Pov Simone
S:"papà posso andare a vedere Manuel oggi?" Chiedo dopo due giorni trascorsi in una stanza bianca così asettica che sembra un obitorio e su un letto che è cosi scomodo che probabilmente oltre al dolore alla spalla ora avrò anche mal di schiena
D:"i dottori hanno detto che puoi andare a vederlo massimo mezz'ora, va bene Simone?" Domanda mentre io sto già cercando di mettermi in piedi
S:"in che stanza è?"
D:"vieni ti accompagno io"
A:"Ciao Simone, vi lascio soli" sussurra Anita appena entro in stanza
S:"grazie Anita" dico abbracciandola
S:"Manu ma che cazzo hai combinato?" Singhiozzo mentre mi accomodo sulla sedia dove fino a poco prima era seduta Anita
S:"lo so che forse non puoi sentirmi ma quando da adolescente sono stato io in coma le sentivo le tue parole, i tuoi modi dolci di parlarmi e sentivo anche la tua mano che stringeva la mia"
S:"però dai manu io dopo due giorni mi sono svegliato, tu invece sei ancora qui steso su un letto e mi sembra tutto così incredibilmente surreale. Tu. Fermo su un letto. Tu che non sei stato fermo neanche quando in quarto ti sei rotto una gamba e sei dovuto venire a scuola con la sedia a rotelle" dico accarezzandogli la mano che è estremamente fredda
S:"Magari ora ti stai facendo una bella dormita e io ti sto disturbando" dico abbozzando un sorriso
S:"Manuel ti prego non dormire troppo, io ho bisogno di te nella mia vita. Ti preoccupavi che fossi io ad abbandonarti e invece ora sei tu che stai abbandonando me. Con le parole non sono tanto bravo lo so, ma io ero quello bravo con le formule e tu quello bravo con le parole quindi dovrai accontentarti dei miei discorsi"
S:"quando ti svegli, perché io lo so che ti svegliarsi ti sposo Manuel. Hai capito che ho detto?"
S:"CHE TI SPOSO AMORE MIO" dico alzando un po' il tono della voce mentre copiose lacrime rigano il mio viso. E rimaniamo infiniti minuti in silenzio. Eterni minuti in un silenzio che mi fa troppo male.
D:"Simone sono passati quarantacinque dobbiamo tornare nella tua stanza"
S:"arrivo, Manu appena posso torno, ricordati la promessa" dico lasciandogli un bacio sulla mano.
Esco dalla stanza e appena sbatto le palpebre rivedo manuel steso su quel lettino, con le mani pallide e piene di aghi, il viso tumefatto, un braccio rotto e una fascia bianca sulla testa
S:"stasera torno da Manuel"
D:"va bene, ti faccio lasciare la cena nella sua stanza?"
S:"ogni tanto hai delle idee geniali" dico mentre entriamo nella mia stanza
Dott:"Simone" afferma il dottore entrando nella stanza
S:"buongiorno dottore"
Dott:"tra due giorni potrai uscire da qui ma dovrai tenere il tutore per dodici giorni, prendere le medicine che ti ho prescritto e potrai tornare a lavoro solamente tra una settimana"
S:"va bene, grazie mille dottore"
Dott:"per quanto riguarda Manuel l'orario di visita è dalle nove alle undici e di pomeriggio invece dalle diciassette fino alle diciannove. Più tardi passa nel mio ufficio così ti do il calendario con i miei turni e quando ci sono io puoi venire all'orario che preferisci"
S:"grazie mille Dottore"
Dott:"a dopo" saluta uscendo e lasciandomi solo con papà in quella stanza che mi sta facendo venire il voltastomaco
S:"secondo te Manuel si sveglierà?" Chiedo guardando papà negli occhi
D:"certo che si sveglierà Simone, ma che domande sono queste? Manuel ha un angelo custode che lo proteggerà sempre"
S:"e chi sarebbe?" Chiedo abbastanza perplesso
D:"tuo fratello Jacopo, da bambini erano inseparabili ma penso che Jacopo preferisca che Manuel rimanga con te"
S:"lo spero papà, lo spero tanto"SECONDO VOI RIUSCIRANNO A SPOSARSI? 🫢🫢
VI AMOOOOO ✨✨✨✨🖤🖤🖤🖤🦖🦖🦖🦖
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Come ai vecchi tempi
FanfictionSimone Balestra, questore della procura di Milano torna a Roma per un incarico molto importante. Manuel Ferro, professore di filosofia, si ritrova ad insegnare nel liceo Da Vinci, il liceo dove ha conosciuto l'amore della sua vita a cui però non si...