James ha gli occhi nei miei, ma non mi vede nemmeno.
Ha l'aria di essere appena stato colpito in faccia con qualcosa di molto pesante, che è probabilmente la stessa aria che ho avuto io tutte le volte che lui mi ha baciato, e dovevo avere le labbra di Lily Evans perché questo accadesse anche a lui.
Una volta tanto il fatto che il mio corpo non ascolta il cervello ed ignora i suoi ordini è un bene, perché anche se sarei rimasta a fissarlo ancora un po', solo per imprimermi a fondo la sua espressione in mente, le mie gambe hanno deciso che è ora di ritirarsi. Colgo con la coda dell'occhio la luce che arriva dalla sala della festa, ma ci passo davanti senza fermarmi, a passo spedito. Il mio cervello non dà particolari segni di vita e non si oppone quando inizio a salire le scale quasi di corsa, senza un obiettivo preciso. Il più lontano possibile da qui andrà bene.
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- Chi è quello?
Allison, la bambina che da pochi giorni dorme nel letto accanto al mio, segue la direzione del mio sguardo verso la fine del tavolo di Grifondoro, dove un ragazzino del nostro anno sta facendo levitare una caraffa di succo di zucca. Ha i capelli più spettinati che io abbia mai visto, un paio di occhiali rettangolari sul naso e il labbro inferiore, piegato in un sorriso, stretto tra i denti per la concentrazione. Non sono l'unica a fissarlo: il bambino biondiccio che durante l'attraversata del lago è quasi caduto dalla barca è al suo fianco e ridacchia ammirato.
- James Potter, – Allison si raddrizza compiaciuta contro lo schienale della sedia, servendosi un'altra porzione di patate arrosto: a pochi giorni dallo Smistamento, ha già fatto amicizia con quasi tutto il primo anno e non manca mai di sottolinearlo. – A sentir lui il prossimo anno entrerà nella squadra di Quidditch come Cercatore.
Quando la caraffa si rovescia improvvisamente sulla testa di un ragazzino di Serpeverde dall'aria smunta, la Sala Grande viene percorsa da schiamazzi e risate e quella di James Potter è la più forte di tutte. È mentre il Prefetto di Grifondoro lo riprende e sottrae i primi rubini dell'anno dalla clessidra e James continua a ridacchiare divertito che decido che non tutti i maschi sono antipatici e noiosi.
Poi Allison mi passa il foglio con i nostri orari scolastici ed io le sputo il succo di zucca in faccia. Tre ore consecutive di Storia della Magia? Qui sono tutti pazzi.
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Sono al secondo anno ed Allison è quella che potrei definire la mia migliore amica. Non sarei qui con lei in Infermeria, se così non fosse: Madama Chips mi fa un po' paura, senza contare che sono abbastanza convinta che quelli sulla schiena della mia amica siano solo brufoli e non il primo segno di qualche infezione mortale, ma non c'è stato verso di convincerla.
- Allora? Qual è il problema?
Il Prefetto di Grifondoro dice che non dobbiamo avere paura di Madama Chips, che anche se è un po' brusca e sembra che odi gli studenti, non lo fa davvero. Quella che li odia sul serio, a detta sua, è Madama Pince.
- Non davanti a lui, – mormora Allison arrossendo, un dito ad indicare il ragazzino nel letto alle spalle di Madama Chips. Lei rotea gli occhi al cielo ed indica alla mia amica la porta del suo ufficio. Allison si avvia e prima di seguirla Madama Chips rivolge un'ultima occhiata severa allo studente alle sue spalle.
- Finisca la sua cioccolata e non provi ad alzarsi da quel letto, signor Potter, intesi? E per oggi non voglio più sentire altri ma da lei.
James Potter, che ha un braccio fasciato e i capelli che sembrano seguire le linee dello scarabocchio di un bambino persino più del solito, segue con lo sguardo la giovane strega, lievemente imbronciato. Nel momento stesso in cui la porta dell'ufficio si chiude alle spalle di lei, sguscia fuori dalle coperte e punta deciso verso l'uscita dell'infermeria, facendomi segno di tacere.
- Posso finire io la tua cioccolata? – chiedo prima che abbia raggiunto la porta, gli occhi fissi sulla tavoletta intonsa abbandonata sul comodino.
James alza le spalle.
- Prendila pure.
Pochi minuti dopo, con le grida di Madama Chips nelle orecchie e il sapore dolce del cioccolato che mi si scioglie sulla lingua, stabilisco che James Potter mi sta proprio simpatico. E che Madama Chips gli studenti li odia davvero, checché ne dica il Prefetto di Grifondoro.
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Choose A Star (A Marauders Fanfiction)
FanficE lui poteva appendermi a testa in giù tutte le volte che ne aveva voglia, ma questo non sarebbe mai cambiato. Perché Lily sorrideva a me e non a lui. ~ Severus Piton [...] "Attenta, Evans. Volevi cavarmi un occhio?" "Non negherò che mi arrecherebb...