Presentazioni

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Pov Manuel
M:"buongiorno a tutti ragazzi, io sono il professore Manuel Ferro e insegnerò filosofia" dico rivolgendomi alla mia nuova classe, la 3B
X:"ma a noi a che ce serve a filosofia?" Chiede un ragazzo che a sentirlo così sembra quasi come tornare in classe con Matteo
M:"come ti chiami?"
F:"Flavio Professò"
M:"bene Flavio, la filosofia serve a trovare risposte alle domande fondamentali dell'esistenza umana" affermo mentre Flavio spalanca gli occhi e poi finge uno sbadiglio come se fosse annoiato dalle mie parole
M:"dai ragazzi, adesso faccio l'appello e poi ognuno di voi appena sente il proprio nome si alza e si presenta, va bene?" Domando e i ragazzi confermano con un si corale
M:"Lorenzo Mei?"
L:"Allora professò io sono Lorenzo, me piace er calcio, a scola pe me nun serve a niente però nun me lamentò e me prendo sempre quella sufficienza che me serve per non farme rimandare"
M:"e bravo a Lorenzo, spero di farti appassionare alla mia materia allora"
M:"Simone Gigla?"
S:"sono io" dice un ragazzino timidamente, e mi ricorda proprio Simone, forse è il nome a renderli timidi penso tra me e me
M:"te la senti di continuare la presentazione?" Chiedo con un sorriso
S:"mhmh, a me piace molto la matemica e la fisica, onestamente le materie umanistiche un po' mi annoiano. Gioco a rugby e ho un fratello gemello che va in 3C" si, a quanto pare tutti quelli che si chiamano Simone giocano a rugby e amano la matematica e per bonus hanno un gemello
M:"Edoardo Paolima?"
E:"sono io, ma non mi va di dire niente di me. Non c'è molto da dire, odio la scuola e sono qui perché lo Stato obbliga i ragazzi fino ai sedici anni ad andarci"
Le presentazioni terminano e a fine giornata ricordo pochissimi nomi, Vittoria, Matilde, Simone ed Edoardo, il ragazzino che mi ha colpito più di tutti. Taciturno, scontroso, arrogante, un ragazzo che sta sempre per le sue. Ha preferito stare seduto con la testa sul banco anche durante l'intervallo, perfino quando i suoi compagni gli hanno proposto di andare con loro alle macchinette a prendere il caffè.
Quel ragazzo mi incuriosisce ma col tempo imparerò sicuramente a conoscerlo meglio.
M:"mamma" dico arrivando di fronte al bar
A:"tesoro, caffè macchiato come sempre?"
M:"si grazie"
F:"Professò" dice Flavio sedendosi accanto a me
M:"cosa posso offrirti? Flavio giusto?"
F:"giusto Professò, me va bene un toast"
M:"mamma metti tutto sul mio conto per favore"
M:"cosa sai di Edoardo?" Chiedo mentre giro il mio caffè dopo aver messo una bustina intera di zucchero
F:"è strano professò. Nun parla con nessuno, sembra un fantasma vivente in classe, è arrivato quest'anno. Prima stava all'industriale me pare, so solo questo"
M:"capisco"
F:"che me sta a fa l'interrogatorio? Già me basta mi padre che fa davvero er poliziotto, ce manca solo lei" Dice ridendo
M:"nono, scusa, adesso vado. Ciao mamma, a domani Flavio" dico alzandomi dalla sedia
Ed è mentre torno a casa che mi rendo conto di star diventando proprio come Dante Balestra, un professore attento alle esigenze e ai comportamenti dei suoi alunni


Pov Simone
P:"piacere Simone, io sono Ivano, il procuratore nonché tuo dirigente generale"
S:"il piacere è mio"
P:"allora ti spiego brevemente come è disposto l'ufficio, qui c'è il mio, più avanti trovi quello dei tuoi colleghi che appena varcherei il tuo ufficio verranno a conoscerti per la curiosità di avere un questore nuovo e giovane. Quello di prima è andato in pensione alla veneranda età di 67 anni" dice grattandosi la nuca imbarazzato
S:"perfetto, è il mio ufficio qual è?"
P:"Celesteeeeeee" dice urlando nel corridoio
C:"buongiorno Dottore"
P:"lui è il nuovo questore, lei è celeste, ispettore capo della polizia di Stato, ti affiancherà quando ne avrai bisogno Simone"
C:"piacere" dice porgendomi la mano destra che prontamente stringo
P:"lo conduci tu nel suo ufficio?"
C:"certo, vieni con me"
Percorriamo un lungo corridoio nel quale sono presenti 4 uffici e infine sulla sinistra c'è una stanza aperta dove sulla targhetta color oro è riportata la scritta
"UFFICIO QUESTORE POLIZIA DI STATO 
SIMONE BALESTRA"
C:"sono nell'ufficio di fronte al tuo, se hai bisogno di aiuto chiamami senza problemi. Sulla scrivania sono scritti su un foglio bianco i numeri di tutti i telefoni degli uffici"
S:"grazie Celeste"
C:"di nulla, alle dieci di solito facciamo un coffee break, se ti unisci a noi ti presento anche gli altri"
S:"perfetto, a dopo" affermo mentre celeste esce dal mio ufficio


CIAO RAGA, ECCO QUI UN NUOVO CAPITOLO, FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE 🖤🖤🖤🖤
GRAZIE PER LEGGERE QUESTA STORIA 🫶🏻🥹🥹

Come ai vecchi tempiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora