New Year's

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CAPITOLO 69

Passarono i giorni, tutto era andato a gonfie vele, da quanto avevo sorriso in quei giorni mi faceva male la faccia.

Ero felice, ogni giorno sembrava leggero e finalmente era anche arrivato Capodanno.

A un certo punto Inosuke ci guarda e ci offre un'idea semplice per festeggiare (bere come dannati) e guardare magari i fuochi d'artificio.

L'idea era di andare a una fiera che facevano in paese ogni anno.

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"Dai che ci divertiremo, ai ragazzini piacerà sicuramente! C'è pure lo *yoyo-tsuri ed è anche pieno di taiyaki e dango!" Disse Inosuke convincendoci subito, Zenitsu era elettrizzato all'idea di andare in questa fiera tradizionale perché saremo stati tutti con un kimono specifico e poi, c'era pure un grande prato dove tutti si mettevano a guardare i fuochi.

*Gioco dove devi pescare palloncini d'acqua con un anello di carta.

Ci preparammo tutti quanti, facemmo due macchiante e andammo alla fiera, erano più o meno le otto di sera.

L’aria era riempita dal profumo di cibo di strada, dai takoyaki fumanti ai piatti di ramen bollente; tutt’intorno c'erano persone in kimono e yukata, e i suoni delle risate e dei giochi riempiono l’aria.

Mentre camminavamo, ci fermammo davanti a una bancarella che vende taiyaki, dolcetti a forma di pesce ripieni di crema o marmellata di fagioli rossi.

Decidemmo di prenderne alcuni, ovviamente io lo presi ai fagioli rossi, i miei preferiti.

Zenitsu mi tirò leggermente la manica indicando come un bambino lo stand successivo, e mentre mordevo il mio taiyaki andammo lì.

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La bancarella che aveva adocchiato era quella dove si vendono piccole lanterne di carta, ognuna con un messaggio di speranza scritto sopra. Sapevo che lui ne voleva una così gliela presi subito, e anche gli altri ne presero una.

Mamma, inizialmente esitante, alla fine decide di partecipare.

Scrivemmo insieme i nostri desideri per l'anno nuovo: io scrissi qualcosa riguardante la prosperità e un augurio per un anno pieno di vibrazioni positive, mamma invece scrisse di volersi riconciliare con il passato, e Zenitsu decise di esprimere il suo desiderio augurando salute e di stare tutti quanti uniti.

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Legammo le lanterne sopra il nostro capo, e le guardammo ondeggiare alla luce fioca. Era un momento di silenziosa riflessione, ma anche un silenzio che finalmente non pesava più.

Dopo la bancarella delle lanterne, la nostra grande famiglia viene attratta dal suono dei giochi tradizionali. Una fila di persone si era formata davanti a uno stand di goldfish scooping, dove bisogna catturare piccoli pesciolini dorati con una fragile rete di carta.

Io e Zenitsu ci cimentammo nel gioco, ridendo quando la rete si rompe al primo tentativo.  Mamma, osservandoci, sorride per la prima volta in maniera sincera, quasi divertita nel vederci in un momento di spensieratezza. Dopo un po’, decide anche lei di partecipare, con grande sorpresa dei suoi figli.

Per dirla tutta stavamo giocando tutti.

"Vi faccio vedere io come si fa!" Disse lei tirandosi le maniche del kimono su in maniera competitiva, uno sguardo furbo si era fatto strada sul suo viso.

Con un gesto preciso e abile, mamma riesce a catturare un pesce al primo tentativo.

"Non hai mai perso il tocco." Dissi ridendo, stupito e felice di vederla così rilassata. Il pesce venne rimesso nell’acqua, ma il ricordo di quel piccolo trionfo restò.

"Signora mamma di Tanjirou lei è troppo forte!" Disse Inosuke con fare sbalordito. "poi mi insegni così prendo tutti sto pupazzi per la mia donna!" Disse il ragazzo cinghiale e lo guardammo con fare interrogativo tutti.

"Scusa Inosuke... Ma da quando hai la ragazza?" Chiese Zenitsu con fare interrogativo e un sopracciglio alzato.

Inosuke ci guardo con un bel sorriso allargato, e poi facendo una mezza posa e un occhiolino disse "Beh dai quasi ragazza... Diciamo solo let me cook ragazzi."

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"E chi sarebbe la giovane donna che ha rubato il tuo cuore caro Inosuke?" Chiese il nonno tutto d'un tratto.

"Una bellissima pulzella nonno. Lei è fantastica e di sicuro stra vede per me... E poi.. beh il suo è Aoi..." Disse Inosuke che al solo nome della ragazza gli vennero le guance leggermente rosa.

"Poi te la presento, sai... Ha tanto da fare tra la scuola e il lavoro." Disse il ragazzo dalle iridi color giada per poi avviarsi in avanti per evitare l'argomento..

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Camminando più avanti, ci fermammo davanti a una bancarella di omamori, i piccoli amuleti portafortuna tradizionali giapponesi.  Decisi di fare una cosa, dentro di me desideravo proteggere mia madre, così le comprai un omamori per la salute e uno per la famiglia, glielo consegnai con un sorriso tenero.

Lei lo guardò, sorpresa dal gesto. "Grazie," disse sottovoce, prendendolo tra le mani. È un piccolo amuleto, ma sembra portare con sé una promessa di protezione, di cura.

Inosuke li guardò con fare quasi serio, se ne passò tra le dita e chiese il prezzo al mercante e in fine ne prese uno.

Alla fine del nostro giro, raggiungemmo un piccolo tempio, dove le persone si riunivano per il rito del Joya no Kane. La campana del tempio suona 108 volte, secondo la tradizione, per liberare l’anima dai peccati e dalle sofferenze accumulate nell’anno passato. Mamma che aveva portato con sé il fiore che gli avevo regalato, si avvicinò alla campana insieme ai nostri fratelli e mia sorella.

Si inginocchiaron tutti seguendo l'esempio di mia madre davanti all’altare del tempio, e con occhi chiusi pregammo in silenzio.

Ammetto che pregai per la pace di mio padre, per la serenità di mia madre, e per il loro futuro insieme.

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Mamma, invece, si ritrova a chiedere perdono, per sé stessa, per la sua freddezza, per non aver trovato la forza di essere presente.

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Ma in quel momento, sentì il peso della solitudine sciogliersi, e con il suono della campana, le sue lacrime iniziano a scendere liberamente.

Ci alzammo in silenzio e vedendo l'ora che si era fatta, decidemmo di andare verso la parte del prato dedicata all'ammirazione dei fuochi.

Arrivati li stesi un telo per farci sedere tutti quanti mentre aspettavamo che lo spettacolo avesse inizio.

Io ero seduto vicino a Zenitsu ovviamente, mamma aveva praticamente in braccio tutti i miei fratellini e sorelline. Nessuno affianco a loro chiacchierava con Inosuke e il nonno.

-Sleepwalking- Zenitsu x TanjiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora