Pov Manuel
La mattina dopo in classe noto l'assenza di Edoardo ma nessuno dei suoi compagni sa il motivo, neanche Flavio con il quale sembrava avessero legato
M:"va bene ragazzi, noi iniziamo con la nostra lezione, domani se Edoardo sarà presente rispiegherò nuovamente va bene? Oggi studieremo Socrate"
Dopo aver spiegato per due ore Socrate nella terza B esco fuori al bar perché il mio turno lavorativo per oggi è terminato
A:"amore di mamma posso offrirti qualcosa?"
M:"mamma sì grazie, due cappuccini da portare per favore"
A:"per chi è il secondo? Hai trovato qualcuno finalmente?" Dice con sguardo indagatore
M:"è per uno studente che sta poco bene mamma"
A:"fingerò di crederti, ciao Manu" dice sorridendo
Metto lo zaino sulle spalle e con i due cappuccini in mano mi dirigo verso casa di Edoardo.
Busso un paio di volte alla porta e dopo circa dieci minuti Edoardo si degna di aprirla
M:"Buongiorno dormiglione!" Dico alzando i due cappuccini
E:"Prof la prego, perché è venuto a casa mia?"
M:"e perché tu non sei venuto a scuola? Dai esci fuori che facciamo colazione. Hai una vista spettacolare dalla tua terrazza" dico andando a sedermi su una sedia un po' vecchia presente in terrazza
E:"Vuole una brioche?" Chiede Edoardo mentre viene ad accomodarsi accanto a me e mi porge una fiesta
M:"allora? Mi dici perché non sei venuto?" Dico addentando la fiesta che secondo me è una tra le peggiori merendine mai esistite ma questa mi è stata offerta e perciò devo accontentarmi
E:"eh, avevo da fare prof"
M:"Edoardo, guarda che io ti ho capito eh. Tu vuoi sembrare un duro ma non lo sei per niente"
E:"ma che dice prof! Lei non sa proprio niente di me" dice con atteggiamento vigile, quasi come se stesse sulla difensiva
M:"anche io ero come te, vivevo da solo con mia madre perché mio padre ci aveva abbandonati. Pensa che io ero anche entrato in giri poco raccomandabili"
E:"e poi come ne è uscito Prof?"
M:"ho chiesto aiuto ad una persona di fiducia, il mio prof di filosofia"
E:"e poi è riuscito ad uscirne Prof?"
M:"certo, sia io che io il mio prof abbiamo denunciato quei due tizi, abbiamo testimoniato al processo e adesso sono in carcere. La polizia per qualche settimana mi ha fatto diventare uno di loro, avevo microfoni ovunque quando andavo a parlare con loro, micro telecamere negli occhiali e poi hanno organizzato un piano per arrestarlo"
E:"Prof"
M:"dimmi tutto"
E:"ho bisogno di aiuto anche io" dice scoppiando a piangere
M:"Per cosa Edoardo?" Dico avvicinandomi a lui
E:"Anche io sono in un giro poco raccomandabile, ci sono entrato perché solo con i soldi di mia madre non riusciamo ad andare avanti e volevo aiutarla"
M:"non starò qui a farti la ramanzina dicendoti che così non fai altro che peggiorare la situazione"
E:"Grazie Prof"
M:"ma dobbiamo andare dalla polizia Edoardo ti prego"
E:"ho paura Prof"
M:"ti aiuterò io, sarò sempre vicino a te però ti prego ascoltami"
E:"vado a cambiarmi e andiamo Prof va bene?"
M:"si, vai a lavarti, cambiati così io torno a casa a prendere la moto e passo da qui a prenderti ok?"
Mentre mi dirigo a casa per prendere la moto chiamo Ivano per dirgli che a breve io ed Edoardo saremo in questura.
I:"bene, Edoardo accomodati e raccontami dettagliatamente tutto. CELESTEEEEEE"
C:"Dimmi tutto" dice una ragazza bionda entrando in stanza
I:"chiamami Simone"
C:"il questore?"
I:"Sisi"
E:"pensavo fossimo solo noi tre in stanza"
I:"ascolta, il questore nuovo è un ragazzino, ha 26 anni ed è veramente un ragazzo eccezionale. Mi serve anche lui così riusciamo a condurre bene le indagini"
X:"buongiorno" dice qualcuno entrando dalla porta e quella voce mi sembra così familiare, uguale a quella di Simone così mi giro con la sedia e lo vedo lì davanti: l'amore della mia vita. E poi all'improvviso non ricordo più niente, a causa della shock inizio a vedere tutto nero.Pov Simone
S:"Manuel?" Dico chiudendo la porta alle mie spalle ma Manuel non mi da una risposta
E:"professore si sente bene? È bianco!" Dice Edoardo toccando il braccio di Manuel che però sembra dondolare da una parte all'altra sulla sedia
I:"credo stia svenendo, Simone veloce aiutami a prenderlo" dice Ivano mentre Manuel è veramente svenuto
E:"oddio, e ora che facciamo?" Chiede Edoardo nel panico
I:"Simone vai a prendere ai distributori qualcosa di dolce e una bottiglietta di acqua fresca"
S:"vado subito" dico precipitandomi subito alla macchinetta per comprare dei kinder bueno e una bottiglietta d'acqua
I:"ecco l'acqua Prof" dice Ivano a Manuel appena rientro
S:"ecco" dico porgendogliela
M:"ma sei veramente tu?" Chiede Manuel e senza pensarci lo abbraccio ma Manuel non ricambia il gesto
S:"sono davvero io"
I:"Vabbè se avete finito con il vostro strano rituale di accoppiamento io inizierei ad ascoltare Edoardo"
S:"oh io, sisi ascoltiamo" dico tornando composto
Edoardo inizia a raccontare la sua storia e ogni tanto io e Ivano lo interrompiamo per porgergli domande specifiche utili per le indagini
S:"sei mai entrato nel magazzino?"
E:"no, fanno entrare solo quelli di cui si fidano ciecamente"
S:"da domani iniziamo le operazioni Ivano, non possiamo farci scappare un caso del genere"
I:"come vuoi tu, adesso siete liberi di tornare a casa"
E:"Grazie a entrambi, vi prego non fatemi mettere in carcere vi supplico"
S:"Edoardo, ti giuro che tu non ci finirai in galera e ti proteggeremo sempre"
E:"Grazie" dice allungando un pugno chiuso verso di me e per tutta risposta chiudo il pugno destro e lo batto sul suo
I:"Edoardo se vuoi ti riaccompagno io a casa"
E:"accetto grazie, così il prof può tornare a casa che oggi l'ho stressato abbastanza" dice ridendo
Edoardo e Ivano sono avanti di qualche gradino mentre io e Manuel siamo rimasti un po' più indietro
S:"e quindi sei diventato come mio padre" dico sorridendo mentre infilo le mani nelle tasche dei jeans a causa del freddo che fa fuori
M:"lo sai che tuo padre mi ha sempre ispirato ed è stato lui a tirarmi fuori dai guai"
S:"sei stato bravo oggi"
M:"a fare che? A svenire?" Dice sorridendo mentre si infila il casco
S:"no, a supportare il tuo alunno" dico provando a mettere in moto la moto di papà, si la famosa paperella, che però stasera ha deciso di fare i capricci
M:"da quanto non la prendevi?"
S:"ho dovuto prestare la macchina a papà e questo era l'unico mezzo disponibile, credo che non venga usata da almeno due anni" dico in imabarazzo
M:"fa vedè" dice avvicinandosi a paperella
M:"te riporto io a casa, questa non si muove da qua se nun sistemi per bene sto pezzo" dice indicandomi qualcosa e io ovviamente annuisco senza capire nulla
S:"non ti disturbare, chiamo un taxi" avevo chiesto all'universo di poter parlare di nuovo con Manuel ma non in queste circostanze, sempre nei guai mi caccio io, aiutoooooooo
M:"Simo e daje, lo sai che non ripeto le cose due volte" dice porgendomi un casco
S:"grazie" Dico salendo in moto e mettendogli le mani sui fianchi, quanto mi era mancato tutto questo
M:"ao tieniti forte, l'indirizzo è sempre lo stesso?"
S:"sisi"
E così io e Manuel percorriamo Roma insieme, sulla sua moto, come due adolescenti alla presa con la loro prima cotta adolescenziale. Che poi lui è realmente la mia prima cotta adolescenziale ma questo è solo un dettaglio...ECCOMI QUI CON UN NUOVO CAPITOLO, NON SE STASERA NE USCIRÀ UN ALTRO, RIMANETE CONNESSI 🖤🖤🖤🖤🖤🖤🖤
I LOVE YOUUUUUUUUU
FINALMENTE MANUEL E SIMONE SI SONO INCONTRATI, SECONDO VOI COME PROSEGUIRANNO LE COSE TRA LORO DUE?🖤🖤
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Come ai vecchi tempi
Fiksi PenggemarSimone Balestra, questore della procura di Milano torna a Roma per un incarico molto importante. Manuel Ferro, professore di filosofia, si ritrova ad insegnare nel liceo Da Vinci, il liceo dove ha conosciuto l'amore della sua vita a cui però non si...