Pov Simone
Guardo prima a destra e poi a sinistra ed è proprio lì che vedo papà insieme a nonna Virginia ad aspettarmi
D:"amore di papà, finalmente sei tornato"
S:"si papà, nonna come stai?"
N:"amore mio, si va avanti dai. Che bello averti di nuovo qui con noi" dice abbracciandomi calorosamente
D:"non hai portato con te Luca? Lorenzo? O forse era Leone?" Dice mentre ci dirigiamo in macchina
S:"Leonardo papà, comunque no, non l'ho portato. Ci siamo lasciati, non voleva che venissi a lavorare qui a Roma per cui abbiamo deciso di prendere strade diverse"
D:"non mi è mai piaciuto"
S:"a te non è mai piaciuto nessuno di quelli con cui mi sono frequentato" dico sorridendo
N:"però mi pare che tuo padre abbia sempre avuto ragione sui tuoi fidanzati o sbaglio?"
S:"no, non sbagli nonna" dico mentre papà tira il freno a mano alla macchina, che è ancora quel vecchio catorcio che spesso lo lascia a piedi
N:"entriamo dai, così ci beviamo un bel succo o un bel caffè. Quando siamo venuti a Milano prendevi il caffè giusto simoncino?"
S:"giusto nonna" dico abbracciandola rendendomi conto che non metto più piede in questa città e in questa casa di tantissimi anni. Papà e nonna sono sempre venuti a Milano a trovarmi perché io avevo un rifiuto categorico verso questa città.
Prendiamo il caffè e dopo aver disfatto le valigie mi dirigo nel salone per accendere la televisione. Mentre sto guardando i simpson qualcosa distrae la mia concentrazione, una tesi di laurea arancione. Strano, ricordo che la tesi di papà fosse rossa e che fosse esposta nel suo studio, di chi è quella? Mi alzo e la prendo tra le mani
"Università degli studi La Sapienza
Corso di laurea triennale in filosofia
Nella critica della ragion pura
Laureando: Manuel Ferro"
D:"ho assistito alla sua discussione" dice papà sbucando dietro le mie spalle
S:"mh, sono contento"
D:"110 e lode, tesi sulla critica della ragion pura, il cielo stellato sopra di me"
S:"la legge morale in me" dico precedendolo
D:"leggila un po', ha fatto dei bei ringraziamenti"
S:"non so se mi va"
D:"potrebbe farti bene invece leggere i ringraziamenti" dice papà sorridendo
S:"e va bene"
"A TUTTI COLORO CHE MI HANNO PERMESSO DI RAGGIUNGERE LE STELLE" proseguo fino a quando non arrivo alle ultime righe
"A Simone, che ha sempre creduto in me ma io non l'ho mai saputo ascoltare. Probabilmente non vedrai mai questi ringraziamenti, ma sappi che non ho mai dimenticato le stelle che abbiamo guardato insieme. Con te andrei sempre contro la legge morale, ti amo, non da sempre ma per sempre. Tuo Manu"
S:"lo sapevi?" Chiedo a papà con gli occhi lucidi
D:"l'ho aiutato un po' nella stesura della tesi e ne ho una copia nel salone, l'ho letta con calma la sera della sua laurea e il mio cuore è esploso di gioia"
S:"adesso cosa fa?"
D:"chi? Manuel?" chiede mentre io faccio di sì col capo
D:"il professore, insegna agli alunni delle terze nel liceo Da Vinci"
S:"quindi tu ora hai solo le quarte e le quinte?"
D:"eh si, la vecchiaia inizia a sentirsi Simone caro"
S:"vado un po' a riposare va bene?"
D:"si certo, domani mattina inizia la scuola quindi non mi troverai a casa ma ci sarà nonna"
S:"papà ti ricordo che il mio turno inizia al tuo stesso orario quindi probabilmente avremo entrambi la sveglia alle 6:30 e faremo anche colazione insieme"
D:"che bello averti di nuovo qui" dice abbracciandomiPov Manuel
Dopo aver inserito nello zaino un astuccio con delle penne, un'agenda blu notte e il libro di filosofia del terzo anno vado diritto ai fornelli per prepararmi un buon caffè caldo. Domani inizio la mia prima lezione da docente con contratto a tempo indeterminato al liceo Da Vinci, il liceo della mia adolescenza.
In questi anni sono cambiate tante cose ad esempio non vivo più con mia madre che fortunatamente ha trovato un impiego al bar di fronte la scuola. Le occupa la maggior parte del tempo, la mattina e il pomeriggio è pieno di studenti che hanno voglia di fare un'ottima colazione a poco prezzo o più semplicemente vogliono balzare la scuola mentre la sera ci vanno i ragazzini che hanno voglia di mangiare qualcosa stando appartati. I nostri orari erano incompatibili e io avevo anche bisogno di indipendenza così avevo trovato una casa non troppo distante da lei, a circa dieci minuti da casa sua e dalla scuola e l'avevo reso ufficialmente il mio appartamento appendendo vinili di qua e di là. Non era niente di che, un bilocale composto da due piani: al piano inferiore vi è una cucina con un piccolo salone, un bagno e un piccolo ripostiglio dove ho inserito il mio pianoforte, al piano superiore c'è invece la camera da letto e un altro bagno.SICCOME OGGI MI SENTO TROPPO BUONA E IL PROMO CAPITOLO ERA DAVVERO BREVE HO DECISO DI POSTARE UN NUOVO CAPITOLO 🖤🦖
FATEMI SAPERE SE VI PIACE 🖤🖤🦖🦖✨✨
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Come ai vecchi tempi
FanfictionSimone Balestra, questore della procura di Milano torna a Roma per un incarico molto importante. Manuel Ferro, professore di filosofia, si ritrova ad insegnare nel liceo Da Vinci, il liceo dove ha conosciuto l'amore della sua vita a cui però non si...