63- Il peso delle parole

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~●15 Agosto 1996●~

Le giornate trascorrevano in una bolla si tensione dentro Villa Malfoy,le sorelle Black non si volevano né parlare né vedere o almeno,Bellatrix non voleva né parlare né vedere Narcissa,mangiava nella sua stanza,ma da quando aveva parlato con Voldemort non mangia più sola.

Ma quel giorno aveva un impegmo di fondamentale importanza,addestrare il giovane Malfoy nel l'oclumazia.

Erano nel giardino dietro Villa Malfoy,l'uno difronte l'altro.

Draco era visibilmente agitato,mentre Bellatrix cercava di mantenere uno sguardo rigido e severo.

Bellatrix indicava a Draco come mantenere la giusta postura,la giusta impugnatura della bacchetta e altre tecniche imparate negli anni.

"Allora Draco,se lavoriamo insieme otterrai dei buoni risultati,ma ho bisogno che tu mi dia ascolto" spiegò severamente Bellatrix.

Draco annuì,ma il suo sguardo si posò sulla figura che si sporse per osservarli.

Narcissa era leggermente nascosta dietro la porta d'ingresso del giardino,cosa che a Draco non scappò,quando Bellatrix la vidde non poté fare a meno di sbuffare esasperata.

Narcissa rimase impassibile davanti alla reazione della sorella"vi dispiace se rimango,solo a guardare?giuro che non fiaterò"implorò Narcissa.

Draco guardò sua zia,che aveva un'espressione rabbiosa stampata in viso"zia?"gli domandò Draco.

Bella fece un sospiro rumoroso"si,va bene,a condizione che ti siedi e stai buona senza fiatare,qualsiasi cosa chiederò di fare a Draco"si raccomandò Bellatrix.

Narcissa annuì un pò titubante ma,si mise a sedere dietro di loro,su una panca di pietra dove osservava Draco e Bellatrix.

Draco provava svariate volte a impedire a sua zia di entrare nella sua mente,ma nulla.

Dopo svariati tentativi si inginocchiò a terra"Zia non ce la faccio,mi arrendo"disse il giovane Malfoy a capo basso.

Narcissa osservava intensamente la scena difronte a sé,Draco era inginocchiato difronte a sua zia,aveva il volto sconfitto,di uno che non  stava perdendo solo un duello,ma di uno che stava vedendo la propia esistenza sgretolarsi tra le mani.

Bellatrix si avvicinò,inginocchiandosi davanti a lui,per posarsi una mano sulla spalla e alzargli il mento e far incrociare i loro sguardi,fissandolo con sguardo apprensivo"Draco,tesoro,so che non sei nel migliore dei periodi,ma credimi,se questa missione avrà successo tu...tu tornerai ad avere una famiglia,il Signore Oscuro libererà tuo padre,ma dobbiamo impegnarci al massimo perché ciò accada,quindi alza quelle chiappe e dimostrami che nelle tue vene scorre il sangue dei Black"lo rassicurò Bellatrix,con voce dolce,dolce come poche volte,aiutandolo a tirarsi sù e a ricominciare,più agguerrito di prima.

È fù in quel momento che Narcissa sentì il peso delle sue parole.

Dopo svariati tentativi Draco,finalmente,riuscì anche se per poco,a tenere sua zia fuori dalla sua mente.

Draco saltava ed esultava,correndo ad abbracciare Bellatrix"grazie grazie grazie zia,sei la migliore!!!"lo ringraziò Bellatrix.

"Sisi,ma c'è ancora molto da fare,riferirò al Signore Oscuro dei tuoi progressi,ora vai,ci vediamo a cena"gli disse Bellatrix.

Draco corse dentro,trovando finalmente un pò di pace,dopo tante ore di sforzi mentali.

Mentre Bellatrix stava per andarsene,Narcissa che non si era mossa da lì,la afferò per il polso,costringendo le due sorelle a guardarsi negli occhi.

Giady💋💋💋

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