Quella mattina, mi arrivarono brutte notizie.
Notizie che, per una madre come me, furono dannose quanto un dardo conficcatomi nel cuore...
Secondo i dottori, la condizione di mia figlia era peggiorata nuovamente. A tal punto che le sue possibilità di sopravvivere erano diminuite.
Ascoltai assieme a lei l'annuncio. I nostri volti in sintonia, orrifocati e preoccupati per il futuro.
Una volta che lei venne fatta tornare nella sua stanza, feci di tutto per capirci qualcosa di più.
D'altronde, la sua malattia non poteva essere incurabile, o sbaglio?
Però, quel suo tumore, non importava quanto loro provassero, quanti soldi io e Declan spendessimo, sembrava essere tutto vano...
<P...Però ci dev'essere almeno qualcosa che si possa fare!>
Peccato che il mondo non fosse gentile con me quella mattina.
Secondo il mio medico di famiglia, le possibilità che lei sopravvivesse erano al di sotto del 30%. Basse abbastanza da farmi impallidire sul colpo.
Cosa potevo io, una madre disperata, fare?
Avrei dovuto portarla in un altro ospedale?
Farla visitare da un altro medico?
Studiare io stessa medicina tutta d'un getta per trovare una cura da sola?
Per me sarebbe andato bene tutto, affinché lei avrebbe smesso di soffrire...
C'era qualcosa che potessi davvero fare oltre che sperare e pregare?
Il dubbio mi stava sopraffando, non riuscivo a pensare liscio. Quindi provai ad affidarmi all'unica persona sulla quale potevo contare...
Tirai fuori il telefono e feci il numero di Declan, sperando che fosse libero quella mattina.
Ma per quanto il suo cellulare squillasse, non rispondeva
<Santo Cielo... Tu e quel dannato lavoro...>
Era quasi impossibile che rispondesse quand'era a lavoro, ma volli comunque sperare.
Però, senza di lui, mi sentivo davvero persa.
Anche se, in realtà, lui avrebbe provato lo stesso.
In un ultimo, disperato atto, provai a farle una visita. Forse almeno potevo sollevarle il morale, passare del tempo con lei da brava madre...
Però, quando aprii la porta, trovai la luce spente e la persiana abbassata.
La sua figura minuta era quasi totalmente invisibile, se non fosse per pa sagoma del suo corpicino sotto le coperte.
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Solace in the snow
RomanceDopo più di dieci anni da un massacro, le vite di tutti tornarono normali. Seppure il colpevole non venne mai scovato. Nel presente, un giovane insegnante di musica è di ritorno dopo un lungo viaggio di lavoro. Divorziato da anni e con la propria f...