I Blink My Eyes In Morse Code

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CAPITOLO 54

Appena l'acqua calda fu sopra agli affari che avrebbero attivato la vasca idromassaggio, mi tolsi i vestiti, misi i sali alla vaniglia dentro e ci entrai.

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Accessi il motore che ha delle bocchette di erogazione da cui fuoriescono getti d'acqua e d'aria, a seconda del sistema, e ci offrono un effetto massaggiante davvero piacevole.

Infatti tutti i miei nervi saldi che avevo avuto dal nervoso e per il freddo iniziarono a placarsi, sospirai sollevato.

Appoggiai la testa all'indietro dimenticandomi per un breve momento le mie ansie.

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Tanjirou's pow:

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Avevo la tachicardia, avevo nettamente paura.

Andai verso camera mia, erano anni che non ci andavo, dopo la morte di papà non volevo più venire qua...

E invece eccomi qui, non sapevo come spiegare a Zenitsu di non mostrarsi in quel modo affettuoso in casa.

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Mia madre era sempre stata un po' omofoba e anche se lei al momento non fosse in casa, avevo paura scoprisse di me e di Zenitsu.

La mia coscienza mi parlava e mi urlava : " Sei un coglione, fattelo dire"

Aveva ragione, io volevo presentare l'amore della mia vita alla mia famiglia ma, l'idea che potesse succedere un casino era più forte.

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Il nonno di Zen penso si sia accorto del mio cambiamento improvviso appena arrivati li.

Se ne stava zitto e non capivo a cosa pensasse, d'altro canto sentivo pure l'ansia di Zenitsu, anche lui era spaventato anche se cercava di non darlo a vedere.

Ero davanti all' uscio di camera mia, girai la chiave ed entrai, accesi la luce.

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Davanti a me era tutto come ricordavo, il letto matrimoniale a baldacchino come nelle altre camere, ma con le mie lenzuola a scacchi versi e nere.

C'erano quadri pregiati sulle pareti e alcune foto che ritraevano il volto felice di mio padre con noi prima della malattia.

Mi tremavano le mani, entrai e guardai la mia valigia vicino al mio armadio, era ancora pieno zeppo di roba, mia madre di sicuro sapendo del mio arrivo avrà preso dei vestiti costosi e robe varie.

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Guardai il poster di una band che ascoltavo da piccolo attaccato al muro, mi ricordo ancora le litigate con mamma perché non voleva roba attaccata al muro, ma quello me lo fece tenere.

Mi girai e vidi la mia vecchia scrivania fatta di legno di noce, lucidata e bella come una volta.

I cassetti chiusi che non avrei mai più riaperto erano li, troppi ricordi, meno male che erano chiusi a chiave.

Troppi mostri e incubi erano messi al suo interno e per il momento non volevo riaffiorare i ricordi del passato...

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Mi andai a sciacquare, avevo delle occhiaie abbastanza scure, la mia ansia mi stava mangiando.

Decisi poi di andare in soggiorno dove mi apprestai a svagare il cervello ascoltando qualche vinile nel giradischi.

Sentii aprire il portone di casa, il mio cuore stava scoppiando ma ora mai eravamo in ballo... E balliamo..

Assieme a lei che dava delle direttive al maggiordomo sentii anche le voci dei miei fratellini, che probabilmente avendo visto Nezuko le andarono in contro.

-Sleepwalking- Zenitsu x TanjiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora