hai detto?" chiese Dinah addentando una polpetta

"ho accettato" sentii la corvina vicino a me irrigidirsi così mi voltai a guardarla e vidi che aveva abbassato lo sguardo e sembrava irritata

"secondo te si vuole scusare?" Ally parlò incuriosita

"penso o almeno spero di sì" risposi, tutti annuirono

"facci sapere come va" la polinesiana mi lanciò uno sguardo

"certo" guardai la ragazza al mio fianco che aveva smesso di mangiare e fissava il pavimento in silenzio così mi avvicinai per parlarle ma proprio prima di aprire bocca si alzò di scatto attirando l'attenzione di tutti e prese le sue cose si avviò verso l'uscita, la seguii e le afferai un polso obbligandola a guardami

"cosa c'è?" chiesi fissandola, lei alzò un sopracciglio

"mi prendi in giro? Ha parlato male di me, ha detto cose orribili, ti ha mentito e tu vuoi andare a parlarci?" io abbassai lo sguardo consapevole di tutto ciò che lei avesse detto e poco dopo lo rialzai prendendo le sue mani fra le mie

"lo so e mi dispiace per tutto quello che ti ha detto, perché non è vero niente, però lui è il mio migliore amico e ci tengo ancora tanto a lui, voglio vedere se c'è la possibilità di sistemare le cose" lei mi fissò seria

"oke" disse solo questo, poi si voltò e se ne andò, era offesa, lo capisco, dopo tutto quello che lui ha detto di lei.

Bussai alla porta della stanza di Shawn, e dopo qualche secondo di attesa mi aprì, appena i miei occhi incontrano i suoi sentii una piccola sensazione di disagio, data probabilmente dal fatto che è da un po' che non parliamo. Mi invito ad entrare e si sedette sul letto, mentre io occupai la sedia della scrivania.

È Bastato uno Sguardo - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora