Simbolo d'affetto:Parte 10

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La mattina seguente, mi svegliai tardi.

Così tardi, che Declan era già andato a lavoro. Quindi non potei dargli il mio solito arrivederci.

Scrollai le spalle appena notai la sua assenza. L'importante era non sembrare più uno zombie.

Da lì, continuai con la mia routine.

Portai Snowy a fare una camminata in fetta e furia, ordinai la casa, anche se Declan fece gran parte del lavoro la sera scorsa e misi i vestiti a lavare.

L'unica cosa che toccava era farmi una rilassante doccia calda.

Mi asciugai e misi il carinissimo maglione che la signora Amber mi regalò. Peccato che non ebbi la possibilità di pettinarmi i capelli come ogni mattina.

Il pettine sembrava scomparso. Svanito nel nulla. Ridotto ad atomi.

Lo cercai dappertutto.

Sotto al letto, pensando che Snowy l'avesse preso, nell'armadio, in tutti i cassetti, dietro la TV, sotto i cuscini del divano e perfino nel cestino della spazzatura.

Ma nessuna traccia del mio fidato pettine

<Dove diavolo l'avrò messo...>

A un certo punto, spinta dalla disperazione, iniziai a rovistare nella stanza di Declan.

Non che fosse qualcosa di strano o scorretto. Lo facevo spesso quando dovevo sistemare la casa, ma dubitavo si trovarlo . Anche perché quello lì non se li pettinava mai i capelli.

Cassetti, letto, cuscini...

Finché non arrivai all'armadio, ossia la mia unica speranza.

Trovai alcuni suoi strumenti nelle loro custodie, tra il violino di bassa qualità che gli avevo regalato per Natale (Per la cronaca, quello stronzo ebbe le palle di regalarmi un fermacapelli), qualche scartoffia e le strane quattro copie dello stesso abito nero e monotono che indossava ogni giorno.

Il mio pettino ovviamente non si trovava lì, ma trovai qualcos'altro di altrettanto interessante.

Un semplice foglietto, con qualche scarabocchio sopra e una caligrafia peggiore della mia.

Ficcare il naso nelle sue cose non mi faceva sentire fiera di me stesso, ma la curiosità era fin troppo alta.

Presi il foglio con cautela, trovandomi davanti qualche pareva scritta da una bambina dell'asilo.

Tanti disegnini e frasi non particolarmente articolate. Il che la faceva sembrare un po' adorabile.

Ma la prima sentenza non solo mi fece venire un colpo al cuore, ma anche realizzare cosa fosse quel foglietto.

Solace in the snowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora