È trascorso un mese dall'incidente di mio papà e di Samuel.
Siamo arrivati al 24 maggio, tra tre giorni entrerò nell'ottavo mese.
Sono ancora in coma, nessuno di loro ha mostrato segni di un probabile risveglio imminente.
Il medico ci ha spiegato che se il mese successivo non si fossero svegliati, avrebbero dovuto staccare le macchine a cui sono attaccati per tenerli in vita.
Il solo pensare questo, mi fa comparire un nodo in gola e allo stomaco.
Sono le 18:30 di un sabato pomeriggio e con Nicky e Diana, sono a comprare delle tutine per i miei figli.Nicky:" che dici di questa?" Mi chiede mostrandomi una tutina verde con tanti fiori colorati.
Io mi giro, la guardo, sforzo un sorriso e annuisco.
La tutina mi piaceva, ma non sono felice.Nicky:" non ti piace??" Mi chiede vedendo la mia faccia?
Io:" si, mi piace , è bellissima e perfetta per Emily, ma scusa, ho la testa altrove"
Diana:" hey, ti abbiamo proposto di uscire per farti distrarre con le cose per i bambini"
Io:" lo so, infatti sono felice" sforzo un sorriso.
Ma i miei occhi diventano lucidi.Nell'ultimo mese ho raccolto tutta la poca forza che mi rimaneva per fingere con tutti di star bene.
Mostravo sorrisi sempre, ridevo a crepapelle, facevo battute su battute, sembravo davvero felice.
Se qualcuno mi chiedeva qualcosa rispondevo sempre " sono fiduciosa, andrà tutto bene."
Peccato che una volta che mi chiudevo nella mia stanza scoppiavo in lacrime senza riuscire a smettere.
Molte volte durante la mia gravidanza, mi sono mostrata "triste" ma quello che mostravo non era quantificato a quanto soffrivo dentro di me.
Ho sempre avuto ansia, ma è peggiorata quando sono rimasta incinta.
Non sapete quanti attacchi d'ansia, quanti attacchi di panico ho avuto quando nessuno e dico nessuno, mi vedeva.
L'aver detto la frase "sono stanca e non mi sento bene " è niente in confronto a quello che ancora adesso provo.Nicky:" Uma.. hey ti senti bene?" Interrompe i miei pensieri la mia best.
Io mi giro, la guardo e scuoto la testa.
Io:" ho bisogno di uscire, per favore portatemi fuori" dico con un fil di voce.
Nicky:" Didi, vado a pagare, tu esci con lei"
Dopo questo Didi mi abbraccia e mi porta fuori dal centro commerciale.
Stavo iniziando a respirare affannosamente, lei se ne accorge subito.Diana :" Uma, Uma ascoltami, guardami.."
Mi giro e la guardo.
Ci eravamo sedute sulle panchine fuori.Diana:" parlami, dimmi cosa senti , di qualcosa, non sei da sola.. tranquilla "
Io continuo a respirare affannosamente.
Odio gli attacchi d'ansia, inizio a sentire un vuoto nello stomaco e l'aria che poco alla volta se ne va, ogni respiro che prendo sembra inutile, sembra che l'ossigeno non sia mai abbastanza.
Ogni volta mi spavento e l'ansia aumenta per la paura dell'attcco d'ansia, peggiorando il tutto.Diana:" ok, ok shh vieni qui" mi abbraccia e io in quel momento scoppio in lacrime.
Pensa Nicky..
Esco dal centro commerciale dopo aver pagato io le tutine per i miei nipotini.
Dopo aver visualizzato le mie amiche vado diretta da loro.
C'era Didi che abbracciava Uma e lei che piangeva.
Mi avvicino e mi unisco anche io all'abbraccio.Pensa Uma...
Dopo qualche secondo..Ci stacchiamo dall'abbraccio, è bastato per farmi calmare un pochino.
Nicky:" Uma, puoi parlare con noi... che è successo?" Mi sorride.
Diana:" fazzoletto?" Mi guarda ridendo spingendo a ridere pure me mentre annuivo.
Io:" ci sono tante cose che ho tenuto dentro in questi mesi... una di questa è la paura, ho.. paura.. di essere una madre orribile... ho paura di non permettere ai miei figli un buon futuro e.. ho paura che non abbiano un padre..."
Nicky:" mi dispiace Uma.. sarai una madre meravigliosa, io lo so"
Diana:" perché non ci hai parlato quando ti sentivi così?"
Io:" perché non riesco più a dire a nessuno se mi sento male, ho avuto tanti di quegli attacchi d'ansia e di panico che ho smesso di contarli.
E sono stanca di fingere.
Stanchissima.
Ma nello stesso tempo non riesco a dire che mi sento male e che soffro tanto dentro... mi dispiace non avervelo detto.."...............................
Spazio autrice..
Scusate per l'attesa di due anni.
Mi sono successe tante di quelle cose che non sono riuscita a scrivere.
Non so se questo capitolo vi piacerà.
Non so neanche se la continuerò del tutto.
Ma per ora, godetevi questo.
Fatemi sapere se volete che la finisco.
Baci
STAI LEGGENDO
Incinta del mio fratellastro
FantasyMi chiamo Uma , ho perso mio papà qualche anno fa, ora vivo con il compagno di mia mamma e il mio "fratellastro". Questa è la nostra storia.