Harry si avvicinò alla quercia, spostò il ramo e toccò l'incisione fatta dai genitori durante il loro ultimo anno. Poco dopo Ginny si avvicinò a lui, gli lasciò un leggero bacio sulla guancia e poi si appoggiò sulla sua spalla. "1 Dicembre 1977..... L'anno in cui finalmente mia madre capi di provare qualcosa per mio padre" disse Harry toccando la data, "su questo siete molto simili" disse Ginny nascondendo il viso arrossato contro la spalla del ragazzo. Harry capi dove voleva arrivare, così prese la bacchetta dalla tasca dei pantaloni e la puntò verso la quercia. Dopo un paio di secondi comparve un secondo cuore con due iniziali ai lati, un' H e una G e poi sotto di esso una data. " 29 Novembre 1998" lesse Ginny toccando l'incisione fatta dal suo ragazzo, Harry si avvicinò a lei, gli cinse i fianchi e gli lasciò un leggero bacio sulla guancia. "Così un giorno quando avremo dei figli, scopriranno dove il loro papà ha realizzato il più grande sogno della loro mamma" disse Harry, sentendo quelle parole Ginny divenne ancora più rossa, "Ha... Harry mi sta.... stai chiedendo di sposarti?" domandò la ragazza divertita. "Beh..... in un certo senso ma con calma, quando sarà il momento te lo chiederò" disse Harry cullandola, "beh.... devi sapere che la mia risposta sarà sempre la stessa" disse infine Ginny.
Passata circa una mezz'oretta Harry e Ginny lasciarono il lago Nero per tornare al castello, varcato il buco del ritratto si divisero andando ognuno nel proprio dormitorio per prepararsi per la cena.
Appena entrata in camera Ginny si guardò attorno, c'erano vestiti e scarpe da per tutto...... Insomma sembrava che Seamus avesse fatto esplodere qualcosa. "Herm ma che è successo qui dentro? Non mi dirai che tu e Seamus stavate lavorando al progetto di pozioni?" domandò Ginny scavalcando due scatole di scarpe. "Seamus non c'entra nulla" disse Hermione chiudendo l'anta dell'armadio, "beh se hai tirato fuori tutto ciò che c'era nell'armadio vuol dire che è successo qualcosa d'importante" disse Ginny sedendosi sul suo letto. Hermione la raggiunse, tolse un delle felpe e dei Jeans che erano stati buttati e si mise accanto all'amica. "Ron mi ha invitato al ballo" disse Hermione, "ci ha messo meno tempo del previsto" disse Ginny, "lo so infatti mi aspettavo che me lo chiedesse all'ultimo come aveva fatto al ballo del Ceppo. Ah proposito tu ed Harry vi siete chiariti?" domandò Hermione, Ginny invece di rispondere allungo il braccio, prese il cuscino e lo lanciò addosso all'amica. "Ti basta come risposta?" domandò Ginny alzandosi, "si mi basta, ma perché te la sei presa con me e non con Ron? Fino in fondo che non si sa fare gli affari suoi" disse Hermione spostando il cuscino, "ecco allora insegnaglielo" disse infine Ginny aprendo la porta del bagno.
Le ultime tre settimane di lezione passarono rapidamente, gli studenti del primo anno, del secondo e alcuni del terzo fremevano all'idea di tornare a casa per le vacanze, invece i ragazzi dal quarto anno in su non vedevano l'ora che arrivasse la sera del ballo. Ma il ballo non era l'unica cosa che elettrizzava i ragazzi cenera un'altra, ovvero la seconda partita del campionato di quidditch.
Era il 19 Dicembre un sabato mattina, Harry aveva radunato l'intera squadra per concordare le ultime mosse. "Ragazzi miraccomando dobbiamo fare molta attenzione, non ci possiamo permettere che TassoRosso vinca. Ron devi fare assolutamente attenzione ai nuovi battitori" disse Harry, "non ti preoccupare" disse Ron infilandosi il caschetto, "Seamus, Katie e Ginny da voi mi aspetto il massimo. Qui non stiamo giocando contro Serpeaverde, però non sottovalutiamo i colpi bassi, infine Jimmie e Luis voi starete incollati a Ron. Ed ora venite tutti qui" disse Harry mettendo la mano al centro della stanza, gli altri lo seguirono "un, due, tre..... Forza Griffondoro".
La partita venne vinta da Griffondoro grazie ad un ottimo lavoro di squadra, quest'ultima in Primavera avrebbe dovuto affrontare Serpeaverde. Quella sera nella Torre di Griffondoro una volta ottenuto il permesso dalla professoressa McGranit si tenne una piccola festicciola, alla quale parteciparono la squadra di quidditch e qualche ragazzo del sesto e del quinto anno.
La mattina seguente c'era parecchia confusione, nella sala Grande infatti regnava il caos, ragazzi più piccoli che una terminata la colazione si alzavano dal tavolo per andare nei rispettivi dormitori a ricuperare le proprie cose. A differenza loro invece i ragazzi più grandi avevano dato via ad un grande via vai, c'era chi arriva a per fare colazione, chi invece andava alla ricerca delle ultime cose per il ballo ed infine chi stava pensando alle ultime decorazioni.
Al tavolo di Griffondoro Harry, Ron, Hermione, Ginny e Neville stavano terminando la colazione. "Allofa quali fono i fostri fogrammi?" domandò Ron mentre terminava di mangiare un pancake, "beh tra una mezz'oretta andiamo con Luna e Astoria a recuperare i vestiti" disse Ginny appoggiando la tazza di the, "e voi invece? Avete tutto?" domandò Hermione chiudendo il libro. Harry e Ron si guardarono, il primo stava per rispondere ma la sua attenzione venne attirata dall'arrivo di due civette. La prima di color caramello stringeva nel becco un pacco e atterrò alla destra di Ron, mentre la seconda tutta bianca che era già atterrata alla sinistra di Harry aveva una lettera legata alla zampa. Ron si avvicinò alla sua civetta, prese il pacco dandole un biscotto come compenso, prese il bigliettino che vi era attaccato e cominciò a leggerlo.
Ciao Ron: io e papà sappiamo benissimo che cosa significa andare al ballo dell'ultimo anno. Il coraggio di invitare la ragazza che ti piace, la paura che ti possa dire di no, ma anche quella di essere impacciato. È per questo che abbiamo pensato di inviarti un piccolo pensiero che ti possa aiutare ad affrontare questa magica serata, si tratta di una cosa che non abbiamo mai dato a nessuno dei tuoi fratelli.
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Harry e Ginny: our story
ChickLitLa battaglia è finita e Lord Voldermort è stato definitivamente sconfitto. Dopo pericoli, rinunce, sacrifici e un anno passato lontani l'uno dall'altra, Harry e Ginny decidono di rimettersi insieme, dando così vita alla loro storia. E se ci fosse qu...