Il mio desiderio:Parte 10

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Nel mentre Yuki era in ospedale, ad attendere il suo parto, le riprese del film continuarono lisce come l'olio.

Sia in studio che al di fuori.

Ogni tanto capitava che Marcus e Olivia andassero a visitarla per tenerle compagnia, e occasionalmente fra di loro c'ero anche io.

Ma le volte in cui tutti noi eravamo presenti erano rare, quasi nulle.

Spesso Yuki era accompagnata da uno solo di noi, però sembrava apprezzare la compagnia di tutti. Anche se continuava a mostrare uno strano disdegno nei confronti di Marcus

<Snowy sta bene? La stai trattando a dovere, giusto?>

Esattamente come ogni settimana, cosa diventata quasi un rituale, andai a trovarla al tramontar del sole il sabato.

Avrei preferito poter andare da lei qualche giorno in più, ma raramente avevo pause che me lo permettevano. Ma anche un giorno le sembrava bastare

<Non preoccuparti, sta bene... Anche se continua a lasciare regalini per tutta la casa...>

Occuparsi di un cane di certo non era semplice...

Per darle una dimostrazione, lasciai che desse un'occhiata a qualche foto che avevo sul telefono. Scattate durante la sua assenza.

Fra di loro c'erano anche dei video, tra cui uno di Snowy che faceva le feste appena presi in mano il guinzaglio.

Inizialmente la vidi un po' scettica, ma appena si ritrovò davanti tutte le foto dei regalini del suo angioletto cambiò opinione

<B-Beh... Dopotutto mi somiglia... Ha un po' d'animo ribelle...>

<Un po'?>

Avevo voglia di mostrarle il morso che mi ero procurato da lei quella mattina, ma mi diede l'impressione di essere abbastanza dispiaciuta quindi mi astenni.

Rimettendo il telefono in tasca, alzai lo sguardo per osservare Yuki che si godeva con un sorriso la passeggiata.

Nel mentre canticchiava, felicemente, una soave melodia senza significato. Semplici ronzii provenienti dalle sue labbra, racchiudenti una certa spensieratezza.

Da un po' aveva iniziato a mostrare più sorrisi e positività...

Certo, era rimasta la mezza screanzata asociale di sempre, ma almeno era cambiata per il meglio.

Questo mi rendeva sia soddisfatto che felice...

<Ah, siamo arrivati!>

Se Yuki voleva passeggiare un po', non poteva allontanarsi troppo dal perimetro dell'ospedale. E poiché la strada era una singola via dritta, non c'erano molti posti in cui andare.

L'unica opzione era un parco situato a pochi metri da lì, vuoto per gran parte del tempo, ma silenzioso e rilassante per chi amava la quiete.

Solace in the snowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora