Le giornate passarono come ci si aspetterebbe...
Nulla di speciale accadde.
E il tempo volò via come delle foglie, trascinate dal vento e portate chissà dove.
Da quel viaggio in nave passarono quasi due mesi ma l'inverno e la neve di certo non smisero di cadere.
Alla fine, ogni cosa era rimasta uguale.
Esattamente come il mio monotono stile di vita.
Svegliarsi e fare le faccende di prima mattina, sistemare la casa e poi andare a lavoro nei giorni lavorativi.
Nei giorni festivi, godersi il silenzio e la pace in solitudine, passando il tempo aspettando che il tempo passi.
Uno stile di vita che si ripeteva di giorno in giorno senza fine.
Senza alcuna variazione.
Deprimente?
Forse per alcuni, ma io gradivo quella monotonia.
Mi godevo la solitudine e il silenzio, osservando da lontano gli altri che andavano avanti con la propria vita.
Insegnavo a scuola quando necessario, senza mai perdere la calma.
E quando sentivo il bisogno, andavo a trovare Serena in ospedale per farle compagnia.
Avevo interamente accettato la mia vita solitaria e ne ero felice.
Quella mattina, infatti, come al solito, ero fuori al balcone dopo essermi da poco svegliato, con una tazza di caffè a rilassarmi.
La neve continuava a cadere dolcemente, ricordando pian piano il terreno come tutte le altre.
Anche oggi, è una giornata monotona.
Mi concentrati immediatamente sul panorama davanti a me, ma qualcosa d'inaspettato interruppe il mio relax.
Il mio telefono suonò.
Ma non si trattava di mia figlia o qualcun'altro d'importante.
Bensì mio padre.
Quell'uomo troppo eccentrico per il suo bene e e la sua età.
La tentazione di non rispondere era particolarmente alta. D'altronde riuscivo a prevedere cosa volesse chiedermi.
Una lusinga per portarmi ad aiutarlo col suo nuovo progetto, perfino contro la mia volontà.
Avrei voluto lasciare il telefono squillare, ma avevo la sensazione che avrebbe continuato a chiamare incessantemente.
Quindi, per cortesia e impazienza, risposi al telefono e lo portai all'orecchio
<Cosa c'è...?>
<Declan, mi serve assolutamente il tuo aiuto...>
La sua solita voce rauca di vecchiaia si fece sentire, accompagnata da anticipazione e fretta.
Rimasi in silenzio e attesi che lui buttasse fuori tutta l'esposizione, non avendo voglia di dilungare la conversazione
<Il mio assistente è fuori con la famiglia e non penso di poter gestire tutto da solo... Non sono più nel pieno dell'età e questa volta ho assunto attori di rango più alto quindi vorrei una mano!>
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Solace in the snow
RomanceDopo più di dieci anni da un massacro, le vite di tutti tornarono normali. Seppure il colpevole non venne mai scovato. Nel presente, un giovane insegnante di musica è di ritorno dopo un lungo viaggio di lavoro. Divorziato da anni e con la propria f...