-33- Solo lui:

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Marco e Gabriele sono due simpatici gemelli di 6 anni, due fetenti, bellissimi e super simpatici.
Molto vivaci.
Vogliono un bene immenso ad Anna e si sentono speciali all'idea di avere Geolier come zio.
Perdono la gara coi sacchi perché Anna é dotata di scarso equilibrio.

<< Anna ma t pare ca car accussì >> commenta Geolier.
<< m dispiace >>
<< t a mettere ó reggiseno, tieni no seno XXL e si nun t ó miett t ribalti comm ao solito >>
<< Ema ó teng ó reggiseno >> ribatte poi riconsegna il sacco e si preparano per la caccia al tesoro.

Un'ora dopo escono sconfitti anche da quella perché per recuperare una parte del bottino Emanuele é appena finito nel lago da cui esce coperto dalle risate di Anna.
<< che è successo Ema, hai perso l'equilibrio?! >> dichiara ironicamente con una vocina mentre lui si passa le mani sulla testa per sistemare all'indietro i capelli lanciandole uno sguardo dei suoi, particolarmente penetrante.
Anna recupera un'asciugamano e glielo sistema attorno alle spalle poi lo solleva sulla testa e piano piano gli asciuga i capelli.
La lascia fare mentre continua a guardarla negli occhi.

L'unica competizione che riescono a vincere è il tiro alla fune, meglio di niente.
Si cena tutti insieme: maestre, genitori, bambini attorno al fuoco.
Il clima è piacevole e il lago è bellissimo.
Anna si sente finalmente bene dopo tanto tempo.
Chiacchierano mentre i bambini giocano.

<< scusate ma ij addò rorm >> chiede Emanuele ai nipoti.
<< in quella tenda rossa zì >> risponde Gabriele.
<<ah bella, m piace >>
<< e ij? >> chiede Anna.
<< pur tu, dormite insieme tu e zio >> spiega Gabriele.
Anna non proferisce parola ma sente addosso lo sguardo del rapper.
<< bello >> commenta Marco.
<< bello >> ripete Emanuele diventato di colpo rosso.

Col passare del tempo i cuccioli si sdraiano e piano piano si addormentano.
I genitori distrutti dalle competizioni prendono i figli ed augurano la buonanotte.
Alla fine attorno al fuoco rimangono solo Emanuele, Anna e i gemelli che ronfano sotto ad una coperta.

<< 'e port ind a tenda loro >>
Anna annuisce e il rapper prende in braccio il primo e si dirige verso la tenda, lo posiziona e dopo averlo coperto per bene va a prendere anche l'altro.
Torna dalla ragazza con le mani in tasca.

<< ij vac >> annuncia lui.
<< io resto ancora nu mument a guardà ó lag >>
<< ok, t lass apiert >>
<< grazie >>
Ispira lei.
É un momento rilassante e questo posto le piace.
20 minuti dopo infreddolita raggiunge la tenda. Si infila dentro e chiude la lampo poi si toglie le scarpe e la giacca e si sdraia cercando di non svegliarlo.
Un paio di minuti dopo si gira dato che le dà le spalle, probabilmente ha avvertito la sua presenza.
Nella tenda si sta davvero bene infatti Emanuele é in canottiera e pantaloncini.

<< chest 'e a famosa gita c'amm pers a criatur pecché nu tenevam 'e sord. T'é piaciuta? >>
<< assai Ema, a te? >>
<< pur a me e song felice ca nun c simm jut t'ann >>
<< pecché? >>
<< pecché nun c saresti stat vist c quann agg fat a prima tu stiv fernenn asil >>
<< hai ragione é stat megl adesso >>
<< comunque nun eri accussì simpatica t'ann >>
<< ma comm >>
<< giocavi semp p 'e compagne tue e piangevi >>
<< cert che piangevo ogni volta mi colpivi col pallone >>
<< ó facev appost >> ammette ridendo.
<< sì nu fetent >> commenta lei poi comincia a fargli il solletico.

A distanza di un anno da quell'episodio tremendo é l'unico uomo da cui riesce a farsi toccare, che tocca e non la fa tremare.
Ride lui mentre cerca di ripararsi ma Anna è davvero brava a fare il solletico.
Continuano a muoversi entrambi contemporaneamente, lei per solleticarlo e lui per ripararsi mentre ride di gusto.
Il rapper alza la testa facendo specchiare i loro occhi.
Anna si ferma ricambiando lo sguardo. La trascina tra le sue braccia facendole adagiare la testa sul suo petto poi comincia a cantare.

<< ... si chella ca vulevo sempe già da piccerillo però mo so' crisciuto e nun so' sempe piccerillo ma 'e che stammo parlanne, ma overo 'o staje pensanno ca stesse quaccheduna assaje cchiù bella 'e te, te sbaje. Mo parlane tutte quante, mo ce stanne tutte quante. Si pericolosa quanto bella, ccà sta 'o sbaglio. Nun serve ca te cerche scuse sempe quanno sbaglie. Sto zitto 'o ssaje nun parlo sempe quanno stammo je e te 'int"a stanza. Nun rispongo cchiù a telefono però giuro me manche. Giuro ca dimmane scinne ca nun chiagne e nun me chiamme... >>

Le tampona una lacrima con un pollice.
<< ó saije l'agg scritta p te, nun t poss e nun t vogl scurdà >>
<< manc ij Ema >>
Le prende una mano e le bacia il dorso, poi le bacia la guancia e fa incastrare le loro dita.
Si sussurrano contemporaneamente un "ti amo" guardandosi negli occhi e poi più delicatamente di quando lo fecero per la prima volta torna con amore dentro lei.
Le cancella quel brutto e sofferente episodio che le ha distrutto la serenità, che l'ha portata a farsi miliardi e miliardi di docce perché si sentiva perennemente sporca, per cancellare le tracce di un animale che finalmente sta marcendo in galera. Quel episodio che ha trasformato la cosa più bella nella più brutta e che solo Emanuele poteva farla tornare bella. Solo Emanuele poteva riportarla a fare l'amore e a rendere di nuovo un rapporto sessuale bello e consenziente.

La mattina dopo la sveglia con un bacio e poi lascia scivolare le labbra sul suo viso.
<< buongiorno vita mij, comm t sient? >> sussurra.
<< buongiorno, bene >> risponde con lo stesso tono di voce.
<< over? >>
<< grazie Ema, mi hai guarit e m'é mbarat n'ata vota a fa ammore >>
<< ja turnamm nzieme >> la implora baciandole il collo e facendo incastrare le loro dita.
<< tornamm nzieme ma 'e a lassà Aurora >>
<< accompagnam >>
Annuisce lei e quando si avvicina per baciarla i nipoti aprono la tenda e gli saltano addosso colpendo in pieno lo zio e facendo ridere Anna.

Si cambiano e dopo la colazione gli adulti ripartono mentre i cuccioli torneranno col pullman e le maestre con calma.

SUL CU TE M'AGG RES DEBOLE:Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora