Capitolo 14

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Non è bello essere un compagno di stanza di James Potter.

Direi piuttosto che è stressante, pericoloso, a volte quasimortale, dannoso per la propria media scolastica, per la propria sanità mentale, per il proprio sonno ed è una cosa che ti mette costantemente a rischio di espulsione. Ma non è bello, mai.

Ma a volte è persino peggio del solito.

La mattina di una partita di Quidditch è una di quelle volte.

E la mattina di una partita di Quidditch contro Serpeverdeè la volta.

Perché quella volta, se sei un compagno di stanza di James Potter, mentre tutto il resto della scuola dormirà fino alle dieci, svegliandosi poi con tutta calma e preparandosi tranquillamente per scendere al campo, godendo del fatto che grazie alla partita le lezioni sono annullate, tu, povero sventurato, sarai svegliato bruscamente alle sei di mattina da un esagitato James Potter, già vestito di tutto punto, che ti costringerà a dire addio al tuo letto immediatamentee ad infilarti in tre secondi le prime cose che ti capitano a tiro, che si tratti di abiti o meno, come se ci fosse un'invasione di Schiopodi Sparacoda.

Non contento, ti trascinerà di peso nel gelido campo da Quidditch, dove tu ti congelerai - perché nella fretta avrai indossato, solo tu sai come, la tenda della doccia al posto del mantello - e morirai di fame, perchéprima della partita James ha lo stomaco chiuso, quindi chiaramentenemmeno i suoi amici possono sentire il bisogno di nutrirsi.

A quel punto ti cimenterai in una difficile arte che stai perfezionando da sei anni, partita dopo partita, ovvero quella di dormire ad occhi aperti, seduto sull'erba gelida e bagnata, annuendo ad ogni parola di James che ti snocciolerà spedito un sacco di cose sul Quidditch che tu non hai idea di quali siano perché non lo hai mai realmente ascoltato.

Solo quando James monterà in sella alla scopa ed inizierà ad allenarsi, solo allorasarai libero di tornare nel mondo dei sogni, perché a quel punto la tua esistenza sarà completamente dimenticata dal suddetto James. Per una frazione di secondo rifletterai sulla possibilità di tornare alla Torre, dal tuo caldo, morbido e asciutto baldacchino, ma alla fine l'immagine delle numerose, lunghissime scale a cui piace cambiare che ti separano da luiti farà desistere e ti lascerai cadere sfinito sull'erba, sperando che James non atterri su di te.

Ecco.

Ora che sapete cosa, essendo io un compagno di stanza di James Potter, sono costretto a sopportare, capirete anche perché sto guardando da cinque minuti con aria terrorizzata la mia magi-sveglia che segna le cinque e cinquantanove. Non so perché sono già sveglio, probabilmente è il mio istinto di sopravvivenza che spera ancora che io mi alzi e corra nella stanza delle Necessità o in un qualsiasi sgabuzzino delle scope a continuare a dormire. Ma non posso illudermi: James mi troverebbe.

Un movimento sospetto nel letto di James mi fa trattenere il respiro.

Subito dopo un lieve cigolio sempre proveniente dalla sua parte, mi fa capire che non c'è più speranza: è iniziata.

Stringo forte il mio cuscino, mentre un tonfo seguito da numerose imprecazioni mi informa che Sirius è stato il primo.

Pochi secondi ed uno scrosciante rumore d'acqua dopo, anche Peter è costretto a dire addio per sempre al suo caldo ed una volta asciutto baldacchino.

Serro gli occhi disperato, abbracciando il cuscino come se fosse la mia unica ancora di salvezza mentre i passi veloci di James si avvicinano infine anche al mio letto.

Ma mentre le mie coperte volano in aria, so che il mio fido cuscino non può fare nulla per me.

Non esiste salvezza per i compagni di stanza di James Potter.

Choose A Star (A Marauders Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora