La grande opportunità

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"Che emozione!" affermò Molly costando la tenda della finestra che dava sul giardino, "hai proprio ragione mia cara" concordò Arthur sedendosi sullo sgabello di legno. "Sai.... Mi ricordo ancora quando Harry venne qui a casa per la prima volta. Tu non c'eri perché avevi passato l'intera notte al Ministero, ma la reazione di Ginny è stata impagabile." raccontò la moglie facendo ridere entrambi, "e ad un certo punto le cose sono cambiate. Nostra figlia ha messo da parte la timidezza, ha tirato fuori il carattere Weasley e ha combattuto per ciò che desiderava. Dobbiamo essere molto fieri di lei" osservò il marito, "il carattere Weasley? Ed io che avevo pensato che fosse il mio" continuò la moglie prendendolo in giro. Arthur allora si alzò dalla sedia, si avvicinò alla moglie e gli lasciò un tenero bacio sulla guancia, "è la tua fotocopia esatta" affermò il marito, "con un misto di geni Weasley" concordo Molly accarezzandogli la guancia, "a proposito... Ci converrà darci una mossa" concluse Arthur dopo aver sentito dei rumori provenienti dalle scale.
Nel frattempo fuori aveva ricominciato a nevicare; Harry e Ginny erano scesi a terra e sotto il ciliegio ormai imbiaccato, giocavano con le rispettive mani. Ginny nel sentire il tocco del ragazzo tornò indietro nel tempo, a quando Harry gliela prese per la prima volta. Un sogno che a distanza di anni, si stava di nuovo realizzando.
10 Maggio 1997
Ginny era ancora incredula; infatti non riusciva a credere a ciò che era appena successo. Harry Potter l'aveva baciata così di punto in bianco, davanti a tutta la casa di Grifondoro. Che cosa significava? Non erano soltanto amici?
Ad un certo punto una mano afferrò quella di Ginny, che presa dal momento, alzo lo sguardo per capire chi fosse il proprietario. Harry era li.... E dopo un piccolo accenno, la condusse fuori dal caos. Le voleva parlare e confessare tutti i sentimenti che provava per lei. Dopo essersi lasciati alle spalle la Torre di Grifondoro, i due ragazzi attraversarono il castello, l'enorme giardino e raggiunsero il Lago Nero.
I due si avvicinarono alla sponda del lago e cominciarono a guardare la luna piena, che stava illuminando tutto quanto. "Non è bellissima?" chiese Ginny osservando il cielo, "hai proprio ragione. Pero lo sei anche tu" ammise Harry facendola voltare, "lo pensi davvero?" continuò la ragazza, "assolutamente!" affermò il ragazzo cingendole i fianchi. "Harry.... Da quanto ti piaccio?" chiese Ginny buttandogli le braccia intorno al collo, "dalla fine dell'anno scorso. Vedi.... Non so perché.... Ma saperti con Dean mi ha fatto uno strano effetto" confessò Harry abbassando lo sguardo, "lo stesso effetto che ho provato io quando stavi con Cho. Si chiama gelosia" disse la ragazza prendendolo in giro, "è per questo che hai iniziato ad uscire con lui? Perché eri gelosa?" chiese il ragazzo sorpreso, "non esattamente. Ho iniziato ad uscire con Dean perché era carino, simpatico e perché Hermione mi ha suggerito di provare ad uscire con qualcun'altro per dimenticarmi di te" spiegò Ginny, "ma non ci sei riuscita vero?" chiese Harry guardandola negli occhi, "esatto! Perché non sono pronta a rinunciare a...." ma la ragazza non riusci a finire la frase, che si trovò le labbra del ragazzo sulle sue.
"Amore mio..... Tutto bene?" chiese Harry facendola tornare nel presente, "eh? Si tutto bene" rispose Ginny, "sei sicura? Hai una faccia" ammise il ragazzo accarezzandole la guancia, "sai..... Stavo pensando a quando mi hai baciato per la prima volta" spiegò la ragazza facendolo sorridere, "a quando siamo andati al lago?" chiese il ragazzo. "Esattamente! A quando ti ho detto che non ho mai rinunciato....." ma Ginny non riuscì a finire la frase che si trovò le labbra di Harry sulle sue. "Nemmeno io ho mai rinunciato a te" ammise il ragazzo fra un bacio e l'altro, "ti amo Harry!" disse Ginny, "ti amo anch'io principessa" concluse Harry.
Da quel giorno passarono due settimane; la quotidianità era stata ormai ripresa, ed Harry, Ron, Hermione e Ginny avevano ripreso la loro routine caratterizzata da molteplici impegni. Ginny quel pomeriggio si era trattenuta di più allo stadio, poiché voleva definire una mossa da utilizzare nel derby. Infatti si era data appuntamento con Harry intorno alle 19. La ragazza però non sapeva ancora, che cosa stava per succedere.
Nel corso dei giorni precedenti si era sparsa la voce della gravidanza di Angelina, notizia che era arrivata all'orecchio sia di Clarck che dell'allenatore della nazionale.
Ginny stava riprovando la mossa per l'ennesima volta, quando la sua attenzione venne attratta da due figure. Una la conosceva fin troppo bene. Così lasciò cadere la pluffa e man mano si abbassò con la scopa. "Nate! Ti presento il mio capitano non che miglior giocatrice Ginny Weasley.
Ginny lui è Nate Benson l'allenatore della Nazionale " spiegò Clark, "piacere!" disse Ginny, "il piacere è tutto mio signorinella. Ho sentito grandi cose su di te" disse Nate baciandole la mano, "davvero?" chiese la ragazza arrossendo. "Esattamente! Sai.... Sia il mio migliore amico che tua cognata, mi hanno parlato molto bene di te. E ho subito pensato che potessi essere la persona giusta" spiegò Nate, "per cosa?" chiese Ginny curiosa, "per diventare la nuova cacciatrice della Nazionale" affermò l'allenatore della Nazionale, "state scherzando vero?" continuò la ragazza, "no mia cara. È tutto vero" ammise Clarck.
Ginny non ci poteva credere, un altro sogno si era avverato. Così dopo aver ringraziato Nate e salutato Clarck, andò in spogliatoio, si sistemò ed uscì dallo stadio per attendere l'arrivo di Harry.
Ad un certo punto due enormi mani si posarono sugli occhi di Ginny.
"Indovina chi sono?" chiese una voce al quanto famigliare, "umh.... Fammici pensare.... Ron?" chiese Ginny divertita, "ahah... è davvero divertente futura signora Potter" affermò il ragazzo togliendo le mani. Ginny allora si volto e sorridendo gli scompigliò i capelli; "dai! Stavo scherzando. Lo sapevo che eri tu" affermò la ragazza buttandogli le braccia intorno al collo, "grazie principessa! Allora dimmi.... A che cosa devo tutta questa felicità?" chiese Harry cingendole i fianchi, "beh.... Hai davanti a te la nuova cacciatrice della Nazionale" spiegò Ginny sorridendo, "davvero?" chiese il ragazzo facendola annuire. Harry allora la sollevò da terra e la fece girare su sé stessa.

Harry e Ginny: our storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora