Il diabete ti viene con tutto questo zucchero Simone!

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Pov Simone
La mattina successiva ci ritroviamo tutti in ufficio alle 8:00 per decidere come dividerci le indagini. Ovviamente, essendo l'ultimo arrivato li dirigerò io insieme all'aiuto di Celeste che è qui da molto più tempo di me e conosce bene le doti dei nostri colleghi.
I:"Simone puoi venire nel mio ufficio?" Chiede Ivano affacciandosi sulla porta del mio ufficio
S:"subito, è successo qualcosa?"
I:"nono" afferma mentre ci dirigiamo uno affianco all'altro nel suo ufficio
I:"caffè?" Chiede
S:"si grazie"
I:"volevo solamente dirti che sono contento di averti in squadra con noi, so quanti casi hai risolto a Milano ma ti prego, non mettetevi nei guai"
S:"promesso Ivano" dico mettendo due bustine di zucchero nel caffè
I:"Il diabete ti viene con tutto questo zucchero Simone!"
S:"lo diceva anche un mio vecchio amico" dico sorridendo amaramente al ricordo di quella battuta che faceva spesso anche Manuel.
Mi alzo per dirigermi verso la vetrata dell'ufficio di Ivano dalla quale arriva una sfera di sole che illumina la scrivania intera
S:"appena arrivano Camilla ed Ettore torno di là così dividiamo i compiti per le indagini"
I:"va bene"
S:"ma che sono tutti sti ragazzini qui sotto?" Dico indicando a Ivano un gruppo di ragazzi fermi davanti l'edificio difronte a noi
I:"ah si, ci sta il museo delle scienze lì, oggi andavano a farci visita i ragazzi della terza B insieme al loro professore"
S:"ai tempi miei la scienza si faceva in laboratorio" dico ridendo
I:"infatti vanno con il professore di filosofia. Sai, dovrei andarci a parlare con quel professore"
S:"come mai?" Chiedo incuriosito
I:"mio figlio Flavio a inizio anno ha detto a me e sua madre che lui la scuola non voleva neanche frequentarla, lo faceva solo per renderci contento. E invece ieri, dopo neanche tre settimane di scuola ha detto che vorrebbe iscriversi alla facoltà di filosofia"
S:"e non sei contento?"
I:"contentissimo, per questo vorrei conoscere di persona quel santo del professore Ferro"
S:"come hai detto scusa?"
I:"Professore Ferro, si chiama così. Veramente mio figlio lo chiama Manuel Ferro perché dice che chiamarlo per nome lo rende giovane ed effettivamente ha solo ventisette anni" dice sfoggiando un sorriso a trentadue denti
S:"posso sedermi?" Dico avvertendo un lieve capogiro
I:"ti senti bene? Sei diventano improvvisamente bianco" Chiede ed io annuisco con la testa
S:"em, io vado di là, dagli altri, a dopo Ivano" dico alzandomi dalla sedia per poi correre in bagno.
Lavo il viso con acqua fredda e poi mi reco nella sala riunione dove trovo tutti seduti pronti a sapere che ruolo gli capiterà in queste indagini
C:"Stai bene Simone?" Chiede celeste preoccupata
S:"sisi Celeste"
C:"tieni, prendi uno di questi" dice porgendomi un pacco di baiocchi che stava aprendo per se stessa
S:"grazie Celeste" dico addentando un biscotto


Pov Manuel
Dopo essermi fatto convincere da Matteo, proprietario del Museo, e aver supplicato la preside sono finalmente riuscito a portare la mia amata 3B al museo delle scienze, proprio dove Simone ha provato a baciarmi la prima volta e io l'ho respinto.
F:"Professò quale filosofo studiamo oggi? Non può capire quanto so curioso quando devo studià a materia sua, è l'unica che studio volentieri"
M:"sono contento Flavio" dico scompiglaindogli un po' i capelli
M:"sapete chi parla della teoria dell'evoluzione"
F-S:"Darwin" dicono all'unisono Simone e Flavio che nell'ultimo periodo hanno legato particolarmente e mi ricordano tanto me e Simone ai tempi del liceo
M:"bravi ragazzi, proprio così"
Dopo aver introdotto Darwin con la sua teoria facciamo un giro per il museo analizzando i vari reperti, le varie statue e anche le opere restaurate recentemente grazie all'aiuto economico della comunità
Fiore:"Prof possiamo prenderci qualcosa da mangiare al bar qui vicino?" Chiede un'alunna
F:"Professò andiamo al bar della questura, fanno un caffè che è la fine del mondo, giuro"
M:"e andiamo a prendere tutte queste cose" dico sospirando
L:"grande prof" dice Leonardo che solitamente non perde occasione per fare festa quando non si studia
M:"mi farete diventare pazzo" dico scuotendo la testa
Arriviamo al bar della questura che dista circa due minuti a piedi dal museo e i ragazzi si catapultano al bar, poveri baristi che dovranno esaudire le loro richieste.
Nel frattempo mi siedo a un tavolino del bar per tenere sott'occhio i ragazzi e vedo scendere dalle scale del piano superiori due poliziotti e uno di loro è incredibilmente simile a Simone, il mio Simone.
Oddio, adesso inizio ad avere anche le allucinazioni, quello non viene a Roma da anni e io lo vedo tra la gente, mi sto proprio rincoglionendo...
F:"professò" ci pensa Flavio a risvegliarmi dai miei pensieri
M:"Si dimmi Flavio"
F:"ma che ha visto? Un fanstama? È bianco come una carta, prenda sta ciambella che offro io"
M:"non posso accettare Flavio, ma grazie lo stesso"
F:"professò preferisco perdere du euro per la ciambella che farle un massaggio cardiaco se sviene"
M:"e passami sta ciambella" dico ridendo mentre addento la ciambella offerta dall'alunno più divertente della classe


EBBENE SÌ, ANCORA SIMONE E MANUEL NON SI SONO RIVISTI 🥲🥲🥲🥲🥲🥲
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE, VI AMOOOOOO 🖤🖤🖤🖤🖤🦖🦖🦖🦖🦖

Come ai vecchi tempiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora