Pov Simone
Mi sveglio intorno alle cinque di mattina e la prima cosa che faccio è controllare il calendario di Gregorio, il dottore che mi ha curato e quello di Antonia, un'infermiera conosciuta in ospedale che mi permette di stare con Manuel a qualsiasi ora. Tra un'ora dovrebbe già essere in ospedale quindi decido di lavarmi e vestirmi per andare da Manuel.
Scendo in cucina dove trovo nonna Virginia e papà già svegli
N:"amore di nonna, ho preparato la torta alle arance e il cappuccino come piace a te, con tanto zucchero"
S:"grazie nonna, papà mi potresti accompagnare da Manuel oggi? Visto che con il tutore alla spalla ancora non posso guidare"
P:"certo amore mio, a che ora vuoi andare?"
S:"appena finiamo di fare colazione, a te va bene?"
P:"per vederti felice a me va bene tutto tesoro"
Terminiamo la colazione e dopo aver riposto il libro di poesie nello zaino mi reco in macchina dove papà mi sta già aspettando. Arriviamo in ospedale e Antonia mi fa gentilmente entrare in stanza di Manuel che non ha fatto alcun miglioramento ma fortunatamente non è neanche peggiorato.
S:"ciao amore mio, non sai quanto mi manchi" dico sedendomi sulla sedia accanto al letto
S:"oggi ho pensato di fare una cosa nuova, oltre alla lettura delle poesie ho deciso di farti ascoltare ogni giorno una canzone che mi ricorda noi. Sei d'accordo?" Chiedo stringendogli la mano senza ricevere alcuna risposta
S:"iniziamo con la canzone amore? Perché lo so che sei ansioso di sapere quale canzone ho deciso di farti ascoltare oggi. Adesso la faccio partire amore"Lasciami le stelle
Almeno so con chi parlare
A chi rivolgermi stanotte
Perché tu non puoi restareFra tutti i cuori in giro
Dimmi in quale ti nascondiIo mi ricorderò di te
Tra le luci di Roma
Ogni abbraccio per strada
Mi riporterà da te
Perché in fondo sai stavamo beneS:"ti piace amore? Si chiama le luci di Roma ed è di Ermal metà. L'ho scoperta per caso tre anni fa mentre ero appostato sotto casa di un presunto assassino e alla radio è partita questa canzone. Ero insieme ad una mia collega, Francesca, e si è accorta subito che i miei occhi erano diventati lucidi e che probabilmente i ricordi stavano sovrastando il mio cervello. Tu sei sempre stato in me amore mio" dico poggiando la mia testa sulla sua mano
S:"adesso ti leggo una poesia, ti va?"
S:"Basta un nome, a volte, per far vibrare il tuo cuore. È di Murakami, non la conosco come scrittrice ma è un verso molto bello. Credo che questo sia una dei regali migliori che Lombardi ci abbia mai fatto" dico abbozzando un sorriso
S:"Manu ma ti ricordi quando a Natale ci ha regalato i maglioni con le renne in 3D? Mamma mia, hai passato tutta la notte a lamentarti di quel maglione ridicolo, non penso di farcela" affermo scoppiando a ridere
S:"io ce l'ho ancora, se tu ce l'hai ancora a Natale lo mettiamo uguale Manu. Manca davvero poco a Natale, diciassette giorni e noi dobbiamo ancora fare l'albero a casa nostra ma ti rendi conto? Devi sbrigarti a svegliarti sennò non facciamo in tempo e dobbiamo fare la cena di Natale a casa nostra insieme ai nostri genitori"
S:"ti starai chiedendo quando casa tua è diventata casa nostra vero? E io ti rispondo che è casa nostra dal primo giorno che ho messo piede in casa tua"
A:"buongiorno Simone, speravo di trovarti qui" dice Anita entrando in stanza con una busta in mano
A:"ti ho preso un muffin e un caffè al bar" afferma passandomeli
A:"aspetta, ti ho preso anche due bustine di zucchero perché se non ricordo male bevi il caffè molto dolce. Giusto?"
S:"giusto, grazie mille"
A:"Grazie per essere qui"
S:"Grazie a te per permettermi di essere qui" dico abbracciandola
A:"mi manca tanto"
S:"anche a me, però gli ho promesso che se si muove a svegliarsi lo sposo"
A:"sicuramente mio figlio vorrà Lombardi come testimone di nozze" dice Anita ed entrambi sorridiamo
A:"se fosse stato sveglio probabilmente m'avrebbe mandato a cacare"
S:"penso proprio di sì, Anita ora vado a casa ma torno all'ora di pranzo. Ti piace la pasta col pesto?"
A:"si perché?"
S:"allora te ne porto un po', sei sciupata"
A:"stai sereno Simone, vai a casa e riposati"
S:"pasta e pesto e coca cola, ricordo che ti piace tanto. A dopo" dico dandole un bacio sulla fronte mentre lei prende il mio posto sulla sedia che occupavo fino a pochi secondi faCIAO RAGAAAAA, ECCO QUI UN NUOVO CAPITOLO, FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE!
VI AMOOOOOOO 🦖🦖🦖🖤🖤🖤✨✨✨
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Come ai vecchi tempi
FanficSimone Balestra, questore della procura di Milano torna a Roma per un incarico molto importante. Manuel Ferro, professore di filosofia, si ritrova ad insegnare nel liceo Da Vinci, il liceo dove ha conosciuto l'amore della sua vita a cui però non si...