Pov Simone
D:"io oggi devo tornare a scuola Simo, però ho contattato Celeste e ha detto che ti accompagnerà lei da Manuel"
S:"grazie papà" dico sedendomi al tavolo per fare colazione
D:"ci vediamo per l'ora di pranzo, a dopo. Salutami il mio filosofo preferito"
S:"sarà fatto papà"
Mi vesto in maniera molto semplice e mi siedo sul divano nell'attesa di vedere comparire la macchina di celeste nel vialetto di casa. Non passa molto tempo prima di sentire un clacson e finalmente indosso lo zaino in spalla e mi reco nella macchina della mia amica e collega
C:"buongiorno Simo"
S:"giorno anche a te" le rispondo, perché ormai per me non è più un buongiorno e mi viene difficile augurarlo a qualcuno. Da quando Manuel è in coma per me è sempre un pessimo giorno, non c'è più il sole e la luce in fondo al tunnel mi sembra lontana
S:"scusa se non sono tornato a lavoro"
C:"Simone ma stai scherzando? Non ti devi scusare di nulla, è ovvio che in queste condizioni fisiche e mentali tu non possa tornare a lavoro"
S:"grazie Celeste, comunque come procede a lavoro?"
C:"bene, abbiamo casi abbastanza semplici, qualche furto, qualche smarrimento di documenti e così via"
S:"salutami tutti i colleghi" dico mentre parcheggiamo di fronte l'ospedale
C:"sarà fatto, e tu salutami Manuel e digli di svegliarsi che non posso vederti più così. Poi passa a riprenderti tuo padre, ci sentiamo per telefono Simo"
S:"buon lavoro, grazie celeste" dico scendendo dall'auto per correre nella stanza del mio manuel————————————————————————————
S:"ciao amore mio" dico entrando nella stanza di Manuel dove fino a poco fa c'era Anita che ora è andata a prendersi un caffè al bar
S:"eccomi qui, sono arrivato un po' in ritardo perché mi ha dato un passaggio celeste e va troppo piano con la macchina, perdonami" dico accomodandomi sulla sedia accanto il letto
S:"per oggi ho pensato una bella canzone, ma la ascolteremo alla fine. Ora leggiamo qualche poesia ma prima ti racconto il sogno che ha fatto nonna Virginia. Ti va?" Domando come se Manuel potesse rispondermi mentre racconto il sogno di nonna su Jacopo e poi procedo con la lettura delle poesie
S:"Ti scelgo e riscelgo
A ogni risveglio
Ogni passo
Ogni respiro
Dopo ogni silenzio
Attraverso ogni difficoltà
Nonostante ogni timore
Forse perché
Siamo tessuti della stessa sostanza
Intrisi della stessa nostalgia
Nati dallo stesso dolore
Bagnati dalla stessa luce
Folli della stessa gioia
L'amore non ha spiegazioni
Ma risponde a tutto"
S:"questa era proprio bella Manu, io ti sceglierei sempre e prometto di sceglierti ogni giorno della mia vita amore mio" confesso mentre gli accarezzo una mano
S:"amore adesso ascoltiamo la canzone che ho scelto per oggi, si chiama non avere paura ed è di Tommaso Paradiso. Prima di farla partire volevo dirti che ho comprato delle nuove lenzuola per il nostro letto, è con i dinosauri e i cuori. Adesso non ti rompo più e faccio partire la musica amore"Sento una musica
Ogni volta che ti sto accanto quando ti perdo
Poi ci ripenso
Come se fosse la fine del mondoNo, non avere paura
Quando vai a dormire sola
Se la stanza è sempre vuota
E se senti il cuore in gola
Non avere paura
Mi prenderò cura
Io di teSe ti abbraccio così
Se ti stringo così se
Appoggi la tua testa al mio petto
Ci siamo solo noi
Ci siamo solo noiS:"Amore mio ti prego svegliati, ho bisogno di te. Ho bisogno delle nostre mani intrecciate mentre guardiamo i tuoi film stupidi sulla filosofia. Ho bisogno delle tue risate quando vengo a prenderti fuori da scuola e ti imbarazzi perché i tuoi alunni ti hanno visto con me e non sia mai vanno a fare pensieri impuri" dico ridendo
S:"mi manchi tanto, più di quanto tu possa immaginare Manu"
S:"sai Manu" dico accarezzandogli la mano lasciandogli dei piccoli baci
S:"dicono che quando ti manca qualcuno probabilmente lui sente lo stesso, ma non penso sia possibile che tu senta la mia mancanza come io sento la tua ora amore mio"
A:"Simone ti ho portato un caffè, ecco a te" dice Anita entrando in stanza
S:"devo raccontarti una cosa"
A:"dimmi tutto" afferma mentre si siede ai piedi del letto di Manuel e io inizio a raccontarle del sogno fatto da nonna Virginia
A:"spero si avveri questo sogno, non riesco più a stare senza di lui. La mia vita è vuota, mi sembra tutto estremamente inutile"
S:"posso capirti, da quando è tornato nella mia vita l'ha migliorata e adesso sento un vuoto proprio qui" dico toccandomi con la mano la parte sinistra del torace per indicare il cuore
A:"ti ama tanto, il giorno che ti ha rivisto è venuto a casa a raccontarmi tutto. Aveva gli occhi che brillavano come quando avevate diciassette anni e vi godevate la vita. Sai che non ha mai perso l'abitudine di guardare le stelle? Lo fa sempre e in camera sua dorme con una lucina a forma di stella"
S:"l'ho notato, però quando ci sono stato io non l'ha mai accesa"
A:"non la accende quando si sente al sicuro" dice accarezzandomi il dorso della mano
S:"è arrivato papà, torno stasera dopo cena Anita"
A:"Simone, lo sai che non puoi perché ci sono i dottori che non ti fanno entrare"
S:"non mi impediranno di entrare per dieci minuti" dico abbracciandola
S:"a dopo Anita"
A:"a dopo caro"CIAO RAGAAAA, ECCO QUI UN NUOVO CAPITOLO, FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE 🦖🦖🦖🦖🦖
A BREVISSIMO SORPRESA 🥹🥹🖤🖤🦖🦖✨✨
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Come ai vecchi tempi
FanfictionSimone Balestra, questore della procura di Milano torna a Roma per un incarico molto importante. Manuel Ferro, professore di filosofia, si ritrova ad insegnare nel liceo Da Vinci, il liceo dove ha conosciuto l'amore della sua vita a cui però non si...