Yuki:Atto 1

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Le mie capacità non sono mai state granché.

Tutti mi hanno sempre detto che ogni cosa che facevo era superficiale e che altri erano molto meglio di me.

A un certo punto mi abituai a venir offesa, prendendo tutto di faccia con un finto sorriso.

Quando, in realtà, fremevo dalla voglia di prenderli a pugni.

Ma c'era qualcosa che la gente venerava di me, ossia la mia voce.

Dicevano che fosse angelica. Soave. Magnifica, degna di un angelo.

Non che io ci credessi... Per me la mia voce era solamente una voce, qualcosa che utilizzavo per trasmettere quello che avevo da dire.

Beh, quello che gli altri volessero che io dicessi.

Se avessi detto quello che davvero intendevo fin dall'inizio, chissà quanta gente mi avrebbe lasciata morire di fame...

Tornando alla mia voce, decisi di provare a sfruttare questa mia dote.

Feci qualche prova di canto all'orfanotrofio, quando nessuno poteva guardarmi o sentirmi, finché non mi sentii pronta.

Comprai un microfono e un amplificatore a bassa qualità con quei soldi che avevo risparmiato e mi fermai da qualche parte per strada.

Qualche performance lì, qualche performance qua...

Finché, un giorno, un giovane uomo dai capelli biondi finalmente ebbe il coraggio di approcciarmi.

Sebbene non mi desse l'impressione di qualcuno di successo o bell'aspetto, se potevo guadagnarci qualcosa mi andava bene.

Mi portò in un bar per bere qualcosa, perciò non poteva provare nulla di losco. E se avesse voluto farlo, me ne sarei accorta in anticipo.

Ero stupida, ma non fessa

<Dice di essere un manager, huh... Le dispiace fare in fretta? Devo sittare un bambino fra un'oretta...>

Quell'uomo si presentò col nome di Marcus e mi diede anche il suo biglietto da visita.

27 anni.

Nato il 13 Dicembre.

Alto 1 e 66.

Beh, una ragazza normale di certo rifiuterebbe una sua offerta ma io ero fin troppo disperata.

Anche se mi era leggermente familiare...

Forse l'avevo già visto da qualche parte con la coda dell'occhio.

Mi serviva qualcosa per guadagnare abbastanza soldi e andarmene via da quel posto.

Ma sopratutto, c'era altro di cui avevo assolutamente bisogno

Solace in the snowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora