Capitolo 17

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James sta elencando da mezz'ora quelli che secondo lui sono gli utilizzi più diffusi della pietra di luna nelle Pozioni. 

Più della metà dei nomi che sta citando non esistono e non c'è davvero nulla di bizzarro in questo: che in Pozioni è negato l'ho scoperto al primo anno, quando, alla seconda lezione, ha fuso il calderone e buona parte della pietra del pavimento. Non è bizzarro nemmeno il fatto che questo suo eccesso di zelo stia avvenendo alle due e un quarto di notte: il primo è stato un anno di grandi scoperte, tra cui il fatto che James parla nel sonno quasi più di quanto non faccia da sveglio. 

 All'inizio è stato divertente: io, Remus e Peter ci dilettavamo ad ascoltare e commentare i suoi monologhi infiniti e spesso privi di senso. Questo le prime notti. Quando le occhiaie hanno iniziato ad essere una costante sui nostri visi, abbiamo smesso di divertirci. 

C'è voluto tutto il nostro impegno e diverso tempo per riuscire a raggiungere il livello a cui siamo ora, a sei anni di distanza: si tratta di ignorare completamente qualunque fantasia comprenda l'utilizzo di un cuscino in modo più o meno violento, accettare come sacrosanta legge dell'universo che mai e poi mai potrai imporre a James il silenzio, accantonando subito qualsivoglia minaccia ed infine concentrarsi al punto da rendere i borbotti impastati di James un piacevole sottofondo e non un ostacolo al sonno. Sono diventato incredibilmente bravo in questo e devo dire che, quando ancora non vivevo da lui, durante le vacanze estive trovavo surreale e persino inquietante addormentarmi senza la sua voce nelle orecchie. 

 Ciononostante, ci sono ancora delle notti in cui il tono di voce di James si fa improvvisamente più alto del solito, tanto da non poter in alcun modo essere fatto passare in secondo piano. In quel caso l'unica soluzione è ascoltare e sperare che il discorso sia noioso al punto giusto da farti addormentare. 

E Pozioni è una noia, ma James mette così tanta enfasi in ogni parola, come se stesse facendo la telecronaca di una partita di Quidditch. E lo potrei capire, se almeno gli piacesse Pozioni. 

Che razza di problema ha quel ragazzo?

Ora sta mormorando qualcosa su Remus e la luna piena, che, a proposito, sarà tra pochi giorni. Questo spiega i livelli di simpatia pari a quelli di una banshee con le mestruazioni raggiunti da Moony ultimamente. 

Una parte del mio cervello sta disperatamente cercando di spegnersi, ma l'altra registra automaticamente ogni singola parola che esce dalla bocca del mio migliore amico.

C'è un motivo se è risaputo che James Potter non ha segreti per Sirius Black.

E non ha nulla a che vedere con il capire i suoi silenzi.

È che James non fa silenzio, nemmeno quando dorme.


*

- James.

Riemergendo dalla mia tazza di caffelatte, punto lo sguardo su Frank, interrogativo.

- Sirius sta dormendo sulle sue frittelle – mi annuncia, come se Sirius non fosse proprio di fronte a me e non lo vedessi da solo che sta dormendo sulle frittelle. Nemmeno a me piace svegliarmi presto la mattina, ma Sirius è totalmente fuori luogo: neanche avessimo fatto tardi questa notte.

- Vedo. E perché lo dici a me?

- Perché, dopo che l'anno scorso mi ha appeso a testa in giù perché lo avevo svegliato, ho un po' paura a provarci di nuovo. Anche se è sulle frittelle.

Sì, Sirius non è il massimo dell'affabilità appena sveglio, come del resto in qualunque altro momento.

- E tu sei il suo migliore amico – aggiunge Frank ed ha tutta l'aria di aspettarsi qualcosa da me.

Choose A Star (A Marauders Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora