Il mio desiderio:Parte 7

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Tutti gli altri attori, fatta eccezione per una piccola minoranza che era altrove, erano riuniti nel camerino per discutere del film o di affari mondani.

Fra questi, ovviamente, c'era Yuki, ancora nervosa per il battibecco di prima con la sua amica

<Uffa... Quella lì mi fa salire il nervoso...>

Mordendosi l'unghia dalla frustrazione, si era interamente accasciata sul tavolino davanti a lei, tenendo il telefono con l'altra mano libera.

Vederla in quella maniera faceva un certo effetto, specialmente considerando il lato di Yuki che io conoscevo.

Il mio lo avevo fatto, il resto dipendeva da lei

<Ah...!>

Improvvisamente, sentii un gemito provenire da Yuki.

Voltandomi nuovamente verso di lei, la vidi col dito che prima stava mordendo avvolto nella sua altra mano.

Lei stessa alzò lo sguardo verso di me, guardandomi con imbarazzo e anche un po' dolorante

<Mi sono rotta un unghia...>

Già, come immaginavo...

La nostra attenzione venne presto rivolta verso la porta, dalla quale entrò Olivia, ora con un cerotto sul retro del collo, assieme a un altro dei membri del cast.

Fortunatamente Yuki si comportò da persona matura e la ignorò per il momento, concentrandosi sul proprio telefono.

Olivia venne accolta con gentilezza dagli altri, specialmente Arthur che aveva mostrato una certa preoccupazione nei suoi confronti per una ferita così piccola.

Ma la ragazza, invece che unirsi ai suoi compagni, si diresse verso di me tirando un quadernino dalla borsa e attirò la mia attenzione

<Signor Declan, questo è il quaderno di cui le ho parlato qualche giorno fa...>

Le sue parole mi rinfrescarono la memoria.

Lì dentro dovevano esserci le melodie che aveva scritto, sopratutto quella che desiderava venisse giudicata.

Poiché era molto insicura delle sue abilità, mantenne bassa la voce così da non far sentire altra gente.

Anche se Yuki, che era alle mie spalle, era abbastanza vicina da sentirla

<Va bene, le darò un'occhiata...>

<La ringrazio, davvero...>

Dopo avermi sorriso in segno di ringraziamento, si accomodò al tavolo dove iniziò subito a discutere con gli altri.

Avrei preferito che anche Yuki si unisse ma probabilmente non era dell'umore giusto.

Non ero dalla sua parte ma era un sollievo sentire come nessuno le stesse sparlando alle spalle...

Misi una piccola distanza fra me e Yuki, così da non divulgare il segreto di Olivia e inizia a dare una piccola occhiata.

Le composizioni da lei create erano brevi e dal ritmo non particolarmente preciso o orecchiabile...

Ma guardandola da un punto di vista amatoriale, non c'era male.

Certo, l'utilizzo di minime e semibrevi era un po' eccessivo e in certi casi si susseguivano così tante semibiscrome che il ritmo so storpiava... Ma avrebbe imparato col tempo.

Solace in the snowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora