Confessioni

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Terminato il banchetto Ron e Hermione furono i primi ad alzarsi. I due si posizionarono davanti all'entrata e insieme ai prefetti delle quattro case iniziarono a radunare i ragazzi del primo anno.
Harry e Ginny sapevano che Ron e Hermione dopo aver accompagnato i ragazzi del primo anno, si sarebbero trattenuti con la professoressa McGranit e i prefetti. Così insieme a Neville lasciarono il tavolo di Griffondoro, raggiunsero Luna, Draco e Astoria che gli attendevano all'uscita e insieme attraversarono il lungo corridoio.
Una volta arrivati i ragazzi si salutarono, Draco e Astoria scesero nei sotterranei, Luna sali nella torre di Corvonero ed infine Harry, Ginny e Neville salirono in quella di Griffondoro. Una volta arrivati Neville si avvicinò al ritratto della signora Grassa e disse ad alta voce la parola d'ordine. Dopo qualche secondo il passaggio si apri, Ginny l'attraverso per prima seguita poi da Harry e Neville. "Ciao bellissima" disse una voce che Ginny purtroppo conosceva fin troppo bene, "Dean" disse la ragazza. "Che fai in giro tutta sola a quest'ora?" domandò Dean mentre si alzava dal divanetto, Ginny non riusci nemmeno a ribattere poiché dal buco del ritratto comparvero Harry e Neville. "Per tua informazione Dean non è sola" disse Harry mettendosi davanti a lei con affare protettivo, "che stupido che sono, avrei dovuto immaginarlo che eravate insieme" disse Dean con tono provocatorio. Harry vide che sul viso di Dean era comparso lo stesso e identico sorrisetto che aveva a Diagon Alley, avrebbe tanto voluto scagliarsi contro di lui ma una stretta famigliare glielo impediva. Harry aveva capito che Ginny gli sta stringendo la mano, "comunque ragazzi vi saluto ci vediamo a lezione" e detto ciò Dean sali le scale del dormitorio maschile. "Ragazzi vi lascio anch'io, per qualsiasi cosa sapete dove trovarmi" disse Neville avviandosi verso la scale, Harry che non aveva ancora mollato la mano di Ginny la fece sedere sul divanetto. Sapeva benissimo che gli doveva una spiegazione per il suo comportamento, così sali le scale del dormitorio maschile entrò nella sta stanza dove c'era Neville e Seamus che parlavano. Si avvicinò al suo letto e appoggiò lo zaino sul baule, lo apri e tiro fuori un sacchetto con dentro dei cioccolatini e una lettera. Appoggiò poi zaino ai piedi del letto e raggiunse la sua ragazza in sala comune.
"Harry stai bene?" chiese Ginny mentre il ragazzo si sedeva accanto a lei, Harry non disse nulla facendo capire alla sua ragazza che qualcosa non andava. "È per via di Dean?" chiese nuovamente Ginny, Harry non riusciva a trovare il coraggio per dire la verità alla sua ragazza, così prese la busta e gliela mise sulle gambe. "Qui ci sono dentro tutti i sentimenti che provo per te e tutte le mie paure, tra cui quella di perderti. L'anno scorso avevo paura che Voldermort potesse farti del male solo per arrivare a me, quest'anno invece ho paura che qualcuno ti porti via da me" disse Harry. Ginny capi dove voleva arrivare il suo ragazzo poiché di nascosto aveva letto quella lettera e sapeva benissimo che cosa diceva. Così si alzò dal divanetto, prese la busta dalle mani del ragazzo e l'appoggio sul tavolino ed infine si mise a sedere sulle gambe di lui. Poi gli mise la braccia intorno al collo e si perse in quei magnifici occhi color smeraldo, "Harry è da quando sono bambina che sogno di stare con te e come ti ho detto al funerale di Silente non ci rinuncerò mai. All'inizio avevo una cotta per il bambino che era sopravvissuto, ma poi dopo che mi hai salvato da Voldermort ho capito che eri un ragazzo come tanti. Nel corso degli anni ho conosciuto il vero Harry Potter, un ragazzo buono, gentile, onesto, coraggioso, premuroso, romantico e molto testone" disse Ginny sorridendo. "Testone.... Non esageriamo, diciamo protettivo" disse Harry accarezzando il viso della ragazza, "protettivo? Caso mai Iper protettivo" disse Ginny, "quando mai sono stato?....... Oh..... Hai ragione" disse il ragazzo facendola sorridere. Harry prese dalla tasca il sacchetto di cioccolatini, ne prese uno al caramello lo scarto e lo avvicinò alla bocca di Ginny. "Potter pensi di poter addolcire la pillola con un cioccolatino? Tra l'altro al caramello?" domandò Ginny facendo un sorriso furbetto. "Beh Weasley se questo non dovesse funzionare, sappi che ho altri mille modi per farti cedere" e detto ciò Harry fece assaggiare il cioccolatino a Ginny, "umh..... Mi hai convinto Potter a patto che non ti fai più provocare da Dean" disse Ginny, "affare fatto Weasley" e detto ciò i due ragazzi si baciarono.
Tra una risata e l'altra e qualche chiacchiera il tempo volò, Ginny era andata nel mondo dei sogni addormentandosi sulle gambe di Harry che per tenerla al caldo l'aveva coperta.
Ad un certo punto dal buco del ritratto entrarono Ron e Hermione seguiti dai due prefetti di Griffondoro un ragazzo e una ragazza del quinto anno. I due raggiunsero l'amico e si misero a sedere sul divanetto diffronte a lui. "Allora com'è andata?" domandò Harry, "tutto bene, insieme alla McGranit abbiamo definito le ultime mansioni" disse Hermione, "ah proposito della McGranit, mi ha detto di darti questo" e detto ciò Ron tiro fuori un foglio che diede ad Harry. Il ragazzo lo apri e lesse il suo contenuto, "che cosa dice?" domandò Ron curioso, "chiede a me e a Ginny di andare nel suo ufficio domani mattina prima delle lezioni per programmare le selezioni" disse Harry. "Non mi sembri molto entusiasto" disse Hermione guardandolo, "Hermione ha ragione Harry, c'è qualcosa che non va?" domandò Ron. Prima di dare una risposta ai suoi amici Harry guardò Ginny, poi fece un lungo respiro e prosegui. "Le selezioni non c'entrano nulla qui il vero problema è Dean" disse Harry, "un'altra volta?" domandò Hermione incredula, "si e sempre con quello stesso sorriso che aveva a Diagon Alley" disse il ragazzo. "È chiaro che vuole vendicarsi" disse Hermione, "se prova solamente a toccarla è un uomo morto" disse Ron guardando la sorella, "va bene Ron abbiamo capito, Harry a che pensi?" domandò l'amica. "Non so ho una strana sensazione" disse Harry guardando Ginny, "in che senso?" domandò Hermione curiosa, "ho paura che le possa succedere qualcosa e che io non possa fare nulla per impedirlo" continuò il ragazzo. "Harry a Ginny lo hai detto?" domandò Hermione, "si e non so come sapeva benissimo che cosa le volessi dire, come se mi avesse letto nel pensiero" disse Harry, "oppure ha letto la lettera che le hai scritto e che non le hai mai inviato" disse Ron. "Aspetta.... Aspetta apparte Hermione tu e Ginny come sapete della lettera?" domandò Harry stupito, "a Ron glielo ho detto io dopo che era tornato, mentre Ginny l'ha trovata il giorno in cui la McGranit ci ha chiesto di tornare ad Hogwarts" disse Hermione. "Vero quando non ti ha visto arrivare si è preoccupata, così è salita nel nostro dormitorio" disse Ron, "ha preso la tua felpa e proprio quando l'ha tirata fuori gli è scivolata la lettera e notando il suo nome sulla busta l'ha letta. Ora che sai tutta la verità che ne dici di andare al letto?" chiese Hermione, "Hermione ha ragione è veramente tardi e noi domani mattina dobbiamo accompagnare i ragazzi del primo anno a lezione" disse Ron, "voi andate io rimango ancora un po' qua" disse infine Harry guardando il camino.

Harry e Ginny: our storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora